
Ormai sono un po’ di anni che Ultimo Uomo produce questa mega-guida all’asta per il Fantacalcio. Mega in tutti i sensi, visto che quella dell’anno scorso prevedeva 101 minuti di lettura, quasi 30 in più di quelli necessari per leggere il Piccolo Principe. Nella guida di quest’anno troverete tanti grafici e numeri: stiamo cercando di trattare il Fantacalcio in maniera rigorosamente matematica, perché siamo nell’era dei dati e a noi i dati piacciono. Ci saranno quindi contributi sulla strategia dell’asta, su come gestire i crediti, statistiche storiche dei calciatori in relazione al fantacalcio, guida agli slot, a come usarli. Insomma, tutto quello che vi serve. Accanto però troverete anche contributi più olistici: consigli della redazione, che comunque passa ⅚ della sua vita a vedere e parlare di calcio; contributi puramente narrativi, contributi tattici, contributi tecnici, consigli di feticci.
Nota: Considerate che la mega guida all’asta del Fantacalcio 2025/26 esce oggi, 7 agosto 2025, ma verrà aggiornata e migliorata giorno per giorno fino alla fine della pausa per le Nazionali, che arriverà subito dopo la chiusura del calciomercato e si tiene la maggior parte delle aste. Immaginate quindi questa guida come un lungo consiglio in divenire, da consultare per prendere i propri appunti, o anche solo per farsi un’idea, o da cui prendere proprio tutte le vostre strategie per l’asta. È un momento magico dell’anno, anche se dura solo una notte, e noi vogliamo starvi accanto.
Nota della nota: poi durante l'anno, Ultimo Uomo segue gli abbonati con la newsletter di Nicola Santolini "Cosa cambia al Fantacalcio", con ogni settimana dei consigli per gestire la propria rosa, statistici e olistici.
INDICE
Visto che c'è molta, molta roba, qui potete farvi un'idea e magari usare la funzione cerca per saltare a quello che vi interessa:
- UN PO’ DI NUMERI SUI BONUS AL FANTACALCIO
- CENTROCAMPISTI CHE SEGNANO: UNA GUIDA
- IL SENSO DI FARE L'ASTA AD AGOSTO
- RIGORISTI?
- CENTRAVANTI PRECARI E DA TENERE D’OCCHIO
- POWER RANKING DEGLI ESTERNI A TUTTA FASCIA LISTATI DIFENSORI
- NON FATE IL FANTACALCIO SE (8 CASI)
- GIOCATORI DA PRENDERE A 1
- LE CHIAMATE ESOTERICHE
- I BUG DEL LISTONE SONO DAVVERO BUG?
- IL SENSO DI FARE L'ASTA AD AGOSTO (E IL LODO TERLIZZI)
- CONSIGLI PER GESTIRE L'ASTA RANDOM
- COME VESTIRSI PER L’ASTA
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UN PO’ DI NUMERI SUI BONUS AL FANTACALCIO
Di Nicola Santolini
Il Fantacalcio è di per sé un gioco che si basa su numeri e capacità di previsione, e a volte per vederci un po’ più chiaro serve anche fare un passo indietro e analizzare da una prospettiva diversa come questi numeri si muovono nel tempo, come primo passo per provare a immaginare come lo faranno in futuro.
Il punto di partenza più ovvio sono i gol. Dopo una leggera risalita nella stagione 2023/24, nello scorso campionato si sono nuovamente segnati meno gol rispetto al precedente - circa una trentina - e grosso modo gli stessi di due stagioni fa. La differenza tra i gol segnati nella Serie A 2024/25 e quella precedente è però molto simile al numero di rigori segnati in meno, e se è vero che al Fantacalcio tutti i gol hanno lo stesso valore, è giusto notare che il volume di non-penalty gol segnati è stabile da tre stagioni, come tutto sommato anche quello dei gol. In generale nello scorso campionato si sono comunque assegnati un po’ meno rigori, e anche questo è un fattore da considerare.
Come avevamo visto anche nella guida dello scorso anno, una fetta importante dei gol smarriti negli ultimi tre anni sono venuti a mancare proprio dai giocatori più preziosi al Fantacalcio, i grandi marcatori. Nel recente passato i giocatori capaci di segnare quindici o più gol sono stati pochi, e anche nello scorso campionato come nel precedente soltanto in quattro ci sono riusciti: Retegui, Kean, Orsolini e Lookman, tutti per la prima volta. Almeno un paio di nomi sorprendenti hanno quindi compensato le brutte stagioni dei teorici top del ruolo.

Sono quindi molto rari i giocatori in grado di segnare tanti gol, ma negli ultimi cinque anni sono diminuiti in generale quelli che riescono a raggiungere la doppia cifra: diciotto in totale quest’anno, erano stati ventisette nella Serie A 2021/22. In questo senso il minor numero di rigori assegnati rispetto alle prime stagioni post-COVID sono un’attenuante ma non una giustificazione, visto che anche considerando i soli non-penalty gol i grandi marcatori sono in calo.

Meno gol - e di conseguenza anche assist - equivalgono a meno bonus e fantamedie più basse. Osservando le distribuzioni del numero di giocatori per fasce di fantamedia da 0.5 punti, è abbastanza chiaro come le barre relative ai valori più alti si siano ulteriormente accorciate, anche in questo caso proseguendo un trend iniziato già da qualche anno. Questo si riflette anche in una riduzione del numero di giocatori con fantamedie superiori al sette, mentre la maggiore frammentazione dei bonus è andata a infoltire la fascia di fantamedia tra il 6 e il 6.5.

Detto che gli attaccanti prolifici sono sempre più difficili da trovare in Serie A, in tanti sono portati a pensare che stia avvenendo un certo travaso di bonus verso il centrocampo, ma la presenza di alcuni outlier - come Orsolini e McTominay nella scorsa stagione - non deve fuorviare: in realtà anche tra i centrocampisti il numero di giocatori con fantamedie elevate è in calo, e nella scorsa stagione quelli in grado di segnare almeno cinque gol sono passati da ventinove a diciassette.

In questo caso però non va dimenticato l’effetto dei cambi di ruolo che vengono operati tra una stagione e l’altra, con centrocampisti molto prolifici che vengono forzatamente spostati tra gli attaccanti, anche se come abbiamo visto di recente a volte è possibile anche rifare il percorso inverso.
Insomma, i gol sembrano essere una merce sempre più rara, ma questi numeri dipingono un quadro che appare ormai abbastanza consolidato negli ultimi tre campionati, e questo è un fattore da considerare. Il primo passo per decidere come impostare la propria strategia all’asta è chiedersi se anche la prossima Serie A seguirà questo trend, o se qualcosa cambierà. Da questa prima risposta, a cascata, possono partire tutti gli altri ragionamenti su cosa cercare di fare quando ci ritroveremo davanti ai nostri avversari. Si tratta sostanzialmente di azzeccare una scommessa, qualcosa di molto vicino all’essenza del Fantacalcio.
CENTROCAMPISTI CHE SEGNANO: UNA GUIDA
Come sapete se seguite Ultimo Uomo, i bonus del Fantacalcio negli ultimi anni hanno subito uno smottamento carsico, passando dall’attacco al centrocampo. La distribuzione del budget, dunque, è cambiata. Non basta prendere uno o due top a centrocampo, concentrando poi tutte le proprie risorse su due tre punte “pesanti”, perché appunto queste punte “pesanti” non esistono più.
Distribuire il rischio è diventato essenziale, e soprattutto andare alla ricerca di centrocampisti capaci di portare bonus. Partiamo dai bonus più corposi del Fantacalcio, ovvero quelli dei gol. Chi sono questi unicorni, questi centrocampisti che hanno gol nei piedi? Come al solito non vogliamo dirvi esattamente chi prendere, ma proviamo a imbastire dei ragionamenti numerici per arrivare a capire su chi puntare.
