
Ormai sono un po’ di anni che Ultimo Uomo produce questa mega-guida all’asta per il Fantacalcio. Mega in tutti i sensi, visto che quella dell’anno scorso prevedeva 101 minuti di lettura, quasi 30 in più di quelli necessari per leggere il Piccolo Principe. Nella guida di quest’anno troverete tanti grafici e numeri: stiamo cercando di trattare il Fantacalcio in maniera rigorosamente matematica, perché siamo nell’era dei dati e a noi i dati piacciono. Ci saranno quindi contributi sulla strategia dell’asta, su come gestire i crediti, statistiche storiche dei calciatori in relazione al fantacalcio, guida agli slot, a come usarli. Insomma, tutto quello che vi serve. Accanto però troverete anche contributi più olistici: consigli della redazione, che comunque passa ⅚ della sua vita a vedere e parlare di calcio; contributi puramente narrativi, contributi tattici, contributi tecnici, consigli di feticci.
Nota: Considerate che la mega guida all’asta del Fantacalcio 2025/26 esce oggi, 7 agosto 2025, ma verrà aggiornata e migliorata giorno per giorno fino alla fine della pausa per le Nazionali, che arriverà subito dopo la chiusura del calciomercato e si tiene la maggior parte delle aste. Immaginate quindi questa guida come un lungo consiglio in divenire, da consultare per prendere i propri appunti, o anche solo per farsi un’idea, o da cui prendere proprio tutte le vostre strategie per l’asta. È un momento magico dell’anno, anche se dura solo una notte, e noi vogliamo starvi accanto.
Nota della nota: poi durante l'anno, Ultimo Uomo segue gli abbonati con la newsletter di Nicola Santolini "Cosa cambia al Fantacalcio", con ogni settimana dei consigli per gestire la propria rosa, statistici e olistici.
INDICE
Visto che c'è molta, molta roba, qui potete farvi un'idea e magari usare la funzione cerca per saltare a quello che vi interessa:
- UN PO’ DI NUMERI SUI BONUS AL FANTACALCIO
- LE TABELLE
- CENTROCAMPISTI CHE SEGNANO: UNA GUIDA
- MINI-GUIDA AL MERCATO DI RIPARAZIONE
- GIOCATORI DA NON PRENDERE!
- UN PUNTO DOPO LA SECONDA GIORNATA
- QUANTO CI DEVO CREDERE?
- QUALE MODULO PREFERIRE AL MANTRA: UNA MINI-GUIDA
- IL MODIFICATORE DI DIFESA CONVIENE?
- BONUS: DIFENSORI DA MODIFICATORE
- LO ZEITGEIST DEL FANTACALCIO 2025/26
- RIGORISTI?
- POWER RANKING DEGLI ESTERNI A TUTTA FASCIA LISTATI DIFENSORI
- DIFENSORI CENTRALI CHE POTREBBERO SEGNARE
- NON FATE IL FANTACALCIO SE (8 CASI)
- GIOCATORI DA PRENDERE A 1
- LE CHIAMATE ESOTERICHE
- I BUG DEL LISTONE SONO DAVVERO BUG?
- IL SENSO DI FARE L'ASTA AD AGOSTO (E IL LODO TERLIZZI)
- CONSIGLI PER GESTIRE L'ASTA RANDOM
- COME VESTIRSI PER L’ASTA
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UN PO’ DI NUMERI SUI BONUS AL FANTACALCIO
Di Nicola Santolini
Il Fantacalcio è di per sé un gioco che si basa su numeri e capacità di previsione, e a volte per vederci un po’ più chiaro serve anche fare un passo indietro e analizzare da una prospettiva diversa come questi numeri si muovono nel tempo, come primo passo per provare a immaginare come lo faranno in futuro.
Il punto di partenza più ovvio sono i gol. Dopo una leggera risalita nella stagione 2023/24, nello scorso campionato si sono nuovamente segnati meno gol rispetto al precedente - circa una trentina - e grosso modo gli stessi di due stagioni fa. La differenza tra i gol segnati nella Serie A 2024/25 e quella precedente è però molto simile al numero di rigori segnati in meno, e se è vero che al Fantacalcio tutti i gol hanno lo stesso valore, è giusto notare che il volume di non-penalty gol segnati è stabile da tre stagioni, come tutto sommato anche quello dei gol. In generale nello scorso campionato si sono comunque assegnati un po’ meno rigori, e anche questo è un fattore da considerare.
Come avevamo visto anche nella guida dello scorso anno, una fetta importante dei gol smarriti negli ultimi tre anni sono venuti a mancare proprio dai giocatori più preziosi al Fantacalcio, i grandi marcatori. Nel recente passato i giocatori capaci di segnare quindici o più gol sono stati pochi, e anche nello scorso campionato come nel precedente soltanto in quattro ci sono riusciti: Retegui, Kean, Orsolini e Lookman, tutti per la prima volta. Almeno un paio di nomi sorprendenti hanno quindi compensato le brutte stagioni dei teorici top del ruolo.

Sono quindi molto rari i giocatori in grado di segnare tanti gol, ma negli ultimi cinque anni sono diminuiti in generale quelli che riescono a raggiungere la doppia cifra: diciotto in totale quest’anno, erano stati ventisette nella Serie A 2021/22. In questo senso il minor numero di rigori assegnati rispetto alle prime stagioni post-COVID sono un’attenuante ma non una giustificazione, visto che anche considerando i soli non-penalty gol i grandi marcatori sono in calo.

Meno gol - e di conseguenza anche assist - equivalgono a meno bonus e fantamedie più basse. Osservando le distribuzioni del numero di giocatori per fasce di fantamedia da 0.5 punti, è abbastanza chiaro come le barre relative ai valori più alti si siano ulteriormente accorciate, anche in questo caso proseguendo un trend iniziato già da qualche anno. Questo si riflette anche in una riduzione del numero di giocatori con fantamedie superiori al sette, mentre la maggiore frammentazione dei bonus è andata a infoltire la fascia di fantamedia tra il 6 e il 6.5.

Detto che gli attaccanti prolifici sono sempre più difficili da trovare in Serie A, in tanti sono portati a pensare che stia avvenendo un certo travaso di bonus verso il centrocampo, ma la presenza di alcuni outlier - come Orsolini e McTominay nella scorsa stagione - non deve fuorviare: in realtà anche tra i centrocampisti il numero di giocatori con fantamedie elevate è in calo, e nella scorsa stagione quelli in grado di segnare almeno cinque gol sono passati da ventinove a diciassette.

In questo caso però non va dimenticato l’effetto dei cambi di ruolo che vengono operati tra una stagione e l’altra, con centrocampisti molto prolifici che vengono forzatamente spostati tra gli attaccanti, anche se come abbiamo visto di recente a volte è possibile anche rifare il percorso inverso.
Insomma, i gol sembrano essere una merce sempre più rara, ma questi numeri dipingono un quadro che appare ormai abbastanza consolidato negli ultimi tre campionati, e questo è un fattore da considerare. Il primo passo per decidere come impostare la propria strategia all’asta è chiedersi se anche la prossima Serie A seguirà questo trend, o se qualcosa cambierà. Da questa prima risposta, a cascata, possono partire tutti gli altri ragionamenti su cosa cercare di fare quando ci ritroveremo davanti ai nostri avversari. Si tratta sostanzialmente di azzeccare una scommessa, qualcosa di molto vicino all’essenza del Fantacalcio.
MINI-GUIDA AL MERCATO DI RIPARAZIONE
Per quanto possiate aver procrastinato, il momento è arrivato. La Serie A è iniziata e il calciomercato estivo è finito, quindi ora non ci sono più scuse: è il momento di fare l’asta. Magari la farete proprio stasera, visto che inizia il primo weekend a mercato chiuso, o al massimo aspetterete il prossimo approfittando della pausa nazionali. Se invece il vostro Fantacalcio è già iniziato probabilmente approfitterete di questa finestra temporale per fare un primo giro di mercato di riparazione, per sostituire chi ha lasciato la Serie A e acquistare i nuovi arrivi.
NAPOLI
Il Napoli si è mosso molto sul mercato e per buona parte lo ha fatto in anticipo, ma poi è arrivato l’infortunio di Lukaku a sparigliare le carte. Nelle aste successive alla notizia della lunga indisponibilità del belga l’appetibilità di Lucca è sicuramente salita, anche se era abbastanza chiaro che la società si sarebbe per un altro attaccante importante. Già da parecchi giorni sembrava scontato l’arrivo di Hojlund, che però è stato ufficializzato solo a fine mercato. Una mossa che ingarbuglia parecchio la situazione: chi giocherà adesso tra Lucca e Hojlund? Cosa succederà quando tornerà Lukaku? Visto che il ritorno del belga sarà tra diversi mesi non ci ragionerei troppo adesso, ma bisogna provare a sciogliere il primo dubbio. Si tratta di un dualismo difficile da leggere perchè il livello dei due giocatori non è così distante, mentre le loro caratteristiche sono parecchio diverse: Lucca può fare un lavoro spalle alla porta diverso dal danese, che sappiamo dare il suo meglio quando può galoppare verso la porta. Probabilmente se potesse Conte cercherebbe di incrociali geniticamente, ma temo che finirà, con il tempo, per fare una scelta netta su uno dei due. Sarebbe bello averli entrambi anche se sarà impossibile farlo a cifre sensate, ma magari potrebbe essere un’idea prendere uno dei due insieme a Lukaku, anche se probabilmente il possessore dell’altro attaccante del Napoli non ve lo lascerà fare cosi facilmente.
Detto questo, in assenza della sfera di cristallo, ho la sensazione che le qualità di Hojlund in transizione alla fine potrebbero avvantaggiarlo un po’ in questo duello. Guardando invece alle statisticheavanzate, va sottolineato che la scorsa stagione piuttosto prolifica di Lucca è stata aiutata da una netta overperformance, anche perché ha segnato tanti gol di testa da pochi xG, mentre Hojlund, per quanto venga da una brutta stagione e in generale da una deludente esperienza in Premier, ha sempre segnato più o meno quanto atteso, superandosi un po’ solo nel 2023/24. Insomma, se giocherà dovrebbe dare discrete garanzie dal punto di vista realizzativo.
INTER
L’ultimo giorno di mercato l’Inter ha praticamente sostituito Pavard con Akanji. A prescindere dalle valutazioni tecniche, fantacalcisticamente questa mossa lascia la situazione più o meno invariata, nel senso che lo svizzero prende esattamente il posto del francese anche nelle valutazioni: dovrebbe essere titolare come braccetto destro - auspicabilmente con una migliore integrità fisica - tenendo conto della rivalità di Bisseck, che però si sta impegnando per non scalare le gerarchie. Parliamo insomma di un difensore affidabile per il modificatore, che probabilmente non troverà molti bonus. Verso fine mercato è arrivato anche Diouf, un acquisto un po’ strano e di cui ancora non si è visto praticamente nulla. Mi sembra un nome su cui non vale la pena rischiare troppo: l’Inter ha diversi centrocampisti e per ora quello in rampa di lancio sembra Sucic, senza dimenticare Frattesi, di cui non sappiamo che considerazione avrà Chivu una volta tornato disponibile. In più Diouf non ha uno storico particolarmente invitante, non avendo segnato molto, e sempre meno rispetto agli xG accumulati. A proposito di Sucic, occhio: serve mantenere equilibrio nella sua valutazione, senza eccessi dopo la prova scintillante col Torino e nemmeno per gli errori con l’Udinese. Sembra comunque un giocatore che avrà tanto spazio in una squadra sulla carta affidabile
ATALANTA
L’Atalanta ha fatto mosse strane durante tutto il mercato, e ha proseguito a farle fino alla fine. C’è da capire come gestire la situazione Scamacca-Krstovic e quella di Lookman, ma l’ultimo acquisto è stato Yunus Musah. Finora lo statunitense non ha avuto una particolare utilità fantacalcistica, visto che non ha segnato in Serie A e che non si può certo definire un giocatore di rendimento, data la sua tendenza ad alternare partite in cui semplicemente gasa a prestazioni tragicomiche.
A suo favore depone però la duttilità: a seconda del grado di disperazione Juric potrebbe decidere di schierarlo da mediano, largo a destra o magari, come extrema ratio, addirittura da incursione sulla trequarti. Forse mi sto facendo trascinare un po’ troppo da un immotivato entusiamo, non fatelo anche voi.
JUVENTUS
La Juventus ha fatto quasi tutto l’ultimo giorno: sfumato il ritorno di Kolo Muani dopo un lungo tira e molla, sono arrivati Openda e Zhegrova. Il primo si va a inserire in una situazione già complicata: David è uno degli attaccanti più in hype del Fantacalcio, mentre Vlahovic ha fatto due gol in altrettante partite e il ruolo del villain rimasto per scontentare tutti e che segna solo per dispetto gli calza a pennello. Openda anche assieme a loro, adattandosi come attaccante esterno, ma sicuramente ruberà minutaggio agli altri. La scorsa stagione non è stata esaltante ma guardando al recente passato si tratta di un attaccante che sia in Francia che in Bundesliga ha sempre accumulato molti npxG e segnato nettemente più del previsto, e oltre alla capacità di finalizzare la sua rapidità mi sembra una caratteristica che può avere un impatto notevole sul nostro campionato. Il problema rimane quindi il minutaggio: non spingetevi troppo oltre se non avete adeguate coperture.
Per quanto riguarda Zhegrova anche lui rimescola le carte: Conceiçao era uno dei centrocampisti più gettonati da chi non voleva investire su un top, ma ha iniziato la stagione come ce lo ricordavamo: fumoso e un po’ inconcludente. Al di là delle caratteristiche diverse con cui interpretano il ruolo, guardando ai numeri Zhegrova sembra un giocatore un po’ più capace di incidere, banalmente segnando più o meno quanto atteso dagli xG, e l’incognita principale è di natura fisica, visto che non gioca da molti mesi. Conceicao per ora gli è davanti, ma ho la sensazione che se Zhegrova venisse buttato nella mischia e finisse col lasciare subito il segno, potrebbe scalare velocemente le gerarchie. Non sarà facile averli entrambi, ma se avete Conceicao valutate se c’è spazio per questo investimento, mentre se dovete ancora fare l’asta ricontrollate la percentuale di budget che avevate ipotizzato per lui.
ROMA
Sembrava che negli ultimi giorni di mercato la Roma avesse ancora qualche cartuccia da sparare, almeno per un esterno offensivo, ma poi non se n’è fatto nulla e anche tutti quelli che erano in odore di cessione sono rimasti. Alla fine è arrivato Tsimikas, che probabilmente ha caratteristiche più gasperinane per un quinto rispetto a Angelino, che però l’anno scorso è andato piuttosto bene e nelle aste sta andando a prezzi importanti. C’è anche da dire che negli ultimi anni Tsimikas ha giocato pochissimo e non sembra un esterno che vede particolarmente la porta, però occhio.
Tra chi è rimasto c’è anche Dovbyk, che a quanto pare non piace molto a Gasperini: nelle prime due giornate il titolare è stato effettivamente Ferguson, che non ha segnato ma ha portato un assist e in generale due buone prestazioni. Al momento la gerarchia è questa, ma se credete che alla lunga l’ucraino la spunterà, potrebbe essere una scommessa a un prezzo ragionevole, o magari un buon modo per spillare crediti al possessore di Ferguson.
FIORENTINA
Tra le ultime mosse della Viola ci sono Lamptey e Nicolussi Caviglia: il primo dovrebbe essere soltanto un backup di Dodò, mentre per il secondo la questione è più complicata. L’anno scorso è stato una delle rivelazioni del Fantacalcio, ma il centrocampo della Fiorentina è un po’ un casino. Per ora sembra che ci sia spazio solo per due centrali, e già l’alternanza tra Mandragora, Sohm e Fagioli - più eventualmente Fazzini, magari giocando a tre - non era chiarissima. Quanto spazio potrà prendersi Nicolussi Caviglia?
LAZIO
La squadra di Sarri non poteva fare mercato, quindi non c’è molto da dire. Anche le prime due giornate hanno dato segnali contrastanti: molto male a Como, molto bene col Verona. È sembrato piuttosto in palla Castellanos, che si è visto annullare un gol per poco nella prima giornata ma ha segnato e fatto due assist alla seconda, mentre a destra sta giocando effettivamente Cancellieri, ma bisogna vedere cosa succederà quanto tornerà disponibile Isaksen.
MILAN
Alla fine il Milan negli ultimi giorni di mercato non ha preso un altro centravanti e non è nemmeno riuscito a liberarsi di Gimenez, di cui si è parlato come se fosse un pacco pronto a essere spedito: in realtà almeno fino a gennaio dovrebbe giocare lui, ma sembra davvero inseguito dalla sfortuna, visto anche il gol annullato l’altra sera. L’elefante nella stanza degli ultimi giorni è però il ritorno di Rabiot nel posto dove sta meglio, ovvero ovunque sia Massimiliano Allegri. Il francese sulla carta garantisce un buon numero di gol in Serie A, e anche nella scorsa stagione ne ha segnati nove in Ligue 1, anche se da 5.99 npxG. In generale Allegri sembra voler puntare molto su un centrocampista con quelle caratteristiche, visto anche quanto ha insistitio su Loftus-Cheek, ancor di più se i gol non dovessero arrivare da quello che sulla carta è il centravanti. C’è da capire quanti minuti si ruberanno l’un l’altro, tenendo conto che ci sarà solo una partita a settimana da giocare, ma almeno sulla carta l’integrità fisica depone a favore di Rabiot.