-I CENTROCAMPISTI CON PIÙ GOL SEGNATI
Partiamo dal dato più semplice, quello dei gol. Chi ha segnato di più tra i centrocampisti lo scorso anno. Ci riferiamo ai giocatori listati ‘C’ nel listone classico, ma crediamo possa essere utile anche per chi fa il mantra. Consideriamo solo i giocatori attualmente in Serie A, e contando quindi anche i nuovi arrivati dall’estero.

Chi ha segnato di più o di meno, rispetto alle aspettative? Prendiamo, cioè, la metrica degli xG e vediamo chi ha fatto di più e chi meno rispetto a quanto previsto dai modelli statistici, con un disclaimer: le underperformance e le overperformance vanno sempre interpretate. Diversi fattori possono intervenire: la qualità di un giocatore, il gioco di una squadra, il caso.
Questi sono i giocatori più in overperformance lo scorso anno:

Qualche primo consiglio guardando questa lista.
Scott McTominay domina questa classifica. Del resto 12 gol segnati sono un’enormità ed è impossibile mettere la mano sul fuoco sul fatto che possa ripetersi. Non tanto per le sue qualità - è chiaramente un grande finalizzatore, bravo in conclusioni difficili, acrobatiche, di testa, che battono gli xG - ma nella nuova forma che sta assumendo il Napoli è difficile che possa avere lo stesso impatto offensivo. McTominay è una sicurezza, è chiaro, ma a che costo?
Saelemaekers è un centrocampista da cui non lasciarsi affascinare troppo. Lo scorso anno ha segnato molti gol, in una fase concentrata della stagione, da fuori area. Quest’anno non è ancora chiaro che forma potrà prendere il suo utilizzo nel Milan.
Questi invece quelli più in underperformance:

La stagione di Pellegrini è stata estremamente negativa ma la sua importanza al Fantacalcio viene spesso sottovalutata. Nel 2023/24 ha avuto 7.16 di fantamedia, l’anno prima 6.59. È un giocatore costante, almeno al Fantacalcio. Viene da un grosso infortunio e la sua situazione va monitorata in chiave mercato. Al momento le sue quotazioni sono bassissime. Forse troppo.
Gianluca Gaetano va tenuto d’occhio: 2 gol e 4 assist, fantamedia di 6.23. Non ha giocato proprio sempre, ma quando lo ha fatto è arrivato con facilità alla conclusione. L’imprecisione migliorerà, considerate le sue evidenti doti tecniche. Ci si aspetta da un anno in crescita.
L’underperformance di Suslov viene da una selezione di tiro non ottimale, ma quest’anno il suo borsino è in discesa e potrebbe essere preso a un prezzo vantaggioso. Per Pasalic, grande totem fantacalcistico, è invece arrivata la fine?
-I CENTROCAMPISTI CON PIÙ XG ACCUMULATI LO SCORSO ANNO
Ora guardiamo qualche parametro più generale, ovvero gli xG, che ci permettono di guardare di più verso il futuro. Quali centrocampisti hanno accumulato più xG lo scorso anno?

Sono però nomi che vanno pesati sul rendimento dello scorso anno e su come è cambiata tatticamente la loro squadra.
Tra questi ecco la nostra top-3:
1.Nico Paz, sarà ancora centrale nel Como e lo scorso anno è finito persino in underperformance. Considerate le sue qualità tecniche, i 6 gol segnati lo scorso anno potrebbero salire.
2.Jens Odgaard ha tutto per ripetere la scorsa stagione.
3.Mattia Zaccagni tira i rigori e ha avuto la sua migliore stagione realizzativa con Maurizio Sarri, che gli ha insegnato a lanciarsi di più in profondità. La sua importanza nella definizione dell’azione della Lazio resta decisiva.
Questi sono nomi più o meno scontati, che potevate forse immaginare da voi - anche se la performance di Nico Paz è veramente consistente. Chi c’è un po’ più in basso, però, dove si cela il potenziale inespresso?

La stagione di Gudmunsson è stata deludente, ma resta un gran cavallo da Fantacalcio. Anche lo scorso anno ha calciato molto, accumulato xG e segnato comunque 6 gol. Resta un bug del listone e basta un minimo miglioramento quest’anno per essere un grosso fattore.
Non si scommette mai contro Matteo Politano, ma è difficile che possa ripetersi. Neres invece è apparso molto brillante nel pre-campionato e un anno in più potrebbe avergli fatto bene.
Fabbian e Pisilli sono profili simili. I numeri di Pisilli sono interessanti in chiave gasperiniana, se non dovesse muoversi troppo sul mercato. È un centrocampista che si inserisce tanto. Fabbian è più preciso di lui e lo scorso anno ha chiuso la stagione con 6.24 di Fantamedia - giocatore forse leggermente sottovalutato. Daniel Maldini, a certe condizioni, è interessante.
E invece come si aggiungono i centrocampisti dall’estero? Abbiamo raccolto i più interessanti e li abbiamo messi in classifica per xG per novanta minuti. Come potete immaginare Kevin De Bruyne domina.

Ruba l’occhio El Aynaoui, che ha avuto un +2.5 di overperformance lo scorso anno, con un paio di gol di testa. Lo abbiamo visto però anche in questo pre-campionato: è un giocatore che finisce ossessivamente in area, che a Gasperini sembra piacere molto. Da prendere.
Gronbaek viene da una stagione difficile ma gioca in posizione avanzata e nel pre-campionato ha già fatto vedere abbastanza. Altro giocatore che sembra fatto per il Fantacalcio.
Due parole su Luka Modric. Il gol è non è proprio in cima ai suoi pensieri, ma il suo contributo nella rifinitura non è da trascurare; lo scorso anno ha messo insieme 9 assist complessivi, tra Liga e Champions League.
-UN’OCCHIATA ALLE FANTAMEDIE

-ALTRI CONSIGLI GENERALI
Facciamo una lista divisa per Tier di centrocampisti che ci piacciono e che portano bonus.

TIER A
Kevin De Bruyne - perché dai, manco lo immaginavate che potevate prendere De Bruyne al Fantacalcio.
Nico Paz - Lo scorso anno è stato il centrocampista con più xG accumulati in Serie A. L’arrivo di Baturina potrebbe però spingerlo un po’ più indietro nel campo, ma resta uno di quei giocatori per cui vale la pena fare questo gioco.
Teun Koopmeiners - Tudor ha detto che potrà essere la stagione del riscatto: «Per lui è stato un anno di ambientamento: è arrivato a settembre senza preparazione ed è stato “buttato” subito in campo. Poi ha avuto due o tre infortuni, l’ultimo con me: out per tre mesi. Penso fortemente possa essere un valore aggiunto». Giocherà mediano, lo ha detto il tecnico. Lo scorso anno ha mantenuto discreti numeri sugli xG, anche se ovviamente è andato molto al di sotto delle aspettative. Forse le sue quotazioni in sede d’asta si sono abbassate al punto che potrebbe rappresentare una grande presa.
Albert Gudmunsson - In parte c’è lo stesso ragionamento che per Koopmeiners. Viene da una stagione interlocutoria ma il potenziale è ancora tutto lì. Pioli lo sta schierando alle spalle di Dzeko e Kean. Difficile trovare un C più offensivo.
TIER B
El Aynaoui - È ossessionato dagli inserimenti in area di rigore e ha le caratteristiche ideali del centrocampista gasperiniano che entra dalla seconda linea. Potrebbe diventare il nuovo Pasalic?
Jens Odgaard - Lo scorso anno ha giocato in modo incredibile e non sarà facile ripetersi. La sua importanza tattica è tale, però, che difficilmente smetterà di essere importante.
Kephren Thuram - La Juventus ha avuto una stagione difficile, Thuram ha dovuto ambientarsi in un nuovo campionato. Eppure ha fatto 4 gol e 5 assist. Quando si avvicina alla porta ha qualità ed estro. Tudor forse lo farà giocare qualche metro più indietro, forse.
Cesare Casadei - Da quando è arrivato a gennaio Casadei ha accumulato 0.90 xG per 90’. Il Torino non creava certo molto, ma lui ha un grande istinto negli inserimenti, forza fisica e capacità di finalizzare il gioco. Con un allenatore verticale come Baroni potrebbe funzionare non poco.
TIER C
Youssouf Fofana - Le squadre di Allegri hanno spesso valorizzato centrocampisti incursori. Fofana lo scorso anno è stato discontinuo ma ha confermato di essere un giocatore più bravo ad attaccare che a difendere.
Nikola Vlasic - 5 gol e 6.93 di Fantamedia. Forse non tutti si sono accorti del girone di ritorno piuttosto intenso di Vlasic.
Kristian Thorstvedt - In Serie B col Sassuolo 7 gol in 22 partite, l’anno prima 6 in Serie A. Se lo ricordano tutti?
Martin Baturina - Gira il video di un suo gol in allenamento con l’esterno del piede, alla Modric. Se non c’è eccessivo hype nella vostra lega e si può prendere a un prezzo contenuto, perché no.
Ruslan Malinovsky - Un grande protagonista del Fantacalcio torna, finalmente, dopo quell'infortunio terrificante. Un giocatore ossessionato dal gesto del tiro in porta, capace di mine feroci, in una squadra come il Genoa che ne ha bisogno come l'aria. Nel pre-campionato è stato provato addirittura regista quindi l'incognita resta grande.
TIER D
Fisayo Dele-Bashiru - Siamo tornati a quel momento dell’anno in cui vi consigliamo di prendere Dele Bashiru. Con Baroni malino nel calcio reale, benino al Fantacalcio. Nel pre-campionato sta di nuovo andando benissimo: tira molto verso la porta.
Petar Sucic - Lo abbiamo visto nel pre-campionato: Sucic è un centrocampista delizioso. Il suo impiego è ancora nebuloso, ma Mkhitaryan farà un’altra stagione tutta da titolare? So che può suonare come una domanda che farà accadere esattamente questo, ma il tempo passa anche se può non sembrare.
Arthur Atta - C’è ancora un po’ di incertezza nell’Udinese, ma Atta sta giocando bene nel pre-campionato, confermando le vibrazioni positive del finale della scorsa stagione. Ha segnato meno delle aspettative, ma potrebbe rifarsi.
Jari Vandeputte - Lo scorso anno è stato una macchina da assist. Se si ha un cuore ci si punta.
Matteo Tramoni - Stesso discorso che per Vandeputte. Lo scorso anno 12 gol.
RIGORISTI?
Non sappiamo più cosa aspettarci dal Var, e la stagione dei 600 rigori a partita sembra finita, ma avere un rigorista in squadra è comunque meglio che non averlo: segnare è diventato sempre più difficile e un rigore è un 75% di possibilità di un +3, ma anche un 25% di un -3. Di seguito trovate un po’ di dati sui rigoristi, storici o visti nelle ultime amichevoli per squadre in cui il ruolo è incerto.
- BOLOGNA
Prima di infortunarsi contro la Vis Pesaro a presentarsi sul dischetto è stato Bernardeschi. Sarà lui il rigorista? In carriera fin qui 18 rigori segnati e 5 sbagliati (78.26% di riuscita). La lotta con Ciro Immobile però è impari: 86 rigori segnati e 19 sbagliati (81.90%). Tuttavia, nessuno dei due è un titolare fisso. La certezza è Orsolini: 19 rigori segnati e 2 sbagliati (90.47%).
- COMO
In queste amichevoli è toccato tirarli a Nico Paz e Douvikas (11 su 12 in carriera). L’investimento emotivo fatto per Nico Paz dice che sarà lui a tirarli, ma il suo score finora è di 2 sbagliati e 1 segnato. Una statistica curiosa: l’anno scorso il Como ha avuto solo due rigori a favore e li ha sbagliati entrambi.
- GENOA
Contro il Giappone (lol) ha tirato Malinovskyi, prima era toccato a Vitinha. Le gerarchie offensive del Genoa sono particolarmente vaghe. L’anno scorso un rigore a testa per Pinamonti e Messias: tutti e due sbagliati.
- LAZIO
Contro l’Avellino è toccato a Guendouzi. Sarà lui il rigorista? In carriera solo due rigori tirati, difficile. L’anno scorso i rigori sono stati divisi quasi perfettamente tra Zaccagni (2 su 2), Pedro (2 su 2) e Castellanos (2 su 3). Pedro tirerà quando è in campo, per il resto l’opzione più safe è Zaccagni (7 segnati e 1 sbagliato, 87.5%).
- JUVENTUS
Il rigorista in pectore sarebbe Vlahovic (28 segnati, 4 sbagliati, 87.5%), ma vederlo in campo da titolare è un’utopia. In questi mesi alla Juventus il suo posto l’aveva preso Locatelli (6 su 6, 100%), ma difficilmente sarà lui il prescelto. Toccherà probabilmente a David, il cui score non è male: 31 segnati e 7 sbagliati (81.57%), ma che ha sbagliato due degli ultimi 4. L’alternativa è Koopmeiners, con uno spropositato 36 su 43 (83.72%), ma voi vi fidereste ora come ora?
- PARMA
L’anno scorso al Parma a un certo punto si è presentato sul dischetto Valeri. Era anche un rigore importante e lo ha segnato. Questo per dire che una gerarchia non esisteva e non c’erano rigoristi. Ora però è arrivato Sebastiano Esposito: il rigorista sarà lui ed è una certezza. In carriera fin qui 21 segnati su 22 (95.45%) anche se molti a livello giovanile.
- UDINESE
Partito Lucca, partito Thauvin, non assisteremo più a quei siparietti per chi tira un rigore. Per l’Udinese potrebbe essere necessario aspettare fino all’ultimo per capire chi saranno i giocatori offensivi. Al momento il più probabile rigorista sembra Ekkelenkamp (5 su 5 ma tutti nelle giovanili).
CENTRAVANTI PRECARI E DA TENERE D’OCCHIO
Arrivati al 7 agosto ci sono diverse situazioni in sospeso in Serie A, e queste riguardano anche le punte, e cioè i giocatori decisivi per capire se la vostra squadra è decente oppure no. Ci sono numeri nove che al momento vivono in un limbo. In rosa nella loro squadra, ma sgraditi, sul mercato, ambigui. Oppure graditi, ma con un piede fuori perché vorrebbero misurarsi altrove. Sono situazioni da monitorare che cominciamo a mettere qui sotto per iscritto e che sicuramente dovrete valutare nella vostra preparazione all’asta. Tenete conto uno dei princìpi cardine del Fantacalcio: dentro un problema si nasconde una potenziale opportunità.
- ARTEM DOVBYK
Arrivati alla fine della scorsa stagione, c’era in fondo una specie di strano ottimismo in Dovbyk. Guardando ai suoi numeri, almeno, qualcuno aveva azzardato che no, non c’era assolutamente da esser delusi: 12 gol in Serie A e 17 complessivi stagionali erano tutt’altro che pochi. Chi ha visto le partite lo scorso anno deve aver avuto questa doppia impressione: un giocatore tutto sommato presente in area di rigore, capace di segnare gol pesanti; eppure inconsistente fuori dall’area. Caratteristiche che conosceva da prima, ma come si integrano con Gasperini? Dovbyk, almeno in teoria, ha caratteristiche adatte, che potrebbero beneficiare di una squadra che gioca con un baricentro più alto, ma esistono forse legittimi dubbi sulla sua intensità psico-fisica. Lo scorso anno era a tratti snervante, quanti pochi duelli riuscisse a vincere. L’arrivo di Evan Ferguson inizialmente sembrava solo una scommessa dallo scarso futuro, ma in questo pre-campionato sembra più convincente di lui. Più completo, più presente, più tecnico. Ora lo status di Dovbyk è in discussione e la Roma potrebbe decidere di cederlo, anche nel tentativo di avere altri soldi da investire sul mercato. Le sue quotazioni insomma sono in netta discesa, ma dovesse restare è pur sempre un attaccante di Gasperini. Il crollo del suo valore di mercato potrebbe arrivare al punto da renderlo vantaggioso - nel caso in cui la Roma non lo cedesse all’estero.