È arrivato anche Nkunku, un giocatore forte che però nelle ultime due stagioni ha giocato pochissimo, anche a causa degli infortuni. Si tratta comunque di un attaccante efficiente dal punto di vista realizzativo e che anzi al Lipsia ha sempre overperformato. Forse per caratteristiche rischia di fare un po’ il paio con Leao: senza le coppe potrebbe giocare spesso da subentrante.
BOLOGNA
Sul finale a Bologna sono arrivati Rowe e Sulemana. L’inglese è un attaccante esterno che dovrebbe andare a giocarsi il posto con Cambiaghi, tenendo conto anche della presenza di Dominguez, Bernardeschi, Odgaard e dello spazio riservato a Orsolini. Italiano si sbizzarrisce spesso con le formazioni, quindi non è facile. Sulemana invece non ha giocato molto all’Atalanta ma sia a Bergamo che a Verona mi è sembrato restituisse vibes promettenti e comunque di un giocatore che nonostante il ruolo sulla carta riesce anche a trovare la porta. Una scommessina divertente.
COMO
I giocatori del Como sono praticamente tutti in hype, e i maggiori punti interrogativi del mercato sono le tante ali che sono arrivate, tenendo conto anche di Diao, a cui si aggiunge il possibile dualismo Morata-Douvikas. In difesa Jacobo Ramon ha catalizzato subito l’interesse, ma a fine mercato sono arrivati altri due giocatori, Diego Carlos e Posch. Il primo ha esperienza e un pedigree importante, e sembra avere caratteristiche, anche con il pallone, di interesse per Fabregas e sufficienti per fargli soffiare il posto a Kempf. Posch invece viene da stagioni bruttine, ma forse è stato preso per la sua duttilità, potendo giocare sia terzino che centrale. A destra potrebbe superare Van der Brempt, ma più probabilmente quando gli esterni offensivi saranno tutti disponibili verrà arretrato Vojvoda, che è partito forte.
TORINO
Il mercato del Torino si è chiuso con un paio di movimenti rilevanti. Come previsto è arrivato Asllani che si è preso subito la regia: dovrebbe essere un titolare, più da voti che da bonus, a meno che non pensiate possa finire per tirare i rigori, cosa che all’Inter è successa in mancanza di Calhanoglu. Sulla sinistra è stato preso Nkounkou, un esterno più dinamico e con caratteristiche diverse da Biraghi. L’anno scorso ha giocato pochissimo, mentre nella stagione precedente aveva segnato tre gol: non sembra troppo invitante.
UDINESE
A Udine è arrivato Buksa, che è stato subito schierato: Davis ha fatto una grande partita contro l’Inter, ma sappiamo che il suo principale limite sono proprio i problemi fisici, quindi occhio. Zanoli si va a inserire in una batteria di esterni in cui più o meno tutti sembrano a un livello simile e poter giocare, ma il punto interrogativo più grande è Zaniolo. L’Udinese è effettivamente una squadra che attaccherà per strappi e transizioni, ma non sono così sicuro che Zaniolo possa essere ancora così incisivo da quel punto di vista. In più, quel tipo di lavoro sembra già poterlo fare benissimo Atta.
GENOA
Il Genoa ha chiuso il mercato con i ritorni di Cornet e Jean Onana. Potrebbe interessarvi soprattutto il primo, che nelle poche presenze della scorsa stagione ha segnato un paio di gol, ma sulla trequarti troverà abbastanza concorrenza.
HELLAS VERONA
Il mercato del Verona è stato, come al solito, psichedelico, e sinceramente mi viene difficile capirci qualcosa. Tra gli ultimi arrivati, credo che Bella-Kotchap possa riuscire a trovare posto, se non avrà troppi problemi fisici, mentre Faivre a un certo punto è stato un giocatore interessante - è statisticamente efficiente - ma poi si è perso. In attacco il nome più curioso è sicuramente quello di Gift Orban, ma anche lui è chiamato a una mezza rinascita, dopo l’inizio scintillante in Belgio e le ultime stagioni in ombra.
CAGLIARI
Tra i nuovi acquisti del Cagliari sta risquotendo un discreto successo alle aste Palestra, quindi occhio a non sopravvalutarlo. In avanti è arrivato Belotti, e considerando che come punta è stato schierato persino Folorunsho alla fine potrebbe giocare, ma il tema è quanti gol ci si può ormai aspettare da lui. Canto del cigno per il Gallo?
PARMA
Il Parma si è mosso abbastanza negli ultimi giorni di mercato, e con operazioni non secondarie. Cutrone nemmeno il tempo di sistemarsi e ha subito segnato, e Fabregas - dopo essersene disfatto - ha pronosticato per lui una possibile doppia cifra. Sulla carta parte dietro a Pellegrino, molto in hype alle aste e che sembra assolutamente necessario per far risalire il campo alla squadra, ma se volete scommettere contro la percezione generale, magari non vi costerà molto. In difesa se vi piacciono i difensori giganti Troilo fa al caso vostro, ma in generale il nome più stuzzicante potrebbe essere Oristanio. Il Parma ha bisogno della sua qualità, e lui non è andato male lo scorso anno, ma ha sciupato tantissime occasioni e xG. Pensate che possa invertire la tendenza o temete che vi faccia solo disperare?
LECCE
Anche il mercato del Lecce è ricco di nomi esoterici di cui è impossibile sapere qualcosa, ma quello che sicuramente avrete sentito in questi giorni è Nikola Stulic, che è già entrato e si dovrebbe giocare il posto in pratica col solo Camarda. Attenzione però a chi crede ciecamente nelle corvinate e si aspetta un Krstovic 2.0.
SASSUOLO
Gli ultimi movimenti del Sassuolo non sono stati esaltanti: è arrivato Cheddira, che dovrebbe fare da backup a Pinamonti, mentre a destra è stato preso Woyo Coulibaly, dopo un’esperienza non positiva in Inghilterra. Visto che in quella posizione è stato adattato Walukiewicz, alla fine potrebbe giocare. In porta occhio a Muric, che ha giocato al posto di Turati, anche se in generale non so quanto abbia senso puntare sui portieri neroverdi.
PISA
Nel Pisa i movimenti si sono concentrati sulla trequarti, con Stengs e Lorran. Il primo ha già giocato ed è sulla carta il giocatore piu pronto e tecnicamente interessante, anche se viene da diverse stagioni opache. Lorran è giovanissimo e di lui si sa poco, quindi è difficile considerarlo più di una scommessa da ultimissimo slot. Più in generale sulla carta quel ruolo rimane di Tramoni, che però non ha avuto un impatto brillante con la Serie A.
CREMONESE
Alla fine la Cremonese è riuscita a chiudere per Jamie Vardy. La ragione suggerisce di non farsi troppe illusioni, anche se c’è da dire che la principale concorrenza da battere è probabilmente quella di Sanabria, e poi posso capire che l’acquisto di Vardy nella vostra squadra avrebbe un valore anche simbolico. L’ultimo giorno è arrivato anche Moumbagna, un altro attaccante che però nelle ultime due stagioni al Marsiglia non ha giocato praticamente mai. È interessante anche l’acquisto di Sarmiento, di cui però in Inghilterra si è visto pochissimo e che è da collocare tatticamente - forse da seconda punta? Scommessa difficile.
LE TABELLE
Le tabelle per fasce del Fanta o tier list se siete professionali sono un strumento utile da prendere come riferimento. Non devono però essere una Bibbia. Usate la nostra, confrontatela con altre, ma principalmente costruitevi la vostra. Se fate il Mantra, ovviamente, dovete tener conto delle sfumature dei ruoli e dei moduli che volete usare (nella guida trovate dei consigli anche per quello), se fate il classico invece potete andare più a compartimenti stagni. Come vi abbiamo ripetuto i centrocampisti che segnano sono una buona soluzione per provare a vincere, ma magari voi siete tipi da centravantoni. Costruite la vostra tabella come piace a voi, questi sono i nostri consigli (anche qui: si aggiorna tutto).
CENTROCAMPISTI CHE SEGNANO: UNA GUIDA
Come sapete se seguite Ultimo Uomo, i bonus del Fantacalcio negli ultimi anni hanno subito uno smottamento carsico, passando dall’attacco al centrocampo. La distribuzione del budget, dunque, è cambiata. Non basta prendere uno o due top a centrocampo, concentrando poi tutte le proprie risorse su due tre punte “pesanti”, perché appunto queste punte “pesanti” non esistono più.
Distribuire il rischio è diventato essenziale, e soprattutto andare alla ricerca di centrocampisti capaci di portare bonus. Partiamo dai bonus più corposi del Fantacalcio, ovvero quelli dei gol. Chi sono questi unicorni, questi centrocampisti che hanno gol nei piedi? Come al solito non vogliamo dirvi esattamente chi prendere, ma proviamo a imbastire dei ragionamenti numerici per arrivare a capire su chi puntare.
-I CENTROCAMPISTI CON PIÙ GOL SEGNATI
Partiamo dal dato più semplice, quello dei gol. Chi ha segnato di più tra i centrocampisti lo scorso anno. Ci riferiamo ai giocatori listati ‘C’ nel listone classico, ma crediamo possa essere utile anche per chi fa il mantra. Consideriamo solo i giocatori attualmente in Serie A, e contando quindi anche i nuovi arrivati dall’estero.

Chi ha segnato di più o di meno, rispetto alle aspettative? Prendiamo, cioè, la metrica degli xG e vediamo chi ha fatto di più e chi meno rispetto a quanto previsto dai modelli statistici, con un disclaimer: le underperformance e le overperformance vanno sempre interpretate. Diversi fattori possono intervenire: la qualità di un giocatore, il gioco di una squadra, il caso.
Questi sono i giocatori più in overperformance lo scorso anno:

Qualche primo consiglio guardando questa lista.
Scott McTominay domina questa classifica. Del resto 12 gol segnati sono un’enormità ed è impossibile mettere la mano sul fuoco sul fatto che possa ripetersi. Non tanto per le sue qualità - è chiaramente un grande finalizzatore, bravo in conclusioni difficili, acrobatiche, di testa, che battono gli xG - ma nella nuova forma che sta assumendo il Napoli è difficile che possa avere lo stesso impatto offensivo. McTominay è una sicurezza, è chiaro, ma a che costo?
Saelemaekers è un centrocampista da cui non lasciarsi affascinare troppo. Lo scorso anno ha segnato molti gol, in una fase concentrata della stagione, da fuori area. Quest’anno non è ancora chiaro che forma potrà prendere il suo utilizzo nel Milan.
Questi invece quelli più in underperformance:

La stagione di Pellegrini è stata estremamente negativa ma la sua importanza al Fantacalcio viene spesso sottovalutata. Nel 2023/24 ha avuto 7.16 di fantamedia, l’anno prima 6.59. È un giocatore costante, almeno al Fantacalcio. Viene da un grosso infortunio e la sua situazione va monitorata in chiave mercato. Al momento le sue quotazioni sono bassissime. Forse troppo.
Gianluca Gaetano va tenuto d’occhio: 2 gol e 4 assist, fantamedia di 6.23. Non ha giocato proprio sempre, ma quando lo ha fatto è arrivato con facilità alla conclusione. L’imprecisione migliorerà, considerate le sue evidenti doti tecniche. Ci si aspetta da un anno in crescita.
Per Pasalic, grande totem fantacalcistico, è invece arrivata la fine?
-I CENTROCAMPISTI CON PIÙ XG ACCUMULATI LO SCORSO ANNO
Ora guardiamo qualche parametro più generale, ovvero gli xG, che ci permettono di guardare di più verso il futuro. Quali centrocampisti hanno accumulato più xG lo scorso anno?

Sono però nomi che vanno pesati sul rendimento dello scorso anno e su come è cambiata tatticamente la loro squadra.
Tra questi ecco la nostra top-3:
1.Nico Paz, sarà ancora centrale nel Como e lo scorso anno è finito persino in underperformance. Considerate le sue qualità tecniche, i 6 gol segnati lo scorso anno potrebbero salire.
2.Jens Odgaard ha tutto per ripetere la scorsa stagione.
3.Mattia Zaccagni tira i rigori e ha avuto la sua migliore stagione realizzativa con Maurizio Sarri, che gli ha insegnato a lanciarsi di più in profondità. La sua importanza nella definizione dell’azione della Lazio resta decisiva.
Questi sono nomi più o meno scontati, che potevate forse immaginare da voi - anche se la performance di Nico Paz è veramente consistente. Chi c’è un po’ più in basso, però, dove si cela il potenziale inespresso?

La stagione di Gudmunsson è stata deludente, ma resta un gran cavallo da Fantacalcio. Anche lo scorso anno ha calciato molto, accumulato xG e segnato comunque 6 gol. Resta un bug del listone e basta un minimo miglioramento quest’anno per essere un grosso fattore. Aiuterebbe se la Fiorentina di Pioli prendesse una qualche forma tattica.
Non si scommette mai contro Matteo Politano, ma il suo lavoro di fatica porta buoni voti ma pochi bonus. Neres invece è apparso molto brillante nel pre-campionato e un anno in più potrebbe avergli fatto bene.
Fabbian e Pisilli sono profili simili. I numeri di Pisilli sono interessanti in chiave gasperiniana. È un centrocampista che si inserisce tanto, ma Gasperini è stato molto conservativo con le rotazioni della Roma nelle prime partite. Fabbian è più preciso di lui e lo scorso anno ha chiuso la stagione con 6.24 di Fantamedia - giocatore forse leggermente sottovalutato e che gioca parecchio. Daniel Maldini, a certe condizioni, è interessante, soprattutto perché Sulemana non sembra offrire molto.
E invece come si aggiungono i centrocampisti dall’estero? Abbiamo raccolto i più interessanti e li abbiamo messi in classifica per xG per novanta minuti. Come potete immaginare Kevin De Bruyne domina.
Ruba l’occhio El Aynaoui, che ha avuto un +2.5 di overperformance lo scorso anno, con un paio di gol di testa. Lo abbiamo visto però anche nel pre-campionato: è un giocatore che finisce ossessivamente in area, che a Gasperini sembra piacere molto. Da prendere.
Andy Diouf dell'Inter ha numeri opposti: ha accumulato molti xG ma ci ha combinato poco, facendo segnare un'underperformance di 1.9.
Di Rabiot non c'è niente da dire: un cavallo da fantacalcio fenomenale, che con Allegri dovrebbe essere un fattore sui calci piazzati. Magari non c'è da aspettarsi una stagione da 8 gol, ma anche l'anno scorso a Marsiglia ne ha segnati 9.
Gronbaek viene da una stagione difficile ma gioca in posizione avanzata e nel pre-campionato ha già fatto vedere abbastanza. Altro giocatore che sembra fatto per il Fantacalcio. Prendete uno tra lui e Carboni a seconda del vostro gusto calcistico. L'argentino pare più solido.
Due parole su Luka Modric. Il gol è non è proprio in cima ai suoi pensieri, ma il suo contributo nella rifinitura non è da trascurare; lo scorso anno ha messo insieme 9 assist complessivi, tra Liga e Champions League. Nelle prime uscite del Milan è sembrato fondamentale nel collegamento tra centrocampo e attacco, anche se l'arrivo di Rabiot toglie ulteriore posto a centrocampo e i rossoneri non hanno le coppe.
-UN’OCCHIATA ALLE FANTAMEDIE

-ALTRI CONSIGLI GENERALI
Facciamo una lista divisa per Tier di centrocampisti che ci piacciono e che portano bonus. È una divisione diversa da quella che facciamo nella tabella dei centrocampisti che trovate sopra, perché qui la ratio è: il mio gusto e i miei consigli, e poi i centrocampisti che segnano.
TIER A
Kevin De Bruyne - perché dai, manco lo immaginavate che potevate prendere De Bruyne al Fantacalcio.
Nico Paz - Lo scorso anno è stato il centrocampista con più xG accumulati in Serie A. L’arrivo di Baturina potrebbe però spingerlo un po’ più indietro nel campo, ma resta uno di quei giocatori per cui vale la pena fare questo gioco.
Teun Koopmeiners - Tudor ha detto che potrà essere la stagione del riscatto: «Per lui è stato un anno di ambientamento: è arrivato a settembre senza preparazione ed è stato “buttato” subito in campo. Poi ha avuto due o tre infortuni, l’ultimo con me: out per tre mesi. Penso fortemente possa essere un valore aggiunto». Giocherà mediano, lo ha detto il tecnico. Lo scorso anno ha mantenuto discreti numeri sugli xG, anche se ovviamente è andato molto al di sotto delle aspettative. Forse le sue quotazioni in sede d’asta si sono abbassate al punto che potrebbe rappresentare una grande presa.
Albert Gudmunsson - In parte c’è lo stesso ragionamento che per Koopmeiners. Viene da una stagione interlocutoria ma il potenziale è ancora tutto lì. Pioli lo sta schierando alle spalle di Dzeko e Kean. Difficile trovare un C più offensivo.
TIER B
El Aynaoui - È ossessionato dagli inserimenti in area di rigore e ha le caratteristiche ideali del centrocampista gasperiniano che entra dalla seconda linea. Potrebbe diventare il nuovo Pasalic?