Si muoverà? No.
Da prendere a certe condizioni? Sì.
- DUSAN VLAHOVIC
Dusan Vlahovic, ovvero un’altra strana situazione. Si credeva che Tudor potesse rilanciarlo, si evocava quella frase in cui lo aveva descritto come più forte di Osimhen, e invece ora si prega che possa andare da Allegri, descritto come l’unico allenatore in grado di comprenderlo - un anno fa di questi tempi si diceva, al contrario, che Max era stato “la sua croce”. Insomma: una situazione più ambigua di questa non esiste. Monitoratela, cercate di annusare i flussi, ma il mio consiglio è di non farvi tentare. Non comprate Vlahovic, anche solo per pulizia mentale. Non fatevi trascinare dal suo caos.
Si muoverà? Sì.
Da prendere a certe condizioni? No.
- SANTIAGO GIMENEZ
Arrivato a gennaio per 35 milioni con l’idea che potesse rilanciare il Milan di Sergio Conçeiçao, pochi mesi dopo è sul mercato, buttato via come una maglietta del cazzo comprata a 10 euro al mare che a settembre non serve a niente. La disperazione con cui il Milan sta cercando un’altra punta dice tutto di quanto crede nel “Bebote”. Se però i rossoneri non dovessero prendere nessuno, a quel punto potete pensare di investirci. Lo scorso anno ha dato l’idea di essere un ottimo finalizzatore. Pur avendo giocato poco più di 700 minuti, in frangenti spesso strani di partita, i suoi numeri sono interessanti. Nessuno ha accumulato più xG per 90’ di Santiago Gimenez in Serie A.
Si muoverà? No.
Da prendere a certe condizioni? Sì.
- NIKOLA KRSTOVIC
Krstovic si sente più grande del Lecce; il Lecce lo valuta 30 milioni. Insomma: c’è un clima attorno al giocatore leggermente dissociato dalla realtà, che invece ci dice che nessuna squadra di primo livello vuole il centravanti montenegrino, al momento, nonostante la grande carestia di centravanti che affligge l’Europa. Krstovic è stato praticamente accostato a tutte le squadre e viene da credere che prima o poi qualcuno se lo pigli. È molto difficile immaginare che possa restare al Lecce e sarà interessante vedere che fine farà. Krstovic ormai lo conosciamo: è un maniaco dei tiri, uno che pensa a un calcio totalmente individuale. Questo al Fantacalcio è sostanzialmente un bene, e non è detto che dentro a una squadra più funzionale, che possa razionalizzare queste sue tendenze, non possa funzionare. L’impressione, al momento, è che i fantallenatori lo ipervalutino proprio come sta facendo il Lecce in questo periodo. È un giocatore da 11 gol e 5 assist, ma da una mole di tentativi spaventosa, in una squadra che gli affidava il 100% della sua capacità di fare gol. Rischiate di strapagarlo. Probabilmente si arriverà alla fine del mercato, dove Krstovic si infilerà in qualche situazione critica, di squadre alla ricerca di centravanti. Io ne starei lontano.
Si muoverà? Sì.
Da prendere a certe condizioni? No.
- ROBERTO PICCOLI
Ecco, se vi avessero chiesto: ha segnato più gol Piccoli o Krstovic la scorsa stagione? Probabilmente avreste risposto Krstovic, e invece hanno segnato quasi gli stessi gol. Pur avendo realizzato meno assist, Piccoli ha chiuso con una Fantamedia molto simile. Gli italiani sono sempre premiati dai pagellisti, tenetelo presente. All’Atletico invece risponderebbero: “Piccoli, ovviamente” visto che a quanto pare il club di Simeone, dopo l’interesse per Raspadori, sembra interessato al gigantesco centravanti italiano. Dovesse rimanere, Piccoli è un nome da tenere d’occhio, uno di quegli attaccanti da aggiungere in un attacco senza picchi ma equilibrato, in un roster costruito sui centrocampisti.
Si muoverà? No.
Da prendere a certe condizioni? Sì.
POWER RANKING DEGLI ESTERNI A TUTTA FASCIA LISTATI DIFENSORI
Il difensore a tutta fascia è una specificità del calcio italiano, e quindi del Fantacalcio italiano. Se altrove, immagino, si cercano disperatamente i centrocampisti da 15 gol e 10 assist, qui da noi bramiamo i difensori da 6 gol e 4 assist. Si può vincere il Fanta coi difensori? È una buona domanda: certo male non fa. Ecco comunque una classifica di questi esseri mitologici, metà D, metà E (se fate il mantra, dovreste prenderne due per averne un super valore aggiunto, ma vi costerà caro).
- DENZEL DUMFRIES
Con 7.29 di Fantamedia, lo scorso anno Dumfries è stato il 13° giocatore per punti portati ai Fantallenatori, tra quelli che hanno giocato almeno 18 partite. La stessa identica media di Lautaro Martinez, grazie a 7 gol e 2 assist e prestazioni sempre di alto livello. Con il cambio in panchina, inevitabilmente, qualcosa potrebbe cambiare: Inzaghi lo teneva davvero alto sul campo. I numeri della scorsa stagione sono obiettivamente difficili da mantenere. Dumfries però è una garanzia oltre l’aspetto tattico: abilissimo nel gioco aereo, con un istinto per il gol che va oltre la sua tecnica non eccezionale. In estate poteva partire, ma è rimasto: la sua carica a molla sembra una garanzia.
- GOSENS
Thomas Muller lo ha ribattezzato “Golsens” e alcune cose non invecchiano mai. Tornato in Serie A, Gosens è tornato a segnare. Palladino col passare dei mesi gli ha dato sempre più responsabilità offensive e anche Pioli, nonostante l’anno in più, non sembra non poter fare a meno dei suoi tagli sul secondo palo. Ora ha affinato anche i colpi di testa da calcio d’angolo.
- ANGELINO
A Roma si vocifera che Angelino non piaccia a Gasperini, e sappiamo come la scure del tecnico possa essere tremenda. Angelino però è stato uno dei migliori esterni della scorsa stagione, e ha tutte le qualità tecniche e atletiche per fare bene anche con l’uomo che rende gli esterni delle macchine da Fantacalcio. Il suo sinistro è uno dei migliori della Serie A, anche se l’assenza di centimetri potrebbe togliergli il classico gol di testa su cross dell’altro esterno tipico del calcio italiano.
- NUNO TAVARES
Listato anche Ds al mantra, Nuno Tavares abbandona il ruolo di esterno a tutta fascia per entrare in quello di terzino di Sarri. Peggio? Per il Fanta forse sì, ma Nuno è davvero forte e nel gioco di Sarri i terzini hanno una grande importanza creativa. L’unico problema è l’integrità fisica, che è davvero un terno al lotto.
- FEDERICO DIMARCO
Alla fine della scorsa stagione è sembrato un po’ alla frutta, e questo potrebbe essere un bene per voi, visto che magari l’asta per lui non sarà sanguinosa. Rimane comunque un calciatore dal sinistro telecomandato, che batte gli angoli e le punizioni (7 assist lo scorso anno). Occhio però se arriva Lookman.
- NADIR ZORTEA
La sorpresa dello scorso fantacalcio, l’esterno a tutta fascia che ha fatto le fortune di chi si è ricordato della sua esistenza (6 gol e 2 assist). Potrà ripetersi? Al Cagliari è cambiato allenatore e sistema di gioco, per cui ci sono molte incognite. Lui ha promesso che a sinistra farà ancora meglio, ma chissà: potrebbe essere un rischio. Tra quelli in questa lista è l’unico che potrebbe cambiare squadra nelle prossime settimane.
- ANDREA CAMBIASO
Cambiaso ha avuto una brutta seconda parte di stagione, tra la trattativa col City e un infortunio. Nel gioco di Tudor il suo talento nell’entrare dentro al campo e finire a essere quasi un trequartista si perderà un po’, ma rimane un giocatore che sa fare gol e assist.
- WESLEY
Fortemente voluto da Gasperini, in queste prime amichevoli non è sembrato proprio il tipico terzino brasiliano. Ci vorrà tempo forse, ma è il tipo di scommessa che potrebbe pagare bene se fa click.
- BELLANOVA
L’Atalanta ha cambiato allenatore ma non sistema di gioco. Cosa pensare? L’anno scorso Bellanova diceva di dovere il 60% di quanto fatto a Juric e ora i due si ritrovano. Nell’anno insieme a Torino (2023/24) per lui 1 gol, 7 assist e una fantamedia di 6.40.
I GIOCATORI DA PRENDERE DALLA SERIE B
Se state leggendo questo articolo, di sicuro non siete qua per sentirvi dire che dovreste puntare su Berardi o su Pio Esposito. Detto che comunque dovreste farlo, ecco per voi altri nomi, che potrebbero risultare più nascosti.
-JARI VANDEPUTTE
Jari Vandeputte va in doppia cifra di assist da quattro stagioni consecutive e in una di queste ha anche superato i 10 gol. Certo, le ha trascorse tra Serie C e Serie B, ma le sue qualità balistiche sembrano perfettamente traslabili alla Serie A.
-SAMUELE ANGORI
Il Lykogiannis italiano, e capite bene che questo è un complimento se parliamo di Fantacalcio. Terzino o quinto di sinistra, Angori ha un sinistro al bacio, col il quale calcia anche angoli e punizioni. Lo scorso anno ha registrato 2 gol e 2 assist, ma avrebbero potuto essere molti di più: gli assist attesi erano addirittura 5,4, gli xG 2,8. Numeri molto interessanti per un giocatore che sarà listato difensore.
-RACHID KOUDA
Rachid Kouda prosegue la sua scalata tra le categorie del calcio italiano. Arrivato al Parma dallo Spezia, dopo aver impressionato in Serie D con la Folgore Caratese e in Serie C col Picerno, il centrocampista canturino potrebbe essere una gradita sorpresa anche in Serie A. Il Parma è forse la più grande incognita del campionato, ma Carlos Cuesta potrebbe apprezzare l’intelligenza e la versatilità di questa mezzala, dotata di buon piede, ampia falcata e senso degli spazi. Non ha segnato molto in carriera, però chissà…
-CHRISTIAN THORSTVEDT
Centrocampista incursore, in Serie B era semplicemente fuori categoria: con il suo tempismo e la sua stazza non c’era chi lo potesse limitare nell’ultimo terzo di campo. Non è un caso che lo volesse il Bologna di Italiano, innamorato di questo tipo di centrocampista scandinavo, che di solito dà soddisfazioni anche al Fantacalcio. Già nel 2023/24 aveva segnato 6 gol in Serie A, buon bottino. Stavolta torna nella massima serie ancor più maturo e consapevole. Lo scorso anno ha ricavato 6 gol (rigori esclusi) da 4,3 npxG e 4 assist da 2,5 assist attesi.
-GENNARO BORRELLI
Più forte nel calcio vero che al Fantacalcio, visto che non ha mai raggiunto i 10 gol in carriera. Però è una punta di un metro e novantacinque, dominante nei duelli e nemmeno così male con i piedi. Borrelli è migliorato stagione dopo stagione. A pochi crediti può essere una buona scommessa, difficilmente una punta con queste caratteristiche non troverà spazio in Serie A. E poi quando mai potrete più dire di aver comprato un centravanti molisano?
NON FATE IL FANTACALCIO SE (8 CASI)
1.Se le persone con cui lo fate vogliono mettere troppi soldi.
Conoscevo un gruppo di gente che faceva il Fantacalcio usando soldi veri durante l’asta. Immaginate alzare l’asta per Krstovic a venti euro. Venti euro veri per comprarvi il fumettino di Krstovic su Fantagazzetta. Mi vengono i brividi solo a pensarci. Anche senza arrivare a un caso così estremo, i soldi rendono il Fantacalcio pericoloso. Scusate il moralismo.
2. Se siete inclini alla ludopatia.
Mi dispiace essere serio in questo spazio dedicato al nostro tempo libero, però ecco: il Fantacalcio è l’anticamera della ludopatia. Non è ancora qualcosa di seriamente preoccupante, però è una porta d’accesso a un certo modo di guardare lo sport abbinato alle sue conseguenze economiche in senso lato.
3. Se non potete partecipare all’asta e mandate un delegato
Mi chiedo che cosa vi spinge a fare il Fantacalcio, se non potete partecipare all’asta. Mettersi tutti d’accordo per vedersi nello stesso posto è complicato nella vita adulta, me ne rendo conto, ma a quel punto forse vale la pena rinunciare. Asta online ok, ma siamo al limite.
4. Se mollate a un certo punto
La formazione si fa. Sempre. Dall’inizio alla fine: rispettate quelli che vi stanno attorno.
5. Se dovete rosicare e fare il caos sui regolamenti
Una certa dose di litigi sui regolamenti è fisiologica, anzi: direi che è auspicabile. Quando si esagera però si getta la lega nel caos primordiale e diventa faticoso. Soprattutto per il presidente di lega, che magari potrebbe essere anche un vostro amico.
6. Se vi piace litigare e ai vostri amici no
Al Fantacalcio si litiga. Non tantissimo, non quanto si può litigare in una partita di calcio o una di tennis, ma si litiga. Se i vostri amici sono un po’ suscettibili, e non sono amanti del litigio quanto lo siete voi, forse vi conviene evitare.
7. Se siete troppo rigidi
Il Fantacalcio è un esperimento sociale di convivenza civile. Bisogna trovare un modo per competere tutti insieme in un campionato condividendo delle regole che ci siamo dati. Delle regole che bisogna approvare tutti assieme. Ci può stare che qualcuno ogni tanto non sia d’accordo con voi. Fa parte del processo, bisogna trovare una soluzione insieme senza rigidità. Mette tutto ai voti con Google: è l’unica maniera per uscirne vivi.
8. Se siete tra quelli che si fanno compromettere l’esperienza del seguire il calcio
Tipo che andate completamente in corto circuito se il vostro centravanti segna contro la vostra squadra, e il vostro sistema morale va in default. A quel punto, se non disponete della giusta leggerezza, forse non ne vale la pena.
GIOCATORI DA PRENDERE A 1
Giocatori da prendere a 1. Tutto chiaro, no? Non 2, non 3: uno. Sorvolo i portieri per ovvi motivi, per il resto ecco qualche consiglio.

Una volta avevamo tutta un sistema per giudicare le chiamate a uno, che qui vi proponiamo in uno sistema cartesiano dove gli assi sono la sicurezza che possa giocare qualche partita, e l'affabulazione, cioè quanto sia da favola la sua chiamata.
- DIFENSORI
Romano Floriani - Cremonese
Diciamolo subito: non c’è spazio per la politica nel Fantacalcio, forse l'unico posto al mondo dove vale questa cosa. Romano Floriani viene da una bella stagione in B con la Juve Stabia, e ha il fisico e la faccia per diventare un classico esterno a tutta fascia nel calcio italiano o uno di quei terzini in eterno movimento. Nelle gerarchie di Nicola parte dietro Pezzella, ma col passare della stagione la sua solidità potrebbe diventare un valore. Se fate un Fantacalcio di persone molto di destra, vi costerà più di uno.