Andy Diouf - L'acquisto di Andy Diouf è presentato come una bevuta di muscoli da parte dell'Inter. In realtà il giocatore ha istinti offensivi e non è detto che il suo acquisto non sia stato fatto per avere un "invasore" in più. Un giocatore che percorre con intensità la trequarti offensiva. In carriera ha numeri di tutto rispetto.
Jens Odgaard - Lo scorso anno ha giocato in modo incredibile e non sarà facile ripetersi. La sua importanza tattica è tale, però, che difficilmente smetterà di essere importante.
Kephren Thuram - La Juventus ha avuto una stagione difficile, Thuram ha dovuto ambientarsi in un nuovo campionato. Eppure ha fatto 4 gol e 5 assist. Quando si avvicina alla porta ha qualità ed estro. Tudor forse lo farà giocare qualche metro più indietro, forse.
Cesare Casadei - Da quando è arrivato a gennaio Casadei ha accumulato 0.90 xG per 90’. Il Torino non creava certo molto, ma lui ha un grande istinto negli inserimenti, forza fisica e capacità di finalizzare il gioco. Con un allenatore verticale come Baroni potrebbe funzionare non poco.
TIER C
Nikola Vlasic - 5 gol e 6.93 di Fantamedia. Forse non tutti si sono accorti del girone di ritorno piuttosto intenso di Vlasic.
Kristian Thorstvedt - In Serie B col Sassuolo 7 gol in 22 partite, l’anno prima 6 in Serie A. Se lo ricordano tutti?
Martin Baturina - Gira il video di un suo gol in allenamento con l’esterno del piede, alla Modric. Se non c’è eccessivo hype nella vostra lega e si può prendere a un prezzo contenuto, perché no.
Ruslan Malinovsky - Un grande protagonista del Fantacalcio torna, finalmente, dopo quell'infortunio terrificante. Un giocatore ossessionato dal gesto del tiro in porta, capace di mine feroci, in una squadra come il Genoa che ne ha bisogno come l'aria. Nel pre-campionato è stato provato addirittura regista quindi l'incognita resta grande.
TIER D
Fisayo Dele-Bashiru - Siamo tornati a quel momento dell’anno in cui vi consigliamo di prendere Dele Bashiru. Con Baroni malino nel calcio reale, benino al Fantacalcio. Nel pre-campionato sta di nuovo andando benissimo: tira molto verso la porta.
Petar Sucic - Lo abbiamo visto nel pre-campionato: Sucic è un centrocampista delizioso. Il suo impiego è ancora nebuloso, ma Mkhitaryan farà un’altra stagione tutta da titolare? So che può suonare come una domanda che farà accadere esattamente questo, ma il tempo passa anche se può non sembrare.
Arthur Atta - C’è ancora un po’ di incertezza nell’Udinese, ma Atta sta giocando bene nel pre-campionato, confermando le vibrazioni positive del finale della scorsa stagione. Ha segnato meno delle aspettative, ma potrebbe rifarsi.
Jari Vandeputte - Lo scorso anno è stato una macchina da assist. Se si ha un cuore ci si punta.
Matteo Tramoni - Stesso discorso che per Vandeputte. Lo scorso anno 12 gol.
GIOCATORI DA NON PRENDERE AL FANTACALCIO
Ogni anno si avvicina il momento in cui devo scrivere questo contributo, quello che mi fa più paura scrivere e che mi ha attirato più odio e messaggi antipatici da quando scrivo. Eppure è anche uno di quelli che mi diverto di più a fare.
Forse è offensivo per i tifosi, sentire che un proprio giocatore non è da comprare al Fantacalcio. Forse viene percepito come qualcosa di molto sminuente, ma le motivazioni di questa lista sono varie.
La maggior parte dei consigli hanno ragioni pragmatiche, ma qualcuno ha un senso più psicologico ed emotivo. Cercherò di essere coraggioso nelle chiamate e di non scegliere giocatori che è chiaro a tutti che non vanno presi, e che poi magari fanno il giro e diventano sottovalutati; chiamerò invece giocatori su cui proiettiamo delle legittime aspettative di rendimento. Gente che consideriamo più o meno sicura. Dentro la guida dello scorso anno trovate i consigli passati. Posso dire di averne indovinati la maggior parte, col grosso errore di Riccardo Orsolini - comperato direi dal fatto che Nicola Santolini nella sua newsletter gli ha praticamente edificato un altarino.
È un gioco rischioso, ma altrimenti non avrebbe senso, no? Cominciamo.
CHARLES DE KETELAERE
Qui scrive uno dei più grandi fan di CDK in Italia. A lui ho dedicato svariati articoli e continuo a credere ciecamente nel suo talento. Semplicemente, non credo che sarà il suo anno al Fantacalcio e la concorrenza potrebbe non essere solo con Samardzic ma anche con la tentazione di Juric di giocare con due punte - Krstovic e Scamacca. L’Atalanta approccia la stagione accompagnata dalla macro-incognita del nuovo corso con Juric e qualcuno bisogna immaginare di abbandonare. CDK non è il solo dell’Atalanta che vi sconsiglio.
GIANLUCA SCAMACCA
Un gol alla prima giornata, un palo alla seconda: Scamacca è tornato. Eppure non dovete prenderlo al Fantacalcio. Le ragioni sono diverse e anche piuttosto evidenti. Il ritorno dall’infortunio non lascia garanzie; Scamacca è un giocatore compassato e in difficoltà anche tecnica se non è in perfette condizioni psico-fisiche. L’Atalanta non dovrebbe produrre offensivamente quanto fatto nell’ultimo lustro - e di questo abbiamo già avuto una mezza conferma nelle prime giornate. Krstovic è stato pagato tanto ed è difficile immaginare che starà sempre in panchina.
LAUTARO MARTINEZ
La concorrenza quest’anno nell’attacco dell’Inter è abbastanza folta. Niente che possa davvero mettere in discussione il ruolo del capitano, chiaramente; forse però non vi siete accorti che Lautaro lo scorso anno ha segnato 12 gol: pochi per lui. Forse dobbiamo abituarci a una nuova realtà in cui il suo rendimento si normalizzerà sui 12-15 gol e non sui 20-24.
Lo scorso anno Lautaro ha fatto registrare un underperformance per la prima volta in carriera. È stato comunque il terzo giocatore in Serie A per xG. Chiaramente ha beneficiato della produzione offensiva di squadra, su cui quest’anno non abbiamo ancora sufficienti rassicurazioni - a parte un sonoro 5-0 al Torino a cui non darei troppo peso. Lautaro resta una delle poche chiamate sicure in un panorama di attaccanti sempre più desertificate, ma mai come quest’anno il consiglio è di non prenderlo.
CHRISTOPHER NKUNKU
Nkunku arriva al Milan per una cifra spropositata e dopo una sequenza inquietanti di problemi fisici. Negli ultimi due anni ha segnato pochissimo. È un grande giocatore, è chiaro, e in Italia potrebbe non vedersi troppo il suo ridimensionamento fisico, dovuto soprattutto ai problemi al ginocchio. Però il progetto tattico attorno al Milan è nebulosissimo e Nkunku un giocatore particolare, che anche tatticamente ha bisogno di diversi contrappesi tattici per rendere al meglio. Anche quindi tralasciando la questione fisica, non è proprio chiaro in che modo voglia utilizzarlo Allegri.
Ci sono troppe ragioni per starne lontani.
JACOPO FAZZINI
Magari qualcuno di voi si starà chiedendo “vabbè ma chi pensava di comprare Fazzini?”. Beh, per esempio quelli che hanno ancora negli occhi il suo finale di stagione 2024/25: 4 gol segnati e la sensazione di un giocatore in traiettoria di crescita. All’Empoli Fazzini era diventato la principale fonte creativa della squadra, e pure il suo principale finalizzatore. Il suo istinto sotto porta è interessante. È stato uno dei centrocampisti in Serie A con più xG accumulati. Però immaginate una mezzala/trequartista meno adatta al calcio di Stefano Pioli?
DUVAN ZAPATA
Duvan Zapata rientra da un gravissimo infortunio al ginocchio e bisogna avere parecchi dubbi sul fatto che possa tornare ad avere un impatto, almeno nell’immediato. Baroni lo sta gestendo con molta prudenza e l’arrivo di Simeone davanti renderà il suo ingresso meno urgente. Zapata ormai è un nome da Fantacalcio 2022, mettervelo in squadra vi farà sentire superati. Vi farà percepire la vostra squadra come stanca e polverosa.
DAVID DE GEA
Uno dei due o tre migliori portieri della Serie A 2024/25. Forse addirittura il migliore in assoluto. Alla prima giornata ha già dato dimostrazione di essere in forma splendente. Siete però pronti a scommettere sulla difesa della Fiorentina di Stefano Pioli? Io per niente. De Gea attirerà rilanci per il nome, ma porta in dote troppi malus.
FEDERICO BONAZZOLI
Federico Bonazzoli, rovesciate ed esultanze disperate. Federico Bonazzoli, buono per gli highlights? Sì; buono per il calcio? Abbastanza. Buono per il Fantacalcio? No.
FEDERICO DIMARCO
Dimarco è stato uno dei difensori fantacalcisticamente più devastanti degli ultimi anni. Stiamo parlando di un difensore di prima fascia suprema. Grazie alla sua sopraffina abilità balistica Dimarco è stato un produttore di bonus infallibile negli ultimi anni. Era però anche il sistema di Simone Inzaghi a esaltarli, facendo di lui e Dumfries degli attaccanti ombra.
Da quello che sappiamo l’Inter non dovrebbe cambiare radicalmente il modo d’attaccare; le richieste di Chivu però sembrano leggermente diverse, e anche dai pochi movimenti di mercato l’Inter potrebbe decidere di cambiare leggermente modulo e gli esterni potrebbero trovarsi di meno in area. Dimarco è sembrato molto appannato nel finale della scorsa stagione sul piano atletico, dove non ha mai brillato in modo particolare. Chivu vuole una squadra più attiva senza il pallone, un gioco meno “a riposo”, potrebbe essere lui uno dei primi a farne le spese?
ASSANE DIAO
È stato il giocatore fantacalcisticamente più efficace tra quelli arrivati a gennaio; ha segnato 8 gol in 15 partite. Calcolando l’ambizioso calciomercato del Como, l’hype per Diao era ai massimi livelli. I nuovi acquisti più che togliergli il posto dovrebbero facilitargli il lavoro. Diao nasce come esterno ma Fabregas lo ha utilizzato come un finalizzatore, pur facendolo spesso partire da lontano, esaltando la sua freddezza in area, la rapidità d’esecuzione, la sua bravura negli smarcamenti. Il problema è che Diao sta male fisicamente e ha uno di quegli infortuni ambigui di cui sembra difficile prevedere tempi di recuperi, e su cui non c’è da escludere qualche strascico a lungo termine. Diao si è infortunato alla fine della scorsa stagione, al metatarso del piede. È tornato disponibile per la partita di Coppa Italia contro il Sudtirol ma lì il problema al piede è tornato. Fabregas è sembrato addirittura allarmato in conferenza: «Diao mi preoccupa sinceramente, non sta bene: è una cosa che va con quello che era successo all'infortunio dell'anno scorso. Se dopo quattro mesi succede qualcosa di piccolo e stai fuori è un problema».
UN PUNTO DOPO LA SECONDA GIORNATA
La seconda giornata è quella che più influenza le aste, che di solito si fanno dopo questa data, sfruttando la pausa per le Nazionali. Ma tra le cose successe a cosa fare attenzione?
- KEPHREN THURAM O MANU KONÉ?
Listati entrambi C; M o C, Thuram e Manu Koné sono sembrati i due centrocampisti più in palla di questo inizio di stagione. La sensazione è che sono due belle chiamate (soprattutto da M) ma anche due centrocampisti non proprio prolifici, e sappiamo quanto sono importanti i centrocampisti prolifici in questo gioco. Koné finora ha avuto 0.7xG, quasi tutti arrivati dallo sciagurato errore contro il Bologna, il tipico errore che ti fa pensare che non segnerà mai, ma proprio mai. Thuram è arrivato a 0.3 xG, per quel che vale dopo due giornate. Tra i due sembra quello che vede un po’ meglio la porta, ma anche quello che deve arrivarci più da lontano, portando palla. Koné potrebbe avere più occasioni con inserimenti o comunque giocate più facili. Saprà sfruttarle?
- ARTHUR ATTA È MATERIALE DA FANTACALCIO
Arthur Atta è un C al classic e al Mantra. Che fosse forte, si poteva intuire dalla scorsa stagione. Ma esiste un forte e un forte fantacalcio. Il gol all’Inter ha fatto schizzare alle stelle le sue quotazioni e quindi bisogna andarci coi piedi di piombo. La scorsa stagione 0 gol da 1.3 xG, ma Runjaic ha detto che ora è più “pericoloso” e si aspettano più gol da lui. Quello segnato contro l’Inter è un gol da giocatore che vede la porta. Quindi: fateci un pensierino.
- FALCONE IS ON FIRE
Falcone è stato il miglior portiere di queste prime due giornate. Lo dice l’occhio e lo dicono le statistiche. Ma con i portieri non bisogna affidarsi alle prestazioni, quanto alle difese. Quindi, in definitiva, non fidatevi.
- ANCORA DUSAN
Ora è certo: Vlahovic rimane alla Juventus ed è il capocannoniere della Serie A. Nelle stesse ore in cui segnava il gol vittoria contro il Genoa, la Juventus ha però preso Openda. Come la mettiamo? Il nostro consiglio è sempre quello di resistere, a meno che non lo troviate davvero disperso a fine asta.
- STO NORTON-CUFFY?
Lo avevamo messo tra i giocatori da prendere a 1, e speriamo che già ve lo siate accaparrato. Altrimenti dopo queste prime due giornate vi servirà di più: schierato terzino destro ha giocato due ottime partite per aggressività e ordine col pallone. Il Genoa ha mostrato qualche limite nel creare occasioni, ma lui sembra una chiamata sicura da ⅘ slot.
-CREDERE IN ANDREA PINAMONTI
Andrea Pinamonti è il calciatore con più tiri in porta finora (4). In generale contro la Cremonese ha confermato quello che è: un buon centravanti da Serie A, uno preciso, chirurgico. Il Sassuolo ha una buona fase offensiva, ma deve ancora capire bene come equilibrare la squadra. Se ci riesce, Pinamonti è una doppia cifra tranquilla.
QUANTO CI DEVO CREDERE?
La prima giornata di campionato è l’incubo dell’asta del Fantacalcio. Può far crollare tutte le nostre certezze, oppure uccidere il sogno di prendere quello specifico giocatore per pochi crediti. In più col mercato aperto e molte squadre ancora in divenire è un incubo nell’incubo, perché magari una cosa che sembra vera dopo la prima giornata tra due settimane non lo sarà più. Insomma, il consiglio sarebbe non lasciarsi ingannare, andare dritti con le proprie idee in maniera equilibrata e sana. Ma lo sappiamo: non andrà così. Di seguito allora una piccola lista di quelle che su internet chiamiamo hot takes dopo la prima giornata.
-MC TOMINAY
In questa nuova versione del Napoli con un De Bruyne in più, a Scott McTominay è toccato prendere un ruolo ancora più da coltellino svizzero dell'attacco, partendo quasi da ala sinistra, per buttarsi spesso e volentieri dentro l'area di rigore. C'era l'idea che con l'inserimento del belga McTominay avrebbe avuto un ruolo meno offensivo, e quindi meno adatto al vostro Fantacalcio. Ma se è questo l'assetto che Conte vuole dare al Napoli, addirittura, forse, Mc Tominay potrebbe andare oltre la scorsa stagione.
- UN PAIO DI NOMI DEL COMO
Che il Como poteva essere la sorpresa di questa stagione lo sapevamo tutti, che iniziasse così bene è però una conferma, almeno per l’asta del Fantacalcio: i giocatori del Como vi toccherà pagarli. Di Nico Paz sapevamo tutti, e ne abbiamo già scritto e non c’è niente in più che possiamo dirvi, ma tra i pezzi meno pregiati?
Mërgim Vojvoda (D, Dd, E)
Contro la Lazio Vojvoda ha sfiorato due volte il gol, una volta fermato da una bella parata di Provedel, una volta spaccando la traversa. Nominalmente è il terzino destro della squadra di Fabregas, ma ieri Fabregas lo ha schierato esterno alto. Avere un Dd che gioca in attacco sarebbe un sogno, ma può durare? In quel ruolo in teoria dovrebbe giocare Kühn e nelle amichevoli si è visto anche Addai, che però è molto giovane. Sicuramente Vojvoda è un acquisto buono, nel senso che giocherà tanto, ma probabilmente di più in un ruolo meno offensivo.
Jacobo Ramón (D, Dc)
Forse avevamo sentito il suo nome nella sfilza di acquisti del Como, ma come fidarsi di un difensore di 20 anni? La prima partita di Ramon è stata impressionante e una sua incursione è andata vicino al gol. Ed è proprio quello che vi fregherà: in generale non conviene spendere troppi crediti per un Dc o D al classic, soprattutto per un difensore centrale di una squadra non testata al 100% al livello difensivo, ma se nessuno rialza troppo è una di quelle chiamate che potete rigiocarvi in futuro da veri intenditori.
- DUSAN VLAHOVIC, HUH?