Mario Hermoso - Roma
Gasperini ha gradito molto l’atteggiamento di Hermoso e ora può restare, è uno dei titoli che parlano del difensore della Roma, che sembrava solo di passaggio a Trigoria dopo una stagione da incubo. Succede spesso quando arriva un nuovo allenatore: un giocatore x esce dal dimenticatoio per sembrare al centro del progetto. Di solito, però, non dura mai. Con Gasperini però mai dire mai: solo lui può sapere chi è un giocatore gasperiniano. Soprattutto se fate l’asta prima della chiusura del mercato e delle prime giornate, giocarsi un credito per un difensore di Gasperini, titolare o comunque nelle rotazioni, può svoltarvi la stagione.
Adam Obert - Cagliari
Avevo consigliato Obert a 1 addirittura due stagioni fa, ma era troppo presto. Quest’anno, però, nel Cagliari di Pisacane potrebbe avere un ruolo importante. Non è un difensore da bonus, ma - almeno a me sembra - è un difensore forte, che per un credito buttalo via.
Simone Canestrelli - Pisa
La scorsa stagione Canestrelli è stato il giocatore di movimento più impiegato del Pisa, e da difensore centrale ha segnato 2 gol e servito 3 assist. Ovviamente la Serie A per questo tipo di calciatori è un altro mondo, e il suo nome è in tutte le liste dei giocatori da prendere a 1 che leggeranno i vostri rivali (e quindi forse non lo prenderete a uno). Concettualmente però è quel tipo di scommessa lì: ogni anno ce n’è una dalla B, un difensore centrale italiano di 24-25 anni che arriva dalla gavetta e che promette grandi bonus. Quest’anno è Simone Canestrelli. Per onestà intellettuale dobbiamo dirvi che spesso finisce male.
- CENTROCAMPISTI
Reda Belahyane - Lazio
Vi ricordate quando Belahyane era uno dei centrocampisti con più hype della Serie A? Dopo il passaggio alla Lazio è sparito dai radar: nel gioco di Baroni la sua unicità non funzionava davvero bene. Ora però è tornato Sarri, e la Lazio ha il mercato bloccato. Belahyane sembra il prototipo del mediano che piace all’allenatore: capace di difendere un pallone anche in mezzo alla battaglia di Poitiers. Certo, è un po’ acerbo e ha un profilo simile a Marcos Antonio che con Sarri alla Lazio aveva fallito (toccano troppe volte il pallone?). Nelle gerarchie parte ovviamente dietro a Rovella (che però con Sarri non era andato benissimo) e Guendonzi, ma potrebbe trovare spazio con il passare della stagione. Inoltre è chiamata da veri intenditori.
Þórir Jóhann Helgason - Lecce
Non farò finta di aver visto ogni minuto del Lecce la scorsa stagione, ma ogni volta che l’ho fatto, e c’era Helgason in campo, mi è sembrato fortissimo. Quando è arrivato, ormai 3 anni fa, sembrava una classica corvinata: un giovane islandese preso dal’Hafnarfjörðar. Helgason ci ha messo tre anni per prendere le misure alla Serie A, ma oggi sembra pronto. Con Giampaolo, in una squadra che faticava a creare occasioni, il suo destro era un’ottima arma tra cross e calci piazzati, tanto che in poco più di 1000 minuti giocati ha sfornato 4 assist. Con Di Francesco potrebbe addirittura trovare più spazio, e chissà che non esca fuori una grande stagione.
Simone Pafundi - Udinese
Prendere Pafundi al Fantacalcio è l’arte per l’arte, un atto puramente dimostrativo. Perché farlo? Ogni tanto buttare un credito è proprio un bisogno dell’anima, qualcosa che un fantallenatore deve fare. Ovviamente ognuno ha il suo Pafundi, ma Pafundi è proprio l’ideale pafundiano dei Pafundi. Un calciatore che forse si è già arreso, che ha un talento fuori scala ma che non riesce a mostrarlo. Almeno: non ancora. Non sarà questo l’anno di Pafundi, ma noi ce ne freghiamo.
- ATTACCANTI
Jayden Addai - Como
Il Como è ovviamente una bella fucina di chiamate più o meno coraggiose. Certo, mi sembra che con la scorsa stagione e con questo mercato abbia un po’ scavallato la fase hipster per entrare in quella dell’hype, se vogliamo usare parole a caso che iniziano con l’h. Quindi non la squadra migliore dove pescare scommesse a 1. Jayden Addai, però, potrebbe esserlo: è un 2005, che nelle gerarchie dell’attacco del Como parte dietro a diversi altri nomi, ma che in queste prime amichevoli ha fatto vedere già un sacco di belle cose.
Giovane - Verona
Giovane Santana do Nascimento ha il nome da centravanti brasiliano, la faccia da centravanti brasiliano, il fisico da centravanti brasiliano. Non ha però i numeri del centravanti brasiliano: 3 gol in 47 partite col Corinthians (quasi sempre brevissime apparizioni).
Questo, in teoria, dovrebbe essere un ottimo motivo per NON comprare Giovane, ma pensateci: deve esserci qualcosa che noi non sappiamo che invece sa Tony D’Amico, che questo lavoro lo fa meglio di noi. Dei gol segreti di Giovane, un talento nascosto, qualcosa. Il Verona nel suo calciomercato random ogni tanto tira fuori qualche centravanti da doppia cifra o simili. E se fosse la volta di Giovane?
Karl Jesper Karlsson
Karlsson viene non da una, ma da ben due stagioni tragiche dal punto di vista dei contenuti con il Bologna. Anche il prestito invernale al Lecce è finito con un quasi nulla di fatto e ora è tornato al mittente come un pacco difettoso. Italiano, forse, non vuole neanche vederlo, ma è proprio qui che si infila l’acquisto a 1. Ora, bisogna aspettare la fine del mercato, ma se vedete il pacchetto di ali del Bologna non è certo da perderci la testa. Ndoye è partito, Benjamín Domínguez ha fatto vedere dei bei lampi ma è giovane, mentre Cambiaghi è un po’ inconsistente. Certo, non è che Karlsson sia meglio di questi, anzi: ma per un’ala di Italiano è un rischio che potete provare a correre.
LE CHIAMATE ESOTERICHE
Chiamate da capiscer, quelle che fanno sbroccare i vostri compagni d’asta più basati, quello che già qualche anno fa inveiva: “e mo chi cazzo è Schiappacasse?!”. Voi lo sapete, perché leggete Ultimo Uomo. Iniziamo col livello più basso, quello “amatore”, per poi salire. Nota bene: queste chiamate non si fanno per vincere, si fanno per lo stile e per l’aura. Più o meno nessuno di loro giocherà, ma qui vi mettiamo comunque un grafico per farvi meglio un'idea.
- LIVELLO AMATORE
Lorenzo Venturino - Genoa 2008 - C, W
A Venturino sta proprio bene il suo cognome. Leggendolo te lo immagini perfettamente come è poi realmente: un attaccante peperino molto piccolo e pieno di dribbling. È del 2008 ed è uno dei giovani lanciati da Vieira al Genoa nella seconda parte della scorsa stagione. Nel Garbage Time delle ultime ore di Serie A è riuscito a segnare una doppietta al Bologna. Dribblomane italiano di nemmeno 18 anni? Sì: datemelo tutto.
Vieira ha detto “Mi piace veramente molto come calciatore”.