Questa mattina vi siete alzati pensando che, forse, forse, dovreste usare quel vostro quarto slot in attacco per Vlahovic. Com’è la situa? Il buon senso lasciava intendere che sarebbe passato al Milan prima della fine del mercato. Ma prima è toccato a Boniface e ora sembra il turno di Harder. Potrebbe rimanere? Il Milan lo prenderà comunque insieme a un altro centravanti? È davvero tutto troppo nebuloso, soprattutto se fate l’asta a mercato aperto. L’idea qui è di avere sangue freddo e non lasciarsi fregare.
- WESLEY GASPERINIANO
Dura la vita di chi aveva puntato Wesley sperando di strapparlo a pochi crediti. Contro il Bologna è sembrato il giocatore più in condizione della Roma (ma anche del Bologna). Ha corso per due, toccato tanti palloni, creato occasioni e segnato un gol. C’è da dire che, all’occhio, non è sembrato proprio Cafù: piuttosto impacciato col pallone, non proprio elegante. Gasperini però sembra apprezzarne lo spirito d’iniziativa: Wesley attacca gli spazi, si propone, si infila, è caparbio e coriaceo. Rispetto ad Angelino gioca stabilmente più alto, più pronto ad attaccare la profondità. Questo, lo sappiamo, vuol dire molto in ottica Fantacalcio, ma Wesley riuscirà a essere pulito?
- IL CATENACCIO DEL PARMA
Contro la Juventus è stata dura la vita dei giocatori offensivi. Mateo Pellegrino ha praticamente fatto a sportellate con chiunque gli passasse vicino, Ordonez non si è visto, mentre Almqvist ha dovuto correre quanto un maratoneta. Che tipo di bonus possiamo aspettarci da una squadra che gioca un calcio così conservativo? Qui però è giusto provare a fare la tara: squadra giovane che esordisce contro la Juventus allo Juventus Stadium. Valutate voi: le ambizioni sono altre. In ogni caso c’è Bernabé, che è sembrato già ora il miglior giocatore del Parma per distacco.
- TANTI GIALLI?
In questo primo scorcio di prima giornata si è visto tanto pressing, e il pressing porta una cosa brutta per il Fantacalcio: i cartellini gialli per i giocatori offensivi. Tra gli attaccanti sono stati ammoniti in 10: Borrelli, Kilicsoy, K. Sulemana, Ekhator, Tete Morente, Lucca , Castellanos, Banda, Berardi e Zaccagni. Ma pure D. Maldini, Nico Paz e Payero, per parlare sempre di giocatori che attaccano di base. Questa però purtroppo è un tipo di informazione che potete solo prendere e mettervi in saccoccia: non c’è davvero nulla che potete farci (se non che, per semplice matematica, i gialli per i difensori potrebbero calare: una buona notizia se puntate al modificatore).
- GLI ASSIST DI ZALEWSKI
Ieri l’Atalanta ha pareggiato con il Pisa, un risultato che potrebbe allontanare ulteriormente i fantallenatori dai suoi giocatori. A sinistra però ha giocato bene Nicola Zalewski (C; E, W). Bene per gli standard del calcio reale ma anche per quello del Fantacalcio: 3 passaggi chiave e un totale di 0.4 xA che non sono diventati un +1 soprattutto per l’imprecisione dei compagni. Il suo ruolo nell’Atalanta non è definito: riserva di Zappacosta? Soprattutto bisogna capire se mai dovesse tornare Lookman quanto spazio si prenderà a sinistra. L’idea però è che potrebbe essere una buona chiamata low-cost.
QUALE MODULO PREFERIRE AL MANTRA: UNA MINI-GUIDA
di Gianluca Losito
Scegliere il modulo giusto in un Fantacalcio mantra, molto più che in un classic, è vitale per i destini della propria fantasquadra. Come spesso succede, i cambiamenti che avvengono nel calcio condizionano anche il Fantacalcio, a maggior ragione in una versione minuziosa e vicina alla realtà come il mantra. In questo caso, nelle ultime stagioni il passaggio in pianta stabile di molte delle principali squadre della Serie A ad una difesa a 3 a causare questo spostamento di bonus.
- IL CALO DEI TERZINI E L’ASCESA DELLE “E”
Nella stagione 2022/23, tra i 4 moduli con la miglior media punti c’erano, in ordine, il 4-4-1-1, il 4-4-2, il 3-5-1-1 e il 4-2-3-1. Nella successiva, invece, ha iniziato a esserci un’inversione di tendenza: nelle prime quattro posizioni trovavano spazio il 3-4-2-1, il 3-4-1-2, il 4-2-3-1 e il 3-4-3 (fonte Fantaculo.it).
Un cambiamento nella scelta dei moduli che che si è trascinato anche nella stagione conclusa pochi mesi fa e che potrebbe continuare nella prossima. Per come sta andando tatticamente la Serie A, il consiglio è - tendenzialmente - di affidarsi al Mantra a una difesa a 3, schierando tre Dc, oppure dividendosi tra Dc e una B (ossia un Braccetto, di recente aggiunta), con uno o due esterni (E) a centrocampo, questi ultimi variabili in base al modulo adottato.
Ed è proprio il proliferare di esterni in Serie A, tradotti nel Mantra i E, a essere un interessante caso di studio per il Fantacalcio. Ecco allora E presenti tra i primi 16 per fantamedia tra i difensori nelle ultime tre stagioni, tra quelle con almeno 20 partite a voto (primi due slot di un fantacalcio a 8 con almeno metà+1 delle partite giocate):
2022/23: 3 E pure* - Lazovic (1°), Zappacosta (4°), Kostic (12°)
2023/24: 7 E pure - Dimarco (1°), Dumfries (3°), Frendrup (5°), Spinazzola (10°), Nandez (11°), C. Augusto (12°), Lazovic (13°), Zappacosta (16°)
2024/25: Dumfries (1°), Dimarco (2°), C. Augusto (3°), Gosens (5°), Zappacosta (7°), Bellanova (15°)
*per “E pure” si intende calciatori che non hanno un ruolo da difensori.
Questo dato ci dice che quelli che fino a poco tempo fa erano top di reparto, e rendevano prioritario l’utilizzo di una difesa a 4, giocatori come Danilo, Faraoni, Calabria, Dimarco, Theo, Dorgu e Udogie, solo per citare i terzini, hanno avuto tre destini differenti:
- Cambio ruolo (Dimarco, Carlos Augusto e Zortea casi emblematici).
- Calo di prestazioni.
- Cessione all’estero senza adeguata sostituzioni.
- Passaggio/permanenza di diverse squadre di alta classifica alla difesa a 3 (Inter, Atalanta, Juventus, Roma, Fiorentina, più utilizzo in seconda battuta per squadre come Milan e Napoli).
- UN RAFFRONTO DIRETTO TRA “DD/DS” ED “E”
Al di là delle considerazioni tattiche, questo fattore ha un contraccolpo diretto sul fantallenatore: la significativa riduzione di Dd e Ds da puntare tra i calciatori delle grandi squadre. Basta vedere la differenza di “livello” se consideriamo i giocatori di prima fascia nelle varie divisioni del Mantra:
“E” pure da 1° slot in un mantra a 8: Dimarco, Dumfries, Gosens, Angeliño, Cambiaso, Zortea, Dodô, Zappacosta
“E” pure da 2° slot in un mantra a 8: Wesley, Bellanova, Saelemaekers, Joao Mario, Touré, Cuadrado, Zerbin, Luiz Henrique
“Dd” puri da 1° slot in un mantra a 8: Di Lorenzo, Holm, Marusic, Tchatchoua, Lazaro, Vojvoda, Jimenez, Floriani
“Ds” puri da 1° slot in un mantra a 8: Tavares, Estupiñán, Martìn, Juan Miranda, Valeri, Olivera, Biraghi, Doig
Mentre tra le “E” c’è una certa abbondanza, che porta a poter scegliere bene anche tra i secondi slot (non necessari da avere tra l’altro, se si ricorre a moduli con una sola “E”), lo stesso non si può dire per “Ds” e soprattutto per i “Dd”: si rischia di dover pagare caro un calciatore per avere titolarità, o cercare soluzioni low cost che però rischierebbero di lasciarci spesso senza voto.
- L’APPIATTIMENTO TRA I “DC” E I TERZINI
Un altro dato a supporto è quello della cosiddetta “invasione” dei difensori centrali negli slot terzini, ossia un progressivo aumento dei Dc (e dei Braccetti nell’ultima stagione) che hanno anche un ruolo da Dd o Ds tra i migliori terzini per fantamedia. Come prima andiamo a vedere i Dd e i Ds presenti tra i primi 16 per fantamedia tra i difensori nelle ultime tre stagioni, tra quelle con almeno 20 partite a voto (primi due slot di un fantacalcio a 8 con almeno metà+1 delle partite giocate):
22/23: 5 “Dc” nei “Dd” - Posch (1°), Baschirotto (8°), Izzo (10°), Casale (11°) e Milenkovic (13°); 3 “Dc” nei “Ds” - Dimarco (2°), ancora Baschirotto (8°) e Buongiorno (13°).
23/24: 5 “Dc” nei “Dd” – Darmian (2°), Pavard (3°), Posch (9°), Danilo (10°) e De Winter (16°); 2 “Dc” nei “Ds” - Vasquez (7°) e R. Rodriguez (8°), ancora Danilo (11°), Kolasinac (13°), A. Carboni (14°).
24/25: 9 “Dc/B” nei “Dd” - Darmian (2°), Di Lorenzo (3°), Delprato (7°), De Winter (9°), Kalulu (10°), Vojvoda (11°), Savona (12°), Pavard (13°) e Baschirotto (14°); 2 “Dc/B” nei “Ds” - Vasquez (10°) e Masina (14°).
Il trend è abbastanza indicativo: ultimamente, in un mantra, i centrali non sono poi così peggio dei terzini.
- OK LA DIFESA A 3, MA CHE MODULO?
Promossi quindi i moduli con due “E” obbligatorie, come il 3-4-3 e il 3-4-1-2 (più difficile invece schierare un 3-5-1-1). Mentre per i mediani ci sono molte soluzioni interessanti, tanto da non demonizzare in linea generale i moduli a 3 che prevedono la M (promossi il 3-5-2 e il 3-4-2-1), lo stesso non si può dire per le ali: ce ne sono una manciata di alto profilo (principalmente Orsolini, Diao e Zaccagni), ma oltre loro c’è un forte differenziale di prestazione attesa, e si rischia di dover spendere troppo per schierare due ali di qualità.
Si può, così, tracciare una mini-graduatoria tra i moduli più indicati all’interno della macro-categoria delle difese a 3:
- 3-4-1-2. Ci sono in listone parecchie “T” interessanti (primi slot in ordine sparso: Pulisic, Nico Paz, Gudmundsson, De Bruyne, Odgaard, Vlasic, Samardzic e Gronbaek) e si può fare dutching su 3-4 “Pc” di livello medio alto puntando all’esplosione di un paio di loro.
- 3-4-3. Altrettanto interessante, ma ci sono forse troppe incognite e/o giocatori in hype tra le “A” più quotate (Lang, Lookman, Leao o Yildiz). Rimane un ottimo modulo.
- 3-4-2-1. Soluzione interessantissima in quanto permette di pescare tra il meglio di pressoché ogni ruolo del mantra. Consigliato però quasi unicamente per un mantra a 8: per schierare 8 ruoli diversi, bisogna coprirsi in ogni ruolo, “frazionando” la squadra in tanti piccoli mini-reparti, cosa più fattibile con più calciatori da pescare. Un fattore che non si verifica nel 3-4-3 e nel 3-4-1-2, dove ci sono più ruoli standardizzati (due “E”, due “C” e due “A” nel primo, due “E”, due “C” e due “Pc” nel secondo).
La regola generale del mantra, però, è sempre quella di essere elastici mentalmente e seguire con attenzione l’andamento dell’asta. Se calciatori come Di Lorenzo, Holm o Tavares dovessero essere astati, per motivi diversi (ritardo nell’estrazione, scelte tattiche dei vostri avversari o quant’altro) a prezzi decisamente più bassi di quanto dettato dal vostro budget, potete e dovete optare per un cambio di strategia.
IL MODIFICATORE DI DIFESA CONVIENE?
Nelle ultime stagioni, complice la riduzione dei bonus, il peso del modificatore di difesa è aumentato, soprattutto nelle leghe in cui non si utilizza quello tradizionale a sole tre fasce, ma uno più frazionato. Nel primo caso infatti è relativamente facile raggiungere la soglia della sufficienza per ottenere un +1, mentre è raro toccare il 6.5 di media per il +3, per non parlare del quasi irrealistico +6. Aumentando il numero di fasce solitamente se ne aggiunge una che permette di prendere un +2 con il 6.25 di media, un obiettivo non semplice ma per cui vale la pena lottare, visto che in un contesto in cui raggiungere i 72 punti garantisce buone possibilità di vincere - o comunque di non perdere - poter contare con continuità su uno o due punti di bonus non è poco.
Non tutti sono fan del modificatore, e mi capita spesso di vederlo messo in dubbio, ma possiamo provare a stimare il possibile vantaggio numerico che sfruttarlo può portare rispetto a non farlo.
Per iniziare, in maniera empirica e un po’ grezza, possiamo valutare la differenza di punteggio tra schierare un quarto difensore invece che un centrocampista, visto che quasi sempre nel Classic le alternative sono 4-3-3 o 3-4-3.
Per fare questa stima ho preso in considerazione la fantamedia dei difensori e centrocampisti di quarta fascia effettiva della scorsa stagione, cioè dal 31° al 40° giocatore per fantamedia nei due ruoli, tra quelli andati a voto in almeno il 75% delle partite.

Ne sono usciti alcuni nomi curiosi, ma a parte questo facendo la media delle fantamedie di ciascuno dei due gruppi il punteggio dei difensori è di 5.99, mentre quello dei centrocampisti è 6.11. Si tratta sicuramente di un calcolo un po’ semplicistico, ma che ci suggerisce che mediamente la differenza tra schierare un quarto slot di difesa o centrocampo è di qualche decimo di punto a partita, molto meno del +1 che ci si prefigge come obiettivo minimo quando si cerca di far scattare il modificatore.
Un secondo modo per provare a verificare l’ipotesi iniziale è calcolare la differenza tra i punti potenziali ottenuti grazie al modificatore e i bonus portati da un ipotetico quarto centrocampista. Immaginiamo di aver costruito una difesa che riesce ad attivare il modificatore in circa il 65% delle partite, un obiettivo non esageratamente ambizioso: anche non arrivando mai a far scattare il +2, si tratterebbe di circa venticinque punti di bonus nell’arco della stagione. Per compensare questi punti, l’ipotetico quarto centrocampista dovrebbe realizzare, ad esempio, otto gol e un assist, oppure sette gol e quattro assist. Si tratta di numeri davvero difficili da immaginare per il quarto miglior centrocampista di una squadra. Chiaramente dal punto di vista matematico avere un punto diluito su tante partite non è la stessa cosa di ottenere dei +3 in alcune giornate, ma va detto che la stima è un po’ al ribasso, sia per il numero di attivazioni del modificatore, sia perché è difficile pensare a una difesa costruita per giocare a quattro che non raggiunga mai almeno il +2, oltre al fatto che probabilmente l’ipotetico quarto difensore qualche bonus potrebbe portarlo, che si tratti anche solo di un gol o un paio di assist.
Insomma, i numeri suggeriscono che con un modificatore a più fasce convenga cercare di utilizzarlo, ma come costruire una difesa adatta allo scopo in maniera efficiente? Il primo passo è la scelta del portiere, che non deve necessariamente essere di primissima fascia: chiaramente un numero basso di gol subìti è un plus, ma per il modificatore contano i voti in pagella, e non sempre i portieri di squadre dominanti hanno modo di mettersi in mostra. Ad esempio, tra i migliori portieri da modificatore della passata stagione ci sono stati Svilar, Carnesecchi e De Gea.
Per quanto riguarda i difensori, è banale che avere uno o più top semplifica molto il compito di raggiungere la sufficienza media e permette di puntare spesso a bonus maggiori, ma il prerequisito per massimizzare l’apporto del modificatore è la continuità, e non sempre chi porta molti bonus riesce ad esserlo.
L’ideale quindi è cercare di comporre una batteria di difensori che comprenda anche due o tre titolari di rendimento, magari non molto inclini al bonus ma capaci di portare sufficienze piene molto spesso: le scelte più ovvie sono i centrali delle migliori squadre del campionato, ma a volte si riescono a trovare buoni interpreti anche a prezzi inferiori.
A titolo di esempio, ho scelto alcuni nomi guardando ai numeri della scorsa stagione, anche se chiaramente a posteriori è una scelta semplice. I singoli nomi non sono importanti e potrebbero essere scambiati con qualsiasi altro giocatore dello stesso rendimento fantacalcistico, ma aiutano a rendere l’idea di quale tipo di difensori si tratti.
Ipotizziamo un blocco composto da:
- Carnesecchi
- Rrahmani (o Mancini)
- Angelino (o Dodò/Miranda)
- Luperto (o Bijol/Viti)
- Kamara (o Valeri/Lazaro)
Le medie voto di questi cinque giocatori sono state rispettivamente di: 6.34, 6.14, 6.14, 6.0, 5.93. Con le giuste alternanze nei voti, questa difesa nella scorsa stagione avrebbe raggiunto la media del sei in trentadue partite su trentotto, addirittura trentacinque avendo in rosa il secondo portiere dell’Atalanta quando Carnesecchi non ha giocato. Tenendo conto che in alcune occasioni la media del portiere e dei tre migliori difensori superava il 6.5, i punti bonus potenziali sarebbero stati oltre quaranta, tanti rispetto a quelli che può apportare un solo centrocampista, e senza contare gol e assist del quarto difensore.
Di nuovo, col senno di poi è molto semplice scegliere i nomi e fare questi calcoli, ma nel contesto della Serie A e del Fantacalcio attuali, anche senza voler tentare di pescare bug del listone in difesa - visto che non ce ne sono nemmeno molti - il modificatore è sicuramente un fattore da sfruttare, e una regola che aggiunge un po’ di profondità al gioco.
BONUS: DIFENSORI DA MODIFICATORE
Prima di lasciarci, un piccolo extra. Conoscere il passato non garantisce di riuscire a prevedere il futuro ma, nel dubbio, ecco un recap delle medie voti dei difensori nelle ultime tre stagioni. Nel listone ce ne sono molti, quindi nelle tabelle trovate solo quelli che hanno raggiunto la sufficienza, o ci sono andati molto molto vicino, in almeno un paio di occasioni: usatele con giudizio. Buone aste!
GUIDA AGLI ACQUISTI DEGLI ULTIMI GIORNI
In questi giorni il mercato della Serie A ha accelerato. Non tanto per i club più importanti, ma in zona salvezza è arrivato il momento degli acquisti. Nomi che si accavallano, più o meno sconosciuti, e che nei prossimi otto mesi dovranno provare a tenere in Serie A squadre come Verona, Cremonese, Lecce, Sassuolo. Alcuni di loro spariranno come lacrime nella pioggia, altri magari saranno piccole sorprese del Fantacalcio. Ecco una breve guida a questi nomi improbabili.
- GIFT ORBAN (A, Pc) VERONA
A un certo punto, Gift Orban ha segnato 9 gol in 10 giorni, ma era il marzo del 2023. Che svolta sarebbe per il vostro Fantacalcio? Da quel momento la sua carriera ha preso una piega non del tutto eccezionale, ma neanche tremenda: 15 gol col Lione nel 2023/24 (ma la maggior parte tra qualificazioni europee e Conference League) e 6 lo scorso anno tra Lione e Hoffenheim, ma in appena 948 minuti. Perché ha giocato così poco? I motivi non sono fisici, ma puramente tecnici, difficili da spiegare in una squadra senza grande talento. In ogni caso Orban sa segnare e sa farlo in tutti i modi. Il Verona l’anno scorso è stato terzultimo per xG, quindi non aspettatevi quello che vedete qua sotto, ma se ha voglia di giocare…
- CALVIN STENGS (C; W e T) PISA
Il Fantacalcio ha scelto di considerare Stengs una C per il classic e una W,T per il mantra. Questo vuol dire che può essere una chiamata anche da quinto/sesto slot per il centrocampo, mentre per il mantra è più difficile fare previsioni, molto dipende da come decidete di attaccare (difficile considerarlo una seconda T, forse una W in più che non fa mai male). Cosa aspettarsi da lui? C’è una regola base nel calcio italiano: i giocatori dell’AZ fanno bene in Serie A. Stengs è cresciuto nell’AZ, ha giocato con Koopmeiners e Gudmundsson per dire. All'inizio il suo ruolo era quello di ala destra, ma oggi è più un trequartista o seconda punta tecnica. Due anni fa una buona stagione nel Feyenoord, poi tanti infortuni. In Italia arriva per rilanciarsi, ma nel Pisa è difficile immaginare come il suo gioco possa arricchirsi in una squadra che offensivamente sembra abbastanza limitata.
- ARMEL BELLA-KOTCHAP (D, Dc) VERONA
Qualche anno fa Bella-Kotchap era uno dei nomi da capiscer da fare in Premier League, ora neanche più quello. Difensore centrale, grosso e forte nei duelli, nel Verona trova poca concorrenza, ma non è neanche di quei centrali col vizio del gol e l'esordio contro la Lazio è stato abbastanza disastroso. Da prendere se state in fissa coi nomi col trattino: da questo punto di vista uno dei migliori.
- NIKOLA STULIC (A, Pc)
Nikola Stulic è Nikola Krstovic ma se fosse cresciuto con i film americani in cui c’era lo stereotipo del villain est-europeo. Stulic è serbo, alto (188 centimetri), grosso, con i capelli rasati e lo sguardo di ghiaccio. È il classico centravanti d’area di rigore, che ha bisogno di pochi palloni e che quando sta particolarmente bene segna gol in striscia. In Serbia e in Belgio ha sempre segnato con discreta regolarità, ma questa è la Serie A. È meno una “corvinata” del solito, arrivando comunque dal campionato belga, ma azzeccare il centravanti da 10 gol è una lotteria in Serie A, spesso vuol dire azzeccare anche la squadra giusta. Alla prima uscita il Lecce è sembrato un po’ in crisi offensivamente, ma vediamo anche cosa accade in questi ultimi giorni di mercato. Si gioca il posto con Camarda.
- NEMANJA MATIC (C; M, C) SASSUOLO
Sapete già tutto su Matic: acquisto buono se avete nostalgia di Mourinho, non buono se pensate di voler vincere il Fantacalcio.
- ADAM BUKSA (A, Pc) UDINESE
L’Udinese si è impegnata per toglierci tutte le certezze che avevamo sul suo attacco vendendoli praticamente tutti, ultimo Brenner che era sembrato il possibile titolare. Al suo posto è arrivato Adam Buksa, al ritorno in Italia dopo un passaggio nella Primavera del Novara. La sua carriera fin qui è stata tanti gol in Polonia, Stati Uniti, Turchia e Danimarca, zero in Francia. A quale di questi campionati si avvicina di più la Serie A? Potrebbe essere il Piatek del Genoa 18/19 o il Piatek della Salernitana 22/23.
- ÁLEX SALA (C, C) LECCE
Alex Sala è uno dei mille centrocampisti spagnoli passati per la Masia del Barcellona. L’impronta è rimasta: buona tecnica, sicuro nel palleggio, può fare la mezzala sinistra ma anche il mediano. Nella B spagnola ha segnato 5 gol in 37 presenze nella scorsa stagione, ma la fisicità e il gol non sembrano del tutto traslabili in Serie A. Insomma, più bello che fantacalcistico, ma per pochi crediti ci sta provare.
- ASTER VRANCKX (C; M,C) SASSUOLO
Il centrocampo del Sassuolo sembra ancora tutto da costruire, e Vranckx ha forse il talento per ritagliarsi il suo spazio, ma per il vostro Fantacalcio dovreste considerarlo un no. Se volete un motivo, guardate questo video.
- JAMIL SIEBERT (D, Dc) LECCE
Jamil Siebert è nato a Düsseldorf, cresciuto a Düsseldorf, giocato nel Fortuna Düsseldorf (con un passaggio in prestito al Viktoria Köln). A 23 anni ha già oltre 100 presenze tra i professionisti ed è nel giro dell’U21 tedesca. Soprattutto Siebert è davvero gigante, nel senso più letterale del termine. Non è solo alto, ma anche grosso, spesso, occupa più spazio di quanto immagineresti per un essere umano. Questo in Serie A è indubbiamente un valore (solo tre gol tra i professionisti però).
- FARIS MOUMBAGNA (C, Pc) - CREMONESE
Anche la Cremonese sta dando segnali strani per l’attacco: ha comprato Sanabria, ha visto Bonazzoli fare il gol dell’anno ed è andata dritta su Moumbagna e ora sogna Jamie Vardy. Moumbagna è, tanto per cambiare, un centravanti dal petto gigante e i bicipiti gonfi. È scuola Bodo come Boniface e anche lui aveva fatto intravedere belle cose in Europa. L’aveva puntato il Marsiglia, ma poi, praticamente, non lo ha fatto giocare per due anni, anche a causa di un infortunio al crociato (come Boniface). Col Bodo aveva mostrato una certa scaltrezza in area di rigore, oltre al fisico possente. La domanda è: come sta? Purtroppo non possiamo rispondere qui.
-JAMIE VARDY (C, PC) - CREMONESE
Onestamente qui non ci sentiamo di dirvi nulla: tutto è alla luce del sole. Jamie Vardy è un nuovo giocatore della Cremonese, è incredibile anche solo a scriverlo, pensa quando lo vedremo in campo. Se volete svenarvi per lui, svenatevi: il risultato sarà relativo. Per la fredda cronaca: la scorsa stagione 2,823 minuti (secondo più impiegato nella rosa del Leicester), 9 gol e 4 assist in Premier League.
LO ZEITGEIST DEL FANTACALCIO 2025/26
Di Nicola Santolini
Nella preparazione dell’asta - sempre che vi prepariate, ma se state leggendo questa guida è probabile di sì - è giusto che ognuno segua i propri criteri, quali siano: lo studio dei giocatori, le statistiche, la magia nera o semplicemente l’intuito. Nella mia esperienza è però fondamentale anche dedicare tempo a valutare quali strategie usare all’asta. Dico “quali” perché non è sufficiente avere un solo piano per un momento caotico e imprevedibile come l’asta, in cui la flessibilità è fondamentale.
Al netto dei regolamenti specifici di ogni lega, che possono influenzare le scelte strategiche - ad esempio il modificatore difensivo o le chiamate random - ci sono alcuni ragionamenti generali che si possono fare basandosi sul contesto del Fantacalcio, quello che chiameremmo metagame o zeitgeist, a seconda che preferiate i videogiochi o la filosofia.
E qual è questo meta? Come abbiamo visto, i numeri evidenziano un quadro abbastanza stabile in Serie A negli ultimi anni: un numero di gol medio-basso, pochi attaccanti prolifici e diverse incursioni di centrocampisti tra le fantamedie più alte del campionato.
Dato questo contesto, una strategia diffusa nelle scorse stagioni è stata quella di provare ad aggiudicarsi uno o più centrocampisti da ipotetica doppia cifra, i cosiddetti “bug” del listone, cercando poi di costruire un attacco equilibrato sfruttando le occasioni disponibili.
Un piano che si è rivelato redditizio: pagare cifre attorno al 10-12% per uno - o anche più - centrocampisti ad alto rendimento è stato sicuramente un investimento con un miglior rapporto spesa-risultato rispetto a spendere il 25-30% del budget per un attaccante di prima fascia che poi non ha raggiunto nemmeno i venti gol.
I numeri sono abbastanza netti in questo senso: nello scorso campionato, tra chi è andato a voto almeno nel 75% delle partite, ci sono stati cinque centrocampisti tra i primi dodici giocatori per fantamedia - Orsolini, McTominay, Pulisic, Ndoye e Reijnders - e nel precedente quattro su dieci, Calhanoglu, Gudmundsson, Koopmeiners e Pulisic.
Insomma, se questo tipo di approccio negli ultimi anni si è rivelato efficace e il contesto sembra tutto sommato stabile, allora è ancora il migliore possibile? Probabilmente sì, con un paio di “ma”.
Il primo è quello dell’andamento specifico delle singole aste: le cifre attorno al 10-12% del budget per aggiudicarsi questi giocatori potevano essere realistiche lo scorso anno, ma ormai l’hype train è partito e se sarà necessario spingersi oltre il 15% - come ho intravisto in alcune aste - e in generale i prezzi a centrocampo fossero particolarmente inflazionati, è chiaro che l’appetibilità di questa strategia si ridurrebbe sensibilmente. In soldoni: se tutti - o tanti - vogliono mettere in pratica lo stesso piano cercando di buggare il centrocampo, questo diventa molto difficile e poco conveniente da realizzare.
Il secondo dubbio riguarda invece il contesto della Serie A: conosciamo i numeri degli ultimi anni, ma non è detto che il futuro che ci aspetta non possa essere diverso. Non mi riferisco tanto ai centrocampisti, perché mi sembra comunque probabile che i vari Orsolini, McTominay e Pulisic continuino ad aggirarsi attorno alla doppia cifra di gol - e magari non solo loro - ma in un certo senso il peso che avrà il loro rendimento dipende anche da quello degli attaccanti.
Se si dovesse ripetere uno scenario simile a quello dello scorso anno, con appena una manciata di attaccanti oltre le quindici reti, la rilevanza dei migliori centrocampisti rimarrebbe altissima, ma le cose cambierebbero se tornassero a esserci più attaccanti da oltre venti gol, o se aumentassero quelli da doppia cifra o da doppie-doppie di gol e assist.
In questo caso, in assenza della sfera di cristallo, ognuno deve farsi la sua idea e darsi le proprie risposte. Potrebbe andarvi bene, oppure molto male, come lo scorso anno se avete deciso di investire oltre il 30% del budget su Lautaro o Vlahovic, che poi hanno segnato poco: era molto improbabile, ma può succedere.
In ogni caso, sia che la situazione a centrocampo si faccia difficile, sia che crediate fermamente in una ripresa del rendimento degli attaccanti, l’idea - o il piano B - potrebbe essere quella di razionalizzare la spesa a centrocampo in modo più o meno estremo, tenendo conto anche di cosa volete fare in porta e difesa, e cercare di arrivare col maggior budget possibile agli attaccanti. Forse la strategia più vecchia del mondo al Fantacalcio, ma che potrebbe diventare interessante se buona parte degli avversari andasse in un’altra direzione. In attacco poi, si può decidere di gestire i crediti in modi diversi, spingendo su un top del ruolo a cui affiancare i migliori nomi possibili, oppure investire sulla diversificazione cercando di costruire un tridente più equilibrato con attaccanti di livello un po’ più basso, provando a includere non solo centravanti di squadre medio-piccole - da tenere d’occhio – ma anche giocatori in grado di portare un rendimento solido grazie ad assist e buoni voti.
In questo senso, se preparate le fasce o slot, attenzione alle percentuali di budget: è inutile forzare dieci nomi in un’ipotetica prima fascia, con un range di prezzo simile, se non credete che ci siano altrettanti giocatori in quel ruolo che avranno un rendimento paragonabile. Se in difesa pensate che nessuno si avvicinerà alla fantamedia finale di Dumfries, è corretto prevedere per lui una spesa diversa dagli altri migliori difensori secondo le vostre attese, e lo stesso vale per Orsolini e McTominay, se credete che saranno per distacco i migliori centrocampisti del Fantacalcio. Se al contrario siete convinti che si formeranno gruppi effettivamente omogenei di giocatori dal rendimento simile, magari perché un buon numero di attaccanti si attesterà nel range tra quindici e venti gol, allora ha senso applicare la logica degli slot in modo più tradizionale.
Insomma, non esistono formule magiche o strategie universalmente vincenti,
e come diciamo spesso la chiave del successo al Fantacalcio è avere grandi capacità di previsione del futuro, o semplicemente indovinare quel che succederà. Avere la giusta intuizione però non basta: serve anche utilizzarla per costruire una propria strategia, o magari anche due.
RIGORISTI?
Non sappiamo più cosa aspettarci dal Var, e la stagione dei 600 rigori a partita sembra finita, ma avere un rigorista in squadra è comunque meglio che non averlo: segnare è diventato sempre più difficile e un rigore è un 75% di possibilità di un +3, ma anche un 25% di un -3. Di seguito trovate un po’ di dati sui rigoristi, storici o visti nelle ultime amichevoli per squadre in cui il ruolo è incerto.
- BOLOGNA
Prima di infortunarsi contro la Vis Pesaro a presentarsi sul dischetto è stato Bernardeschi. Sarà lui il rigorista? In carriera fin qui 18 rigori segnati e 5 sbagliati (78.26% di riuscita). La lotta con Ciro Immobile però è impari: 86 rigori segnati e 19 sbagliati (81.90%). Tuttavia, nessuno dei due è un titolare fisso. La certezza è Orsolini: 19 rigori segnati e 2 sbagliati (90.47%).
- COMO
In queste amichevoli è toccato tirarli a Nico Paz e Douvikas (11 su 12 in carriera). L’investimento emotivo fatto per Nico Paz dice che sarà lui a tirarli, ma il suo score finora è di 2 sbagliati e 1 segnato. Quindi occhio a Morata: potrebbe finire a essere lui la prima opzione in caso di rigori. Una statistica curiosa: l’anno scorso il Como ha avuto solo due rigori a favore e li ha sbagliati entrambi.
- GENOA
Contro il Giappone (lol) ha tirato Malinovskyi, prima era toccato a Vitinha. Le gerarchie offensive del Genoa sono particolarmente vaghe. L’anno scorso un rigore a testa per Pinamonti e Messias: tutti e due sbagliati.
- LAZIO
Contro l’Avellino è toccato a Guendouzi. Sarà lui il rigorista? In carriera solo due rigori tirati, difficile. L’anno scorso i rigori sono stati divisi quasi perfettamente tra Zaccagni (2 su 2), Pedro (2 su 2) e Castellanos (2 su 3). Pedro tirerà quando è in campo, per il resto l’opzione più safe è Zaccagni (7 segnati e 1 sbagliato, 87.5%).
- JUVENTUS
Il rigorista in pectore sarebbe Vlahovic (28 segnati, 4 sbagliati, 87.5%), ma vederlo in campo da titolare è un’utopia. In questi mesi alla Juventus il suo posto l’aveva preso Locatelli (6 su 6, 100%), ma difficilmente sarà lui il prescelto. Toccherà probabilmente a David, il cui score non è male: 31 segnati e 7 sbagliati (81.57%), ma che ha sbagliato due degli ultimi 4. L’alternativa è Koopmeiners, con uno spropositato 36 su 43 (83.72%), ma voi vi fidereste ora come ora?