Oliver Provstgaard - Lazio - D
Arrivato alla Lazio a gennaio, non ha giocato praticamente mai. Per questo nelle ultime settimane viene descritto un po’ come “un nuovo acquisto”, visto che la Lazio non può comprare nessuno di fatto. Provstgaard è un centrale con una sua eleganza tecnica, mancino che gioca centrale di sinistra. Sarri è un conservatore e usa poco i giovani, ma in questo pre-campionato lo sta utilizzando parecchio. Nelle ultime amichevoli è stato addirittura titolare. Considerando la stagione in calo di Alessio Romagnoli lo scorso anno Provstgaard ha forse persino qualche chance. Uno dei nomi più sensati di questa lista puramente stilistica.
Alieu Njie - 2005, Torino - A
Njie ha 16 presenze e 1 gol al Torino. È un attaccante esterno che gioca a sinistra ed è piuttosto rapido nell’uno contro uno. In primavera era piuttosto imprendibile, in prima squadra lo abbiamo visto poco. Si è fatto male presto, con un infortunio al ginocchio che speriamo non gli abbia fatto perdere lo spunto.
Dice di ispirarsi a Rafael Leao. Cosa c’è di meglio di comprare al Fantacalcio la versione scrausa di un attaccante che non segna mai?
Tarik Muharemovic - 2003, Sassuolo - D
Una colonna della Juventus Next Gen per due stagioni, Muharemovic piace molto a Fabio Grosso e lo scorso anno ha messo insieme 30 presenze nella squadra promossa in A. Dice di ispirarsi a Spahic, e insomma, mi sembra una buona idea mettersi in squadra un difensore che dice di ispirarsi a Spahic. È un difensore alto, mancino, forte di testa, temibile anche nell’area avversaria. Il Sassuolo aveva un diritto di riscatto in caso di promozione in A, che ha deciso di esercitare per 3 milioni. Voi quanti fantamilioni siete disposti a spendere, per questo spigoloso centrale bosniaco?
Hamza Rafia - 1996, Lecce - C
Rafia era considerato un fenomeno da giovane, ma invece di perdersi del tutto si è assestato in un livello piuttosto medio del centrocampo del Lecce. Ogni tanto si inventa un dribbling di suola, un gol pazzesco da fuori, tirando fuori un talento tecnico sepolto dal tempo e dai chili di troppo. Grande chiamata alta moda.
Antoine Bernede - 1999, Verona - C
Box-to-box parigino che giocava in Svizzera comprato da Sean Sogliano all’Hellas? Datemelo subito.
-LIVELLO MEDIO
Nikola Moro - 1998, Bologna - C
Centrocampista croato dalla presenza flebile e un po’ triste, grande visione di gioco, maestro. Ormai abbiamo perso anche le ultime residue speranze che possa avere una stagione di esplosione, il che rende la sua chiamata puramente stilistica.
Mateusz Kowalski - 2005 - Parma - A
Il 5 settembre si è rotto il legamento crociato del ginocchio e la scorsa stagione l’ha passata a recuperare. Questo l’ha fatto uscire un po’ dai radar, mentre nel pre-campionato era guardato con un certo hype. Il suo nome è così esoterico che su YouTube si trovano più video di un suo omonimo che suona la chitarra classica. Kowalski nasce trequartista ma il suo fisico lo porta ad avanzare col tempo: è alto quasi due metri ed era sorprendentemente agile per la sua stazza. Da prendere se siete da anni alla ricerca del nuovo Ibrahimovic e siete consapevoli dell’impossibilità dell’impresa.
Yeferson Paz - 2002 - Sassuolo - D, TD
Se state in fissa col calcio sudamericano cosa c’è di meglio di un terzino destro colombiano dalle cosce grosse e il baricentro basso? Lo scorso anno Paz è tornato al Sassuolo dopo un prestito fiammeggiante al Perugia, dove aveva chiuso una stagione con 7 gol segnati. Nella scorsa stagione non ha giocato molto ma davanti aveva Toljan, che ora è stato ceduto al Levante. Nell’ultima amichevole contro l’Empoli ha giocato titolare.
Maissa Ndiaje - Cremonese, 2002 - D
Ndiaye è sbarcato a Lampedusa a bordo di un barcone. Arrivato a Napoli, ha iniziato a giocare all’Afro Napoli United, squadra con forti scopi sociali. Poteva giocare solo amichevoli. Poi è stato preso dalla Roma, che è riuscita a tesserarlo passando per svariate vicissitudini burocratiche. È un difensore forte fisicamente che lo scorso anno ha militato nella Turris in prestito. Probabilmente tornerà in prestito, però potrete chiamarlo, e raccontare tutta la sua storia durante l’asta. È anche per questo che facciamo il Fanta.
Tobias Slotsager - 2006, Hellas Verona - D
Arrivato a Verona a gennaio, non è riuscito a collezionare nemmeno una presenza. In Danimarca gli hanno chiesto come mai. Era uno dei prospetti considerati più interessanti in quel ruolo. Lui ha detto che la concorrenza era troppo, citando Coppola e Ghilardi: «Il club ha molta fiducia in me. Prima o poi capiterà la mia occasione» ha rassicurato. Dopo aver venduto sia Coppola che Ghilardi la sua occasione sta per arrivare? Dipenderà molto da chi arriverà all’Hellas, ma nel reparto difensivo è dove si rischiano più chiamate esoteriche.
Alexander Lind - 2002, Pisa - A
Ho chiesto a un mio amico com’era Lind, mi ha risposto “Immaginati una versione di Filippo Inzaghi con problemi motori”, poi si è corretto “Anzi, immaginati una versione di Filippo Inzaghi Neanderthal, che non ha ancora fatto l’evoluzione a Sapiens”. Ha poi condito questa dichiarazione d’amore con “È l’attaccante più scoordinato che io abbia mai visto”. Lo scorso anno ha segnato 8 gol. Mi sembra di avervi forniti abbastanza ragioni per acquistarlo.
Zakaria Aboukhlal - 2000, Torino - A
So che non è questo il momento di fare i seri, però Aboukhlal potrebbe essere un riempitivo interessante per i seguenti dati: in Ligue 1, nel 2024/25, da ala ha segnato 7 gol di cui 6 su azione. Quei 6 gol sono arrivati da 7,45 npxG secondo StatsBomb. Due stagioni fa, quando il Tolosa si era qualificato in Europa, i gol erano stati addirittura 10, tutti su azione. Anche in questo caso, comunque, aveva chiuso in underperformance, visto che aveva avuto a disposizione 10,98 npxG. Questi dati significano due cose: Aboukhlal, se non patisse il cambio di campionato, potrebbe essere un’ala che si avvicina stabilmente ai 10 gol; se raddrizzasse la mira i 10 gol potrebbe anche scollinarli. Poi, certo, come ogni anno c’è il rischio che la stagione del Toro prenda una piega mesta già a metà campionato e che quindi i suoi giocatori ne risentano.
Lennon Miller - 2006 - Udinese - C
Centrocampista scozzese appena maggiorenne che gioca come un centrocampista scozzese degli anni '80, tutto scivolate e contrasti? Beh...
Niculae Stanciu - 1993, Genoa - C
L’acquisto da fare se avete avuto la fortuna di guardare le partite del pomeriggio di Euro 2024 e se pensate che gli Europei siano migliori dei Mondiali (una verità di cui prima o poi dovremo parlare). Nel pieno rispetto della tradizione dell’est Europa, Stanciu è un numero 10 indolente, tarchiato, poco mobile ma con un destro al bacio, che nel migliore dei casi potrebbe regalarvi qualche gol dalla distanza e tanti calci piazzati, nel peggiore, comunque
-LIVELLO HARD
Dachi Lordkipanidze - 2005, Cremonese - C
Capitano della Cremonese Primavera, centrocampista, lo scorso anno un paio di gol. Bel piede, carisma. Non giocherà mai, probabilmente andrà in prestito prima della fine del calciomercato ma immaginate il momento in cui lo chiamerete.