- PARMA
L’anno scorso al Parma a un certo punto si è presentato sul dischetto Valeri. Era anche un rigore importante e lo ha segnato. Questo per dire che una gerarchia non esisteva e non c’erano rigoristi. Se è in campo il rigorista sarà quasi sicuramente Hernani: in carriera non ne ha sbagliato uno. Ma quanto giocherà il brasiliano? Quando non c'è lui, la sensazione è che si punterà su Pellegrino.
- UDINESE
Partito Lucca, partito Thauvin, non assisteremo più a quei siparietti per chi tira un rigore. Per l’Udinese potrebbe essere necessario aspettare fino all’ultimo per capire chi saranno i giocatori offensivi. Contro l'Inter ha calciato Davis: dovrebbe essere stato il suo primo rigore tra i professionisti (ha segnato).
POWER RANKING DEGLI ESTERNI A TUTTA FASCIA LISTATI DIFENSORI
Il difensore a tutta fascia è una specificità del calcio italiano, e quindi del Fantacalcio italiano. Se altrove, immagino, si cercano disperatamente i centrocampisti da 15 gol e 10 assist, qui da noi bramiamo i difensori da 6 gol e 4 assist. Si può vincere il Fanta coi difensori? È una buona domanda: certo male non fa. Ecco comunque una classifica di questi esseri mitologici, metà D, metà E (se fate il mantra, dovreste prenderne due per averne un super valore aggiunto, ma vi costerà caro).
- DENZEL DUMFRIES
Con 7.29 di Fantamedia, lo scorso anno Dumfries è stato il 13° giocatore per punti portati ai Fantallenatori, tra quelli che hanno giocato almeno 18 partite. La stessa identica media di Lautaro Martinez, grazie a 7 gol e 2 assist e prestazioni sempre di alto livello. Con il cambio in panchina, inevitabilmente, qualcosa potrebbe cambiare: Inzaghi lo teneva davvero alto sul campo. I numeri della scorsa stagione sono obiettivamente difficili da mantenere. Dumfries però è una garanzia oltre l’aspetto tattico: abilissimo nel gioco aereo, con un istinto per il gol che va oltre la sua tecnica non eccezionale. In estate poteva partire, ma è rimasto: la sua carica a molla sembra una garanzia.
- GOSENS
Thomas Muller lo ha ribattezzato “Golsens” e alcune cose non invecchiano mai. Tornato in Serie A, Gosens è tornato a segnare. Palladino col passare dei mesi gli ha dato sempre più responsabilità offensive e anche Pioli, nonostante l’anno in più, non sembra non poter fare a meno dei suoi tagli sul secondo palo. Ora ha affinato anche i colpi di testa da calcio d’angolo. L'Atalanta ha provato a ricomprarlo e questo sembra il più grande attestato di fiducia possibile.
- FEDERICO DIMARCO
Alla fine della scorsa stagione è sembrato un po’ alla frutta, e questo potrebbe essere un bene per voi, visto che magari l’asta per lui non sarà sanguinosa. Rimane comunque un calciatore dal sinistro telecomandato, che batte gli angoli e le punizioni (7 assist lo scorso anno). Occhio però se arriva Lookman.
- WESLEY
Fortemente voluto da Gasperini, in queste prime amichevoli non è sembrato proprio il tipico terzino brasiliano, ma poi alla prima giornata la sua intraprendenza ha pagato subito. La partita col Bologna potrebbe aver alzato il suo valore fantacalcistico, ma è un rischio che ci sta di correre.
-KOSTAS TSIMIKAS
Tsimikas non segna un gol dal 2018. Sono sette anni. È vero, non ha giocato tantissimo nel Liverpool ma qualcosa vorrà pur dire. Come si comporterà da esterno di Gasperini, una persona che per definizione qualche gol lo fa. Al greco non sembra mancare nulla - fisico, talento, integrità - per far bene. Abbastanza bene per fare il posto ad Angelino? La sensazione è che possa accadere (pur ipotizzando un balottaggio). Difficilmente lo vedreta all'opera prima dell'asta, quindi potrebbe essere una mossa da costi bassi e buoni risultati (ma anche, dobbiamo dirvelo, pessimi: tipo che Gasp lo tratta tipo Bakker).
- NUNO TAVARES
Listato anche Ds al mantra, Nuno Tavares abbandona il ruolo di esterno a tutta fascia per entrare in quello di terzino di Sarri. Peggio? Per il Fanta forse sì, ma Nuno è davvero forte e nel gioco di Sarri i terzini hanno una grande importanza creativa. L’unico problema è l’integrità fisica, che è davvero un terno al lotto.
- BELLANOVA
L’Atalanta ha cambiato allenatore ma non sistema di gioco. Cosa pensare? L’anno scorso Bellanova diceva di dovere il 60% di quanto fatto a Juric e ora i due si ritrovano. Nell’anno insieme a Torino (2023/24) per lui 1 gol, 7 assist e una fantamedia di 6.40.
- ANDREA CAMBIASO
Cambiaso ha avuto una brutta seconda parte di stagione, tra la trattativa col City e un infortunio. Nel gioco di Tudor il suo talento nell’entrare dentro al campo e finire a essere quasi un trequartista si perderà un po’, ma rimane un giocatore che sa fare gol e assist. Qui potete anche giocarvi la chiamata coraggiosa e puntare su Joao Mario che ha fatto bene in precampionato.
- ANGELINO
L'arrivo di Tsimikas complica non poco il futuro di Angelino, almeno al vostro Fantacalcio. L'esterno spagnolo ha i colpi per essere un grande esterno da Fantacalcio (un sinistro perfetto per assist e qualche gol), ma Gasperini sembra avere qualche dubbio sul suo impatto fisico sulla fascia.
- NADIR ZORTEA
Il passaggio al Bologna lo riporta in una difesa a 4, dove non potrà spingersi in avanti come fatto l'anno scorso al Cagliari. Questo gli farà perdere molta della sua credibilità al Fantacalcio, anche perché non sarà neanche sicuro di un posto da titolare, e sicuro ci sarà alternanza in una squadra che fa l'Europa League e con Italiano che punta molto sul turn-over. Zortea però è uno che la porta la vede e i terzini del Bologna spingono molto, quindi non lo scartate a priori (ma non svenatevi).
I GIOCATORI DA PRENDERE DALLA SERIE B
Se state leggendo questo articolo, di sicuro non siete qua per sentirvi dire che dovreste puntare su Berardi o su Pio Esposito. Detto che comunque dovreste farlo, ecco per voi altri nomi, che potrebbero risultare più nascosti.
-JARI VANDEPUTTE
Jari Vandeputte va in doppia cifra di assist da quattro stagioni consecutive e in una di queste ha anche superato i 10 gol. Certo, le ha trascorse tra Serie C e Serie B, ma le sue qualità balistiche sembrano perfettamente traslabili alla Serie A.
-SAMUELE ANGORI
Il Lykogiannis italiano, e capite bene che questo è un complimento se parliamo di Fantacalcio. Terzino o quinto di sinistra, Angori ha un sinistro al bacio, col il quale calcia anche angoli e punizioni. Lo scorso anno ha registrato 2 gol e 2 assist, ma avrebbero potuto essere molti di più: gli assist attesi erano addirittura 5,4, gli xG 2,8. Numeri molto interessanti per un giocatore che sarà listato difensore.
-RACHID KOUDA
Rachid Kouda prosegue la sua scalata tra le categorie del calcio italiano. Arrivato al Parma dallo Spezia, dopo aver impressionato in Serie D con la Folgore Caratese e in Serie C col Picerno, il centrocampista canturino potrebbe essere una gradita sorpresa anche in Serie A. Il Parma è forse la più grande incognita del campionato, ma Carlos Cuesta potrebbe apprezzare l’intelligenza e la versatilità di questa mezzala, dotata di buon piede, ampia falcata e senso degli spazi. Non ha segnato molto in carriera, però chissà…
-CHRISTIAN THORSTVEDT
Centrocampista incursore, in Serie B era semplicemente fuori categoria: con il suo tempismo e la sua stazza non c’era chi lo potesse limitare nell’ultimo terzo di campo. Non è un caso che lo volesse il Bologna di Italiano, innamorato di questo tipo di centrocampista scandinavo, che di solito dà soddisfazioni anche al Fantacalcio. Già nel 2023/24 aveva segnato 6 gol in Serie A, buon bottino. Stavolta torna nella massima serie ancor più maturo e consapevole. Lo scorso anno ha ricavato 6 gol (rigori esclusi) da 4,3 npxG e 4 assist da 2,5 assist attesi.
-GENNARO BORRELLI
Più forte nel calcio vero che al Fantacalcio, visto che non ha mai raggiunto i 10 gol in carriera. Però è una punta di un metro e novantacinque, dominante nei duelli e nemmeno così male con i piedi. Borrelli è migliorato stagione dopo stagione. A pochi crediti può essere una buona scommessa, difficilmente una punta con queste caratteristiche non troverà spazio in Serie A. E poi quando mai potrete più dire di aver comprato un centravanti molisano?
DIFENSORI CENTRALI CHE POTREBBERO SEGNARE
Uno non sceglie i difensori centrali per avere dei +3, ma che goduria è quando accade? (a meno che non segnano contro la tua squadra, ma quella è un’altra storia). Ci sono dei difensori centrali che hanno la fama di far gol, perché forti di testa quando salgono in area avversaria, o perché partecipano molto al gioco offensivo, e poi ci sono i numeri. Non tanto i gol segnati, quanto quelli potenziali. Gli xG. Soprattutto se fate il mantra e quindi non potete farvi una difesa di terzini, è interessante allora andare a vedere chi ha avuto i numeri più alti nella scorsa stagione, e quanto ha segnato (dati Hudl Stasbomb).
- ALESSIO ROMAGNOLI - 2.68 xG, 2 gol
Romagnoli sarebbe una bella chiamata: solido, non troppo costoso, pericoloso nell’area avversaria. Con Sarri dovrebbe avere un posto fisso, ma la difesa della Lazio sembra un po’ scricchiolare. La squalifica gli sta facendo saltare le prime due partite e questo potrebbe avvantaggiarvi nel prenderlo a due spicci.
- AMIR RRAHMANI - 2.59 XG, 1 GOL
Così sottovalutato che ormai ha fatto il giro ed è diventato giustamente valutato. Rischia il posto con Beukema, o almeno un ballottaggio, dopo aver giocato tutte le partite lo scorso anno. Contro il Sassuolo ha già sfiorato il gol .
- BERAT DJIMSITI - 2.55 XG, 1 GOL
Soldato del gasperinismo, come si troverà con Juric? Il suo posto sembra traballare ogni anno, eppure eccolo lì: titolare alla prima.
- FEDERICO GATTI - 2.38 XG, 1 GOL
Gatti in attacco è un agente del caos, in senso positivo e negativo. Quest’anno però sembra partire dietro nelle gerarchie di Tudor.
- YANN BISSECK - 2.03 XG, 3 GOL
Con Bisseck siamo davanti al primo caso di questa lista che ha overperformato. Da una parte è evidente il talento nel gioco aereo del difensore dell’Inter, dall’altra però potrebbe non replicare i 3 gol della scorsa stagione.
- YERRY MINA 2.00 XG, 1 GOL
Mina ha sfiorato il ruolo da rigorista del Cagliari, ma alla fine sarà Esposito. Forse meglio così, visto il rigore tirato alle stelle in Coppa Italia. Sembra di quei centrali che fanno gol ogni volta che salgono su calcio d’angolo, ma i suoi numeri dicono il contrario.
- JOHAN VÁSQUEZ 2.00 xG, 3 GOL
Il difensore del Genoa ha una particolare caratteristica: tra tutti i centrali è quello che ha tirato di più nella scorsa stagione. 36 tiri contro i 29 di Rrhamani. C’entra il fatto che sono tra quelli con più minuti in campo, ma non solo (per 90’ è superato solo da Bisseck, che però ha giocato la metà dei minuti).
- GIANLUCA MANCINI 1.89 XG, 2 GOL
L’avvertimento è di prendere questi numeri con le molle, ma Mancini in un sistema molto più offensivo di quello dell’anno scorso potrebbe ripetersi o addirittura fare meglio.
- KONI DE WINTER 1.73 XG, 3 GOL
La sensazione è che nel giro di qualche settimana De Winter diventerà titolare della difesa del Milan, ma anche che farà difficoltà a replicare i 3 gol della passata stagione da meno di 2 xG.
NON FATE IL FANTACALCIO SE (8 CASI)
1.Se le persone con cui lo fate vogliono mettere troppi soldi.
Conoscevo un gruppo di gente che faceva il Fantacalcio usando soldi veri durante l’asta. Immaginate alzare l’asta per Krstovic a venti euro. Venti euro veri per comprarvi il fumettino di Krstovic su Fantagazzetta. Mi vengono i brividi solo a pensarci. Anche senza arrivare a un caso così estremo, i soldi rendono il Fantacalcio pericoloso. Scusate il moralismo.
2. Se siete inclini alla ludopatia.
Mi dispiace essere serio in questo spazio dedicato al nostro tempo libero, però ecco: il Fantacalcio è l’anticamera della ludopatia. Non è ancora qualcosa di seriamente preoccupante, però è una porta d’accesso a un certo modo di guardare lo sport abbinato alle sue conseguenze economiche in senso lato.
3. Se non potete partecipare all’asta e mandate un delegato
Mi chiedo che cosa vi spinge a fare il Fantacalcio, se non potete partecipare all’asta. Mettersi tutti d’accordo per vedersi nello stesso posto è complicato nella vita adulta, me ne rendo conto, ma a quel punto forse vale la pena rinunciare. Asta online ok, ma siamo al limite.
4. Se mollate a un certo punto
La formazione si fa. Sempre. Dall’inizio alla fine: rispettate quelli che vi stanno attorno.
5. Se dovete rosicare e fare il caos sui regolamenti
Una certa dose di litigi sui regolamenti è fisiologica, anzi: direi che è auspicabile. Quando si esagera però si getta la lega nel caos primordiale e diventa faticoso. Soprattutto per il presidente di lega, che magari potrebbe essere anche un vostro amico.
6. Se vi piace litigare e ai vostri amici no
Al Fantacalcio si litiga. Non tantissimo, non quanto si può litigare in una partita di calcio o una di tennis, ma si litiga. Se i vostri amici sono un po’ suscettibili, e non sono amanti del litigio quanto lo siete voi, forse vi conviene evitare.
7. Se siete troppo rigidi
Il Fantacalcio è un esperimento sociale di convivenza civile. Bisogna trovare un modo per competere tutti insieme in un campionato condividendo delle regole che ci siamo dati. Delle regole che bisogna approvare tutti assieme. Ci può stare che qualcuno ogni tanto non sia d’accordo con voi. Fa parte del processo, bisogna trovare una soluzione insieme senza rigidità. Mettete tutto ai voti con Google: è l’unica maniera per uscirne vivi.
8. Se siete tra quelli che si fanno compromettere l’esperienza del seguire il calcio
Tipo che andate completamente in corto circuito se il vostro centravanti segna contro la vostra squadra, e il vostro sistema morale va in default. A quel punto, se non disponete della giusta leggerezza, forse non ne vale la pena.
GIOCATORI DA PRENDERE A 1
Giocatori da prendere a 1. Tutto chiaro, no? Non 2, non 3: uno. Sorvolo i portieri per ovvi motivi, per il resto ecco qualche consiglio.

Una volta avevamo tutta un sistema per giudicare le chiamate a uno, che qui vi proponiamo in uno sistema cartesiano dove gli assi sono la sicurezza che possa giocare qualche partita, e l'affabulazione, cioè quanto sia da favola la sua chiamata.
- DIFENSORI
Romano Floriani - Cremonese
Diciamolo subito: non c’è spazio per la politica nel Fantacalcio, forse l'unico posto al mondo dove vale questa cosa. Romano Floriani viene da una bella stagione in B con la Juve Stabia, e ha il fisico e la faccia per diventare un classico esterno a tutta fascia nel calcio italiano o uno di quei terzini in eterno movimento. Al suo esordio ha già fatto vedere quello che sa fare. Nelle gerarchie di Nicola parte dietro Zerbin, ma col passare della stagione la sua solidità potrebbe diventare un valore. Se fate un Fantacalcio di persone molto di destra, vi costerà più di uno.
Mario Hermoso - Roma
Gasperini ha gradito molto l’atteggiamento di Hermoso e ora può restare, è uno dei titoli che parlano del difensore della Roma, che sembrava solo di passaggio a Trigoria dopo una stagione da incubo. Succede spesso quando arriva un nuovo allenatore: un giocatore x esce dal dimenticatoio per sembrare al centro del progetto. Di solito, però, non dura mai. Con Gasperini però mai dire mai: solo lui può sapere chi è un giocatore gasperiniano. Soprattutto se fate l’asta prima della chiusura del mercato e delle prime giornate, giocarsi un credito per un difensore di Gasperini, titolare o comunque nelle rotazioni, può svoltarvi la stagione.
Adam Obert - Cagliari
Avevo consigliato Obert a 1 addirittura due stagioni fa, ma era troppo presto. Quest’anno, però, nel Cagliari di Pisacane potrebbe avere un ruolo importante. Non è un difensore da bonus, ma - almeno a me sembra - è un difensore forte, che per un credito buttalo via.
Simone Canestrelli - Pisa
La scorsa stagione Canestrelli è stato il giocatore di movimento più impiegato del Pisa, e da difensore centrale ha segnato 2 gol e servito 3 assist. Ovviamente la Serie A per questo tipo di calciatori è un altro mondo, e il suo nome è in tutte le liste dei giocatori da prendere a 1 che leggeranno i vostri rivali (e quindi forse non lo prenderete a uno). Concettualmente però è quel tipo di scommessa lì: ogni anno ce n’è una dalla B, un difensore centrale italiano di 24-25 anni che arriva dalla gavetta e che promette grandi bonus. Quest’anno è Simone Canestrelli. Per onestà intellettuale dobbiamo dirvi che spesso finisce male.
- CENTROCAMPISTI
Reda Belahyane - Lazio
Vi ricordate quando Belahyane era uno dei centrocampisti con più hype della Serie A? Dopo il passaggio alla Lazio è sparito dai radar: nel gioco di Baroni la sua unicità non funzionava davvero bene. Ora però è tornato Sarri, e la Lazio ha il mercato bloccato. Belahyane sembra il prototipo del mediano che piace all’allenatore: capace di difendere un pallone anche in mezzo alla battaglia di Poitiers. Certo, è un po’ acerbo e ha un profilo simile a Marcos Antonio che con Sarri alla Lazio aveva fallito (toccano troppe volte il pallone?). Nelle gerarchie parte ovviamente dietro a Rovella (che però con Sarri non era andato benissimo) e Guendonzi, ma potrebbe trovare spazio con il passare della stagione. Inoltre è chiamata da veri intenditori.
Þórir Jóhann Helgason - Lecce
Non farò finta di aver visto ogni minuto del Lecce la scorsa stagione, ma ogni volta che l’ho fatto, e c’era Helgason in campo, mi è sembrato fortissimo. Quando è arrivato, ormai 3 anni fa, sembrava una classica corvinata: un giovane islandese preso dal’Hafnarfjörðar. Helgason ci ha messo tre anni per prendere le misure alla Serie A, ma oggi sembra pronto. Con Giampaolo, in una squadra che faticava a creare occasioni, il suo destro era un’ottima arma tra cross e calci piazzati, tanto che in poco più di 1000 minuti giocati ha sfornato 4 assist. Con Di Francesco potrebbe addirittura trovare più spazio, e chissà che non esca fuori una grande stagione.
- ATTACCANTI
Jayden Addai - Como
Il Como è ovviamente una bella fucina di chiamate più o meno coraggiose. Certo, mi sembra che con la scorsa stagione e con questo mercato abbia un po’ scavallato la fase hipster per entrare in quella dell’hype, se vogliamo usare parole a caso che iniziano con l’h. Quindi non la squadra migliore dove pescare scommesse a 1. Jayden Addai, però, potrebbe esserlo: è un 2005, che nelle gerarchie dell’attacco del Como parte dietro a diversi altri nomi, ma che in queste prime amichevoli ha fatto vedere già un sacco di belle cose.
Giovane - Verona
Giovane Santana do Nascimento ha il nome da centravanti brasiliano, la faccia da centravanti brasiliano, il fisico da centravanti brasiliano. Non ha però i numeri del centravanti brasiliano: 3 gol in 47 partite col Corinthians (quasi sempre brevissime apparizioni).
Questo, in teoria, dovrebbe essere un ottimo motivo per NON comprare Giovane, ma pensateci: deve esserci qualcosa che noi non sappiamo che invece sa Tony D’Amico, che questo lavoro lo fa meglio di noi. Dei gol segreti di Giovane, un talento nascosto, qualcosa. Il Verona nel suo calciomercato random ogni tanto tira fuori qualche centravanti da doppia cifra o simili. E se fosse la volta di Giovane?
Manuel De Luca - Cremonese
Venerdì ha segnato il suo primo e decisivo gol in Serie A, sabato gli è arrivato davanti Jamie Vardy. Difficile la vita di De Luca, che forse sperava di potersi togliere di dosso l'etichetta da attaccante di Serie B in questa stagione. Ci riuscirà? Scomettete su di lui soprattutto se scomettete contro Jamie Vardy.
LE CHIAMATE ESOTERICHE
Chiamate da capiscer, quelle che fanno sbroccare i vostri compagni d’asta più basati, quello che già qualche anno fa inveiva: “e mo chi cazzo è Schiappacasse?!”. Voi lo sapete, perché leggete Ultimo Uomo. Iniziamo col livello più basso, quello “amatore”, per poi salire. Nota bene: queste chiamate non si fanno per vincere, si fanno per lo stile e per l’aura. Più o meno nessuno di loro giocherà, ma qui vi mettiamo comunque un grafico per farvi meglio un'idea.
- LIVELLO AMATORE
Lorenzo Venturino - Genoa 2008 - C, W
A Venturino sta proprio bene il suo cognome. Leggendolo te lo immagini perfettamente come è poi realmente: un attaccante peperino molto piccolo e pieno di dribbling. È del 2008 ed è uno dei giovani lanciati da Vieira al Genoa nella seconda parte della scorsa stagione. Nel Garbage Time delle ultime ore di Serie A è riuscito a segnare una doppietta al Bologna. Dribblomane italiano di nemmeno 18 anni? Sì: datemelo tutto.
Vieira ha detto “Mi piace veramente molto come calciatore”.
Oliver Provstgaard - Lazio - D
Arrivato alla Lazio a gennaio, non ha giocato praticamente mai. Per questo nelle ultime settimane viene descritto un po’ come “un nuovo acquisto”, visto che la Lazio non può comprare nessuno di fatto. Provstgaard è un centrale con una sua eleganza tecnica, mancino che gioca centrale di sinistra. Sarri è un conservatore e usa poco i giovani, ma in questo pre-campionato lo sta utilizzando parecchio. Nelle ultime amichevoli è stato addirittura titolare. Considerando la stagione in calo di Alessio Romagnoli lo scorso anno Provstgaard ha forse persino qualche chance. Uno dei nomi più sensati di questa lista puramente stilistica.
Alieu Njie - 2005, Torino - A
Njie ha 16 presenze e 1 gol al Torino. È un attaccante esterno che gioca a sinistra ed è piuttosto rapido nell’uno contro uno. In primavera era piuttosto imprendibile, in prima squadra lo abbiamo visto poco. Si è fatto male presto, con un infortunio al ginocchio che speriamo non gli abbia fatto perdere lo spunto.
Dice di ispirarsi a Rafael Leao. Cosa c’è di meglio di comprare al Fantacalcio la versione scrausa di un attaccante che non segna mai?
Tarik Muharemovic - 2003, Sassuolo - D
Una colonna della Juventus Next Gen per due stagioni, Muharemovic piace molto a Fabio Grosso e lo scorso anno ha messo insieme 30 presenze nella squadra promossa in A. Dice di ispirarsi a Spahic, e insomma, mi sembra una buona idea mettersi in squadra un difensore che dice di ispirarsi a Spahic. È un difensore alto, mancino, forte di testa, temibile anche nell’area avversaria. Il Sassuolo aveva un diritto di riscatto in caso di promozione in A, che ha deciso di esercitare per 3 milioni. Voi quanti fantamilioni siete disposti a spendere, per questo spigoloso centrale bosniaco?
Hamza Rafia - 1996, Lecce - C
Rafia era considerato un fenomeno da giovane, ma invece di perdersi del tutto si è assestato in un livello piuttosto medio del centrocampo del Lecce. Ogni tanto si inventa un dribbling di suola, un gol pazzesco da fuori, tirando fuori un talento tecnico sepolto dal tempo e dai chili di troppo. Grande chiamata alta moda.
Antoine Bernede - 1999, Verona - C
Box-to-box parigino che giocava in Svizzera comprato da Sean Sogliano all’Hellas? Datemelo subito.
-LIVELLO MEDIO
Nikola Moro - 1998, Bologna - C
Centrocampista croato dalla presenza flebile e un po’ triste, grande visione di gioco, maestro. Ormai abbiamo perso anche le ultime residue speranze che possa avere una stagione di esplosione, il che rende la sua chiamata puramente stilistica.
Mateusz Kowalski - 2005 - Parma - A
Il 5 settembre si è rotto il legamento crociato del ginocchio e la scorsa stagione l’ha passata a recuperare. Questo l’ha fatto uscire un po’ dai radar, mentre nel pre-campionato era guardato con un certo hype. Il suo nome è così esoterico che su YouTube si trovano più video di un suo omonimo che suona la chitarra classica. Kowalski nasce trequartista ma il suo fisico lo porta ad avanzare col tempo: è alto quasi due metri ed era sorprendentemente agile per la sua stazza. Da prendere se siete da anni alla ricerca del nuovo Ibrahimovic e siete consapevoli dell’impossibilità dell’impresa.
Yeferson Paz - 2002 - Sassuolo - D, TD
Se state in fissa col calcio sudamericano cosa c’è di meglio di un terzino destro colombiano dalle cosce grosse e il baricentro basso? Lo scorso anno Paz è tornato al Sassuolo dopo un prestito fiammeggiante al Perugia, dove aveva chiuso una stagione con 7 gol segnati. Nella scorsa stagione non ha giocato molto ma davanti aveva Toljan, che ora è stato ceduto al Levante. Nell’ultima amichevole contro l’Empoli ha giocato titolare.
Maissa Ndiaje - Cremonese, 2002 - D
Ndiaye è sbarcato a Lampedusa a bordo di un barcone. Arrivato a Napoli, ha iniziato a giocare all’Afro Napoli United, squadra con forti scopi sociali. Poteva giocare solo amichevoli. Poi è stato preso dalla Roma, che è riuscita a tesserarlo passando per svariate vicissitudini burocratiche. È un difensore forte fisicamente che lo scorso anno ha militato nella Turris in prestito. Probabilmente tornerà in prestito, però potrete chiamarlo, e raccontare tutta la sua storia durante l’asta. È anche per questo che facciamo il Fanta.
Tobias Slotsager - 2006, Hellas Verona - D
Arrivato a Verona a gennaio, non è riuscito a collezionare nemmeno una presenza. In Danimarca gli hanno chiesto come mai. Era uno dei prospetti considerati più interessanti in quel ruolo. Lui ha detto che la concorrenza era troppo, citando Coppola e Ghilardi: «Il club ha molta fiducia in me. Prima o poi capiterà la mia occasione» ha rassicurato. Dopo aver venduto sia Coppola che Ghilardi la sua occasione sta per arrivare? Dipenderà molto da chi arriverà all’Hellas, ma nel reparto difensivo è dove si rischiano più chiamate esoteriche.
Alexander Lind - 2002, Pisa - A
Ho chiesto a un mio amico com’era Lind, mi ha risposto “Immaginati una versione di Filippo Inzaghi con problemi motori”, poi si è corretto “Anzi, immaginati una versione di Filippo Inzaghi Neanderthal, che non ha ancora fatto l’evoluzione a Sapiens”. Ha poi condito questa dichiarazione d’amore con “È l’attaccante più scoordinato che io abbia mai visto”. Lo scorso anno ha segnato 8 gol. Mi sembra di avervi forniti abbastanza ragioni per acquistarlo.
Zakaria Aboukhlal - 2000, Torino - A
So che non è questo il momento di fare i seri, però Aboukhlal potrebbe essere un riempitivo interessante per i seguenti dati: in Ligue 1, nel 2024/25, da ala ha segnato 7 gol di cui 6 su azione. Quei 6 gol sono arrivati da 7,45 npxG secondo StatsBomb. Due stagioni fa, quando il Tolosa si era qualificato in Europa, i gol erano stati addirittura 10, tutti su azione. Anche in questo caso, comunque, aveva chiuso in underperformance, visto che aveva avuto a disposizione 10,98 npxG. Questi dati significano due cose: Aboukhlal, se non patisse il cambio di campionato, potrebbe essere un’ala che si avvicina stabilmente ai 10 gol; se raddrizzasse la mira i 10 gol potrebbe anche scollinarli. Poi, certo, come ogni anno c’è il rischio che la stagione del Toro prenda una piega mesta già a metà campionato e che quindi i suoi giocatori ne risentano.
Lennon Miller - 2006 - Udinese - C
Centrocampista scozzese appena maggiorenne che gioca come un centrocampista scozzese degli anni '80, tutto scivolate e contrasti? Beh...
Niculae Stanciu - 1993, Genoa - C
L’acquisto da fare se avete avuto la fortuna di guardare le partite del pomeriggio di Euro 2024 e se pensate che gli Europei siano migliori dei Mondiali (una verità di cui prima o poi dovremo parlare). Nel pieno rispetto della tradizione dell’est Europa, Stanciu è un numero 10 indolente, tarchiato, poco mobile ma con un destro al bacio, che nel migliore dei casi potrebbe regalarvi qualche gol dalla distanza e tanti calci piazzati, nel peggiore, comunque
-LIVELLO HARD
Dachi Lordkipanidze - 2005, Cremonese - C
Capitano della Cremonese Primavera, centrocampista, lo scorso anno un paio di gol. Bel piede, carisma. Non giocherà mai, probabilmente andrà in prestito prima della fine del calciomercato ma immaginate il momento in cui lo chiamerete.
David Pejicic - 2007 - Udinese - C
Già lo scorso anno avevamo parlato di Pejicic, che è a tutti gli effetti una nostra fissazione. È un centrocampista sloveno che ha bruciato tutte le tappe e giocato sempre sotto età. Mentre giocava in Primavera era seguito anche dall’Ajax. È una mezzala molto fisica, intensa, dinamica, abbastanza pulita tecnicamente. Ha carisma. Quando esulta mima un’arma, ma non un fucile da cecchino o un mitra, troppo convenzionali, piuttosto una specie di carabina. Non saprei dire. Uno di quei fucili in dotazione all’arretrato esercito austro-ungarico a fine ‘800. Quando Cioffi lo ha fatto esordire ha detto «Ha 16 anni e gioca come uno che ne ha 30», sembrava un complimento ma forse non lo era. Forse intendeva dire che Pejicic ormai è già anziano, superato. Con Runjiaic non ha mai giocato, comprarlo ormai è un atto di fede.
Ebenezer Akinsanmiro - 2004 - Pisa - C
Forse lo avete sentito nominare perché è stato vittima di un episodio di razzismo a Brescia a gennaio. «Vederlo soffrire ci ha fatto male» disse la Sampdoria in Lega, la squadra in cui Akinsanmiro ha giocato lo scorso anno, in prestito dall’Inter. Un’annata complicata, dove però lui ha messo in mostra il suo dinamismo e doti tecniche peculiari e interessanti. Nome francamente incredibile, è tra quelli che giocherà di più in questa lista.
Perr Schuurs - 1999 - Torino D
Schuurs si è fatto male due anni fa al ginocchio e non è mai più tornato. Si fece male a ottobre 2023 contro l’Inter. Un anno dopo ha dovuto fare una seconda operazione. Sembrava potesse tornare a disposizione a inizio stagione ma non è aria. Comprarlo è un puro atto d’amore.
Corrie Ndaba - 1999 - Lecce - D
Livello di “corvinata” quasi assoluto per questo terzino irlandese che lo scorso anno ha giocato nel Kilmarnock e che a 26 anni ha già cambiato un numero di squadre quasi non ricostruibile. Corvino spera che le sue doti atletiche lo aiutino a imporsi in Serie A. Giocava soprattutto a sinistra a piede invertito, correndo molto nella fascia centrale del campo. Non è detto che non possa giocare un po’ quest’anno, ma l’esoterismo di questa chiamata è soprattutto collegata al gusto di pronunciare il suo nome.
Riyad Idrissi - 2005 - Cagliari - D
Voi non lo conoscete e lui ha già un video su YouTube in cui è definito “Diamond”. Terzino sinistro mancino che pensa solo a spingere, ad attaccare, a fare gol. Ha Raiola come procuratore, è stato in diverse “under” dell’Italia e aveva brillato nella Primavera allenata da Pisacane - che, nel caso ve lo siate perso, è il nuovo allenatore del Cagliari. Lo scorso anno è stato a Modena, dove ha giocato parecchio, sia da terzino che da esterno più avanzato. Parte dietro a Obert nelle gerarchie (qui consigliato da prendere a 1) ma è uno dei migliori nomi che possiamo farvi qui.
Eman Kospo - 2007 - Fiorentina - D
È uno dei giovani che Pioli si è portato dietro in questa preparazione estiva della Fiorentina. È un difensore svizzero, fisicamente già del tutto formato, nome pazzesco, un passaggio nella Masia del Barcellona. Nella Fiorentina vanno segnalati anche l’altro difensore Kouadio e il centravanti Braschi. È arrivato in estate e ha subito detto: «Voglio entrare in prima squadra». Chiaro? Se ve lo steste chiedendo, sul Viola Park ha detto «Non ho mai visto niente del genere».
I BUG DEL LISTONE SONO DAVVERO BUG?
Ogni volta che esce il listone c’è qualche nome che non sta dove dovrebbe stare. Un attaccante a centrocampo, un difensore in attacco. In quella zona grigia voi pensate di poter prosperare, ma Lui (lui inteso come entità divina che compila il listone) non lo fregate. Le scelte sono oculate, algoritmiche. Andiamo allora a vedere se vi conviene davvero puntare o non puntare su questi presunti bug.
- RICCARDO ORSOLINI (C; W, A)
Orsolini è il 4° calciatore per quotazione secondo il listone di Fantacalcio.it. È listato C (oppure A e W per il mantra) ma non è un errore: con sempre meno attaccanti che segnano, per vincere il Fantacalcio un centrocampista che segna una decina di gol è come acqua fresca. Dopo la scorsa stagione, però lo sanno tutti: Orsolini non è un bug, è una scelta voluta per farvi scannare prima di arrivare agli attaccanti.
- ALBERT GUDMUNDSSON (C; T, A)
Qui c’è poco da dire. Immagino vorreste sapere da noi se comprarlo o non comprarlo. Sarà quello del Genoa o quello della Fiorentina? La risposta a questa domanda può valere un pezzo di Fantacalcio, perché costerà meno di Orsolini, ma potrebbe segnare anche di più. La domanda che dovete farvi è: quanto mi piace il rischio?
- TOMMASO BALDANZI (C; T, A)
Possibile bug per il Fantacalcio normale, in quanto centrocampista, non è il prototipo del trequartista di Gasperini. Al momento la concorrenza non è irresistibile, ma dal mercato arriverà qualcuno. Baldanzi non è solo troppo piccolo per Gasperini, ma è anche di quei calciatori che pensano troppo poco al gol per funzionare a questo gioco (e cioè il Fantacalcio).
- AHANOR (D; B, Ds, E)
C’è tanto interesse intorno ad Ahanor: un 17enne che ha mostrato di poter già giocare in Serie A. Qui però l’interesse è più sul suo ruolo. Poterlo schierare B al mantra sarebbe un lusso, visto che si prospetta per lui un posto da vice-Zappacosta. Ma è davvero così? Nell'amichevole contro il Lipsia è entrato come vice Kolasinac da terzo difensore a sinistra, e quello potrebbe essere il suo ruolo. È però entrato nell’azione del gol di Scamacca e in generale mi sembra abbia un’interpretazione ambiziosa del suo ruolo.
- SANTIAGO PIEROTTI (C; W O A)
Altro bug da Fantacalcio normale (nel mantra è più difficile avere dei bug, con più ruoli a disposizione), Santiago Pierotti è un'ala listata a centrocampo che segna meno di un centrocampista. La scorsa stagione 4 gol di cui 2 in una partita. Quella partita in cui vi può portare 6/7 punti di bonus esiste, ma siete sicuri di saperla individuare prima?
Il fatto che lo voglia Gasperini cambia un po' le carte in tavola.
- MATTÉO TRAMONI (C; W O T)
L’Orsolini dei poveri, dove in questo caso i poveri siete voi, fantacalcisticamente parlando. La scorsa stagione è stato il miglior marcatore del Pisa con 13 gol da 9.5 xG (più 3 assist). Ovviamente il salto di categoria è quasi un salto nel vuoto, ma poter schierare un'ala che segna da centrocampista o trequartista, se fate il mantra, è comunque un piccolo lusso.
- GUSTAV ISAKSEN (C; W,A)
Listato come Zaccagni, bramato da molti proprio per il suo essere ala-ala, c’è da dire che i suoi numeri offensivi non sono mai stati un granché. Un punto a suo favore, o a sfavore vedete voi: se il mercato della Lazio rimane bloccato, si gioca il posto con il 38enne Pedro.
IL SENSO DI FARE L'ASTA AD AGOSTO ( E IL LODO TERLIZZI)
di Sebastiano Leonida Bianco
Gli italiani si dividono in due categorie: chi fa l'asta del fantacalcio a mercato chiuso e chi la fa prima dell'inizio del campionato. La maggior parte dei fantallenatori fa parte della prima risma: oltre all’oggettiva semplificazione logistica (in questa penisola è più facile radunare un gruppo di persone a settembre, piuttosto che in pieno agosto), c’è una diffusa resistenza all’idea di costruire la propria squadra a mercato ancora aperto. Perché il momento zero del fantacalcio dovrebbe accadere mentre le rose delle squadre sono ancora provvisorie, pronte a essere scombussolate dagli ultimi turbolenti giorni di mercato?
Io e i miei amici, invece, facciamo sempre l'asta prima della giornata 1 della Serie A, a costo di fare i salti mortali per organizzarci. Per esempio, l'anno scorso, pur di rispettare questa regola, siamo arrivati a trovarci il 3 agosto, appena in tempo per l'uscita del listone. Una scelta così apparentemente controintuitiva può far pensare a una fissazione dogmatica, con contorni quasi religiosi. In realtà, dietro a tale posizione ci sono validi motivi razionali, che a loro volta affondano le proprie radici in un trauma.Mi piace chiamare questo lontano evento lodo Terlizzi, visto che per noi ha assunto dei risvolti regolamentari, quasi “giuridici”. Tutto nasce con un'asta fatta, appunto, a campionato già iniziato. Era la stagione 2005/06 e noi ci trovammo verso fine settembre. Erano già state disputate ben quattro giornate di Serie A, in cui il difensore del Palermo Terlizzi aveva segnato quattro gol consecutivi, issandosi in vetta alla classifica marcatori. Ovviamente nessuno si aspettava che continuasse con quella media (nemmeno lui), ma nel momento della chiamata puoi davvero lasciarti sfuggire un difensore così propenso alla rete? Quindi finimmo puntualmente per scannarci sul suo nome, rilancio dopo rilancio. Terlizzi segnò solo altri due gol in tutto il resto della stagione, senza ripagare minimamente la spesa.
Certo, eravamo liceali inesperti, poco lucidi e molto istintivi. Possiamo però prendere questa storia come un classico caso limite, utile a mettere in luce le problematiche relative a un principio: fare l'asta a mercato chiuso ti costringe a fare l'asta a campionato iniziato, cosa che inevitabilmente sfalsa la percezione del valore dei calciatori. E non di poco.
C'è un bias, infatti, che ci porta a sovrastimare l'importanza delle prestazioni che vediamo ad inizio stagione, quando queste sono statisticamente le meno indicative sul suo possibile svolgimento. Un campione di due o tre giornate, perdipiù giocate in estate, non è soltanto poco indicativo, ma potenzialmente anche fuorviante. Per fare un esempio più recente, pensiamo a quanto il percorso del campionato 2024/2025 di Dennis Man (e del Parma in generale) abbia contraddetto quel brillantissimo inizio. Nelle aste settembrine in tanti hanno puntato su di lui, pur conoscendo la sua carriera e la sua tendenza ad essere un’ala fumosa: resistere alla luminosità degli eventi recenti è difficile per chiunque.
Ma anche andando contro questa mia argomentazione, ammettendo quindi che le prime giornate diano indicazioni tutto sommato affidabili per orientarsi, quanto vale davvero la pena appoggiarsi a queste ultime? Vogliamo davvero andare a capitozzare uno degli aspetti più belli del fantacalcio, come scoprire il craque prima che questo si mostri a tutti e generi un'asta furiosa? Quanto può essere appagante prendere, per esempio, il devastante Piatek del 2018/19 a pochi spicci, intuendo il suo potenziale prima della sua esplosione? È un peccato ridurre l'asta a un mero calcolo di ottimizzazione delle risorse per l'acquisto di profili conosciuti e affidabili, togliendo spazio all’immaginazione e alla possibilità di intravedere in anticipo le linee su cui si svilupperanno le prestazioni dei calciatori.
Insomma, solo un'asta prima dell'inizio della stagione può svolgersi nella situazione cognitiva ideale perché il gioco sia davvero divertente.
Si discute da tempo della possibilità di anticipare la chiusura del calciomercato a metà agosto, prima dell’inizio dei campionati, una soluzione chiesta con insistenza dagli allenatori di mezza Europa. Se questo davvero succederà, forse finalmente le due fazioni fantacalcistiche potranno trovare un loro punto di incontro.
Nel frattempo, chi ha abbastanza lucidità (o coraggio) da saper rinunciare a questa coperta di Linus deve ovviare al problema, oggettivo, delle liste che inevitabilmente cambiano dopo l’asta di agosto. La soluzione è molto semplice: è sufficiente organizzare una breve asta di riparazione a settembre (in quei giorni in cui tutti gli altri italiani si ritrovano quella principale).
L'organizzazione di un'asta in più non può e non deve essere vista come un punto a sfavore. Il fantacalcio è uno degli ultimi collanti sociali in un paese oramai a brandelli. Di fronte a relazioni sempre più frammentate, avere il pretesto per ritrovarsi tra amici una volta in più dovrebbe essere visto come una cosa positiva.
COME DOMARE L'ASTA RANDOM
di Giorgio Di Maio
Base a 1, asta a chiamata, che sia complessiva o ruolo per ruolo queste sembrano le impostazioni preferite degli italiani quando si fa il Fantacalcio. Soprassedendo sulla base a 1, che merita un discorso a parte a livello strategico (e filosofico) rispetto alla quotazione base, è davvero l’asta a chiamata il modo migliore e più divertente per impostare l’asta del fantacalcio? Per chi vi scrive, no, ma mi sembra ormai un pensiero maggioritario.
-LE COSE BUONE DELL'ASTA A CHIAMATA
Innanzitutto partiamo dai bonus dell’asta a chiamata, il tempo dell’asta stessa. Rispetto all’asta a ordine casuale o alfabetico la chiamata sicuramente permette di evitare tantissimi tempi morti e accorciare di molto i tempi dell’asta, che invece con il casuale si allungano per la presenza di tanti giocatori, soprattutto tra difesa e centrocampo, riempitivi o banalmente inutili. L’asta a chiamata in più permette di poter preparare meglio l’asta ad un livello strategico già prima dell’asta stessa. Non che manchi, tra chiamate tattiche o chiamate impreviste da parte di altri, ma sicuramente la possibilità di poter pensare chi chiamare e quando riduce in gran parte l’imprevedibilità dell’asta stessa.
-LE COSE MENO BUONE
Parliamoci chiaro, nella gran parte delle leghe ad asta a chiamata, specialmente quelle in cui il livello fantacalcistico è basso, è un continuo chiamare di top, semi-top e rubare a vicenda, a base, i famigerati “colpetti” sotto i radar. Da qui arriviamo alla modalità più caotica, l’asta casuale.
-PIU TEMPO, MA PIU DIVERTIMENTO
L’asta casuale, specialmente anche a ruolo casuale, dura di più e l’aspetto strategico diventa ancora più importante. Nell’asta casuale “classica”, con ordine normale dei ruoli, diventa fondamentale il saper aspettare e colpire al momento giusto. La presenza di un top di ruolo nelle prime “uscite” getta già nel caos i fantallenatori e aggiunge una dinamica ulteriore di strategia, quanto riservarci per il top che uscirà più tardi? È meglio assicurarmelo subito o stare tranquillo? I momenti più divertenti e meno prevedibili arrivano proprio grazie a questo meccanismo, specialmente in attacco.
-UN ESEMPIO DI "MORTE DA ASTA RANDOM"
Momenti del genere possono tranquillamente rovinare le squadre e consegnare il fantacalcio ad altre. In una lega in cui ho partecipato l’anno scorso Lukaku è stato l’ultimo top d’attacco a venire fuori, e in due si erano “appostati” per prenderlo. Dato che era uscito tra gli ultimi 15 della tornata chi non l’avrebbe preso sarebbe rimasto a mani vuote. La “colpa”? Di Ange-Yoan Bonny, su cui il fantallenatore scommetteva parecchio ma che ha dovuto comprare abbastanza sovrapprezzo a causa dei numerosi capiscers presenti all’asta. L’altra squadra non solo si era già premunita prendendo Lookman e Dia a un buon prezzo, ma ha potuto tenersi più soldi ad insaputa dell’altro. Per un errore di conti se l’è aggiudicato la squadra che ha poi vinto il Fantacalcio, e chi è rimasto a mani vuote ha dovuto ripiegare sui modesti Nico Gonzalez e Tijjani Noslin, arrivando penultimo, con l’ultimo punteggio. Brutale, direte voi, ma il Fantacalcio è un gioco brutale e che non conosce morale.
-L'INCERTEZZA REGNA SOVRANA, MEGLIO NO?
Non sapere chi ci sarà dopo rende i prezzi molto più mutevoli di quanto accadrebbe in un asta a chiamata normale, e in questo sistema è molto più raro vedere top o semitop sottopagati a causa della loro posizione nella lista d'uscita. L'asta casuale è anche molto più rischiosa per l'acquisto delle scommesse e per i giovani in generale. Se un obiettivo-scommessa esce presto più che il prezzo diventa un vero e proprio voto di fede occupare uno slot per lui. Si complicano le faccende anche per i regolaristi e i tappabuchi, che potrebbero uscire tutti in una determinata fascia, e non occupare uno slot per loro potrebbe risultare fatale alla fine dell'asta del ruolo.
-CONSIGLI PER DOMARE L'ASTA RANDOM
1. “Attaccare” l'asta il prima possibile. In questo tipo di aste tendenzialmente è il “primo” primo slot ad uscire a fare da benchmark per tutti gli altri. Aspettare la fine per un top che deve uscire o viene programmato alla perfezione a livello di crediti o rischia di essere fatale.
2. Non fissarsi con certi nomi. L'asta casuale impone l'accettare un certo grado di rischio, ma proprio per questo non bisogna fissarsi troppo con slot e listoni e pensare più alla convenienza di prezzo del profilo che si presenta in certi momenti.
3. Essere sia strategici che dinamici è la chiave, saper programmare e al contempo improvvisare quando le cose cambiano. E così facendo, quando poi le cose pensate riescono, non è molto più appagante rispetto all’asta a chiamata?
COME VESTIRSI PER L’ASTA
Siamo nell’epoca del look, del get ready with me, del non puoi sapere chi ti farà un video e lo metterà sui social. Forse voi pensate di no, pensate di trovarvi con una manciata di amici a fare l’asta del fantacalcio, uno dei rari momenti della nostra vita in cui possiamo essere noi stessi, mollare tutte le apparenze. È così, spero, perché credo che il bello dell’asta sia proprio questo: un momento in cui mostrarsi liberamente fragili mentre si gridano nomi di calciatori e numeri. In ogni caso, però, il look può darvi un piccolissimo vantaggio, confondere i vostri avversari, farli avere paura di voi. Ecco alcuni consigli.
- ROBERTO DE ZERBI
Qui l’importante è farsi crescere la barba per un paio di settimane prima dell’asta, e poi il giorno prima dargli quella forma “De Zerbi”. Dovrebbe essere abbastanza facile se avete un rasoio elettrico: occhio solo a come modellate la striscia centrale che è fondamentale per il carisma. Poi basta parecchio gel per tenere sparati in su i capelli. Per l’abbigliamento poi è facile: maglione nero, pantaloni neri slim fit e sneaker bianche come il paradiso.
Se non avete capelli, posso consigliarvi l’opzione Guardiola: basta non dormire per 5 notti di seguito, non curare la barba e indossare una camicia button-down.
- PATRICK BATEMAN
Non sto dicendo che dovete vestirvi come Christian Bale in American Psycho - doppio petto gessato su misura, camicia Cerruti, cravatta Valentino, ecc... - cioè potete anche farlo ma vi costerebbe quanto una macchina. Sto dicendo che dovreste presentarvi all’asta con il vostro biglietto da visita di lusso, in bianco osso con i caratteri in Silian Rail. Pensate come terrorizzerebbe i vostri avversari una mossa del genere.
- SHERLOCK HOLMES
Stupite tutti: trattate l’asta per il Fantacalcio non come una persona che deve comprare portieri, difensori, centrocampisti o attaccanti, ma come una persona che deve risolvere un crimine. Quindi munitevi del classico berretto deerstalker (che, comunque, dovrebbe tornare di moda nel 2027), di una bella pipa in stile vittoriano e di molto, molto acume. Consigliato un accento inglese e un vostro amico fisicamente più piccolo di voi da tenere accanto per interpretare Watson e interpellare a caso ogni due per tre.
- SCEICCO ARABO
Chi è che può spendere nel calcio di oggi? Per il look basta un lenzuolo bianco molto grande (attenzione a non confondervi con un toga party) oppure online si trovano molti costumi da sceicco. Potreste anche comprare una vera Dishdasha, ma occhio che siete a forte rischio di appropriazione culturale. Per rendere davvero efficace questo look, dovreste imparare l’arabo, indossare un orologio da almeno un milione di dollari e non bere alcool all’asta (fate voi). Il rischio è di finire sulle pagine di Chiamarsi Bomber: che, comunque, se volete sapere il mio pensiero, per l’asta del Fantacalcio va pure bene (forse l’unico vero rito dell’Europa cristiana e bianca).
- COLONNELLO KURTZ
Non devo certo dirvi io che l’asta per il Fantacalcio è «l’orrore», che può portare alla pazzia, a isolarsi in un tempio abbandonato nella giungla cambogiana e creare un culto tribale e paramilitare fatto di teste mozzate e simbolismi estremi. Una realtà dove ogni maschera cade, anche quella del Fantacalcio.
Vestirsi da Colonnello Kurtz è facile, se non siete tipo da metodo Stanislavskij (cioè se non vi interessa apparire corpulenti come Marlon Brando). Vi basterà rasarvi completamente a zero su tutto il corpo, rimediare dei vestiti da militare in qualche mercatino dell’usato e poi assumere Vittorio Storaro come direttore della fotografia. Sta tutto lì: ricreare quell’atmosfera cupa, quel gioco di luci e contrasti che rende così incredibile il personaggio di Kurtz. Potrebbe costarvi qualche decina di migliaia di euro di luci, ma l’effetto scenico è assicurato.