David Pejicic - 2007 - Udinese - C
Già lo scorso anno avevamo parlato di Pejicic, che è a tutti gli effetti una nostra fissazione. È un centrocampista sloveno che ha bruciato tutte le tappe e giocato sempre sotto età. Mentre giocava in Primavera era seguito anche dall’Ajax. È una mezzala molto fisica, intensa, dinamica, abbastanza pulita tecnicamente. Ha carisma. Quando esulta mima un’arma, ma non un fucile da cecchino o un mitra, troppo convenzionali, piuttosto una specie di carabina. Non saprei dire. Uno di quei fucili in dotazione all’arretrato esercito austro-ungarico a fine ‘800. Quando Cioffi lo ha fatto esordire ha detto «Ha 16 anni e gioca come uno che ne ha 30», sembrava un complimento ma forse non lo era. Forse intendeva dire che Pejicic ormai è già anziano, superato. Con Runjiaic non ha mai giocato, comprarlo ormai è un atto di fede.
Ebenezer Akinsanmiro - 2004 - Pisa - C
Forse lo avete sentito nominare perché è stato vittima di un episodio di razzismo a Brescia a gennaio. «Vederlo soffrire ci ha fatto male» disse la Sampdoria in Lega, la squadra in cui Akinsanmiro ha giocato lo scorso anno, in prestito dall’Inter. Un’annata complicata, dove però lui ha messo in mostra il suo dinamismo e doti tecniche peculiari e interessanti. Nome francamente incredibile, è tra quelli che giocherà di più in questa lista.
Perr Schuurs - 1999 - Torino D
Schuurs si è fatto male due anni fa al ginocchio e non è mai più tornato. Si fece male a ottobre 2023 contro l’Inter. Un anno dopo ha dovuto fare una seconda operazione. Sembrava potesse tornare a disposizione a inizio stagione ma non è aria. Comprarlo è un puro atto d’amore.
Corrie Ndaba - 1999 - Lecce - D
Livello di “corvinata” quasi assoluto per questo terzino irlandese che lo scorso anno ha giocato nel Kilmarnock e che a 26 anni ha già cambiato un numero di squadre quasi non ricostruibile. Corvino spera che le sue doti atletiche lo aiutino a imporsi in Serie A. Giocava soprattutto a sinistra a piede invertito, correndo molto nella fascia centrale del campo. Non è detto che non possa giocare un po’ quest’anno, ma l’esoterismo di questa chiamata è soprattutto collegata al gusto di pronunciare il suo nome.
Riyad Idrissi - 2005 - Cagliari - D
Voi non lo conoscete e lui ha già un video su YouTube in cui è definito “Diamond”. Terzino sinistro mancino che pensa solo a spingere, ad attaccare, a fare gol. Ha Raiola come procuratore, è stato in diverse “under” dell’Italia e aveva brillato nella Primavera allenata da Pisacane - che, nel caso ve lo siate perso, è il nuovo allenatore del Cagliari. Lo scorso anno è stato a Modena, dove ha giocato parecchio, sia da terzino che da esterno più avanzato. Parte dietro a Obert nelle gerarchie (qui consigliato da prendere a 1) ma è uno dei migliori nomi che possiamo farvi qui.
Eman Kospo - 2007 - Fiorentina - D
È uno dei giovani che Pioli si è portato dietro in questa preparazione estiva della Fiorentina. È un difensore svizzero, fisicamente già del tutto formato, nome pazzesco, un passaggio nella Masia del Barcellona. Nella Fiorentina vanno segnalati anche l’altro difensore Kouadio e il centravanti Braschi. È arrivato in estate e ha subito detto: «Voglio entrare in prima squadra». Chiaro? Se ve lo steste chiedendo, sul Viola Park ha detto «Non ho mai visto niente del genere».
I BUG DEL LISTONE SONO DAVVERO BUG?
Ogni volta che esce il listone c’è qualche nome che non sta dove dovrebbe stare. Un attaccante a centrocampo, un difensore in attacco. In quella zona grigia voi pensate di poter prosperare, ma Lui (lui inteso come entità divina che compila il listone) non lo fregate. Le scelte sono oculate, algoritmiche. Andiamo allora a vedere se vi conviene davvero puntare o non puntare su questi presunti bug.
- RICCARDO ORSOLINI (C; W, A)
Orsolini è il 4° calciatore per quotazione secondo il listone di Fantacalcio.it. È listato C (oppure A e W per il mantra) ma non è un errore: con sempre meno attaccanti che segnano, per vincere il Fantacalcio un centrocampista che segna una decina di gol è come acqua fresca. Dopo la scorsa stagione, però lo sanno tutti: Orsolini non è un bug, è una scelta voluta per farvi scannare prima di arrivare agli attaccanti.
- ALBERT GUDMUNDSSON (C; T, A)
Qui c’è poco da dire. Immagino vorreste sapere da noi se comprarlo o non comprarlo. Sarà quello del Genoa o quello della Fiorentina? La risposta a questa domanda può valere un pezzo di Fantacalcio, perché costerà meno di Orsolini, ma potrebbe segnare anche di più. La domanda che dovete farvi è: quanto mi piace il rischio?
- TOMMASO BALDANZI (C; T, A)
Possibile bug per il Fantacalcio normale, in quanto centrocampista, non è il prototipo del trequartista di Gasperini. Al momento la concorrenza non è irresistibile, ma dal mercato arriverà qualcuno. Baldanzi non è solo troppo piccolo per Gasperini, ma è anche di quei calciatori che pensano troppo poco al gol per funzionare a questo gioco (e cioè il Fantacalcio).
- AHANOR (D; B, Ds, E)
C’è tanto interesse intorno ad Ahanor: un 17enne che ha mostrato di poter già giocare in Serie A. Qui però l’interesse è più sul suo ruolo. Poterlo schierare B al mantra sarebbe un lusso, visto che si prospetta per lui un posto da vice-Zappacosta. Ma è davvero così? Nell'amichevole contro il Lipsia è entrato come vice Kolasinac da terzo difensore a sinistra, e quello potrebbe essere il suo ruolo. È però entrato nell’azione del gol di Scamacca e in generale mi sembra abbia un’interpretazione ambiziosa del suo ruolo.
- SANTIAGO PIEROTTI (C; W O A)
Altro bug da Fantacalcio normale (nel mantra è più difficile avere dei bug, con più ruoli a disposizione), Santiago Pierotti è un'ala listata a centrocampo che segna meno di un centrocampista. La scorsa stagione 4 gol di cui 2 in una partita. Quella partita in cui vi può portare 6/7 punti di bonus esiste, ma siete sicuri di saperla individuare prima?
Il fatto che lo voglia Gasperini cambia un po' le carte in tavola.
- MATTÉO TRAMONI (C; W O T)
L’Orsolini dei poveri, dove in questo caso i poveri siete voi, fantacalcisticamente parlando. La scorsa stagione è stato il miglior marcatore del Pisa con 13 gol da 9.5 xG (più 3 assist). Ovviamente il salto di categoria è quasi un salto nel vuoto, ma poter schierare un'ala che segna da centrocampista o trequartista, se fate il mantra, è comunque un piccolo lusso.
- GUSTAV ISAKSEN (C; W,A)
Listato come Zaccagni, bramato da molti proprio per il suo essere ala-ala, c’è da dire che i suoi numeri offensivi non sono mai stati un granché. Un punto a suo favore, o a sfavore vedete voi: se il mercato della Lazio rimane bloccato, si gioca il posto con il 38enne Pedro.
IL SENSO DI FARE L'ASTA AD AGOSTO ( E IL LODO TERLIZZI)
di Sebastiano Leonida Bianco
Gli italiani si dividono in due categorie: chi fa l'asta del fantacalcio a mercato chiuso e chi la fa prima dell'inizio del campionato. La maggior parte dei fantallenatori fa parte della prima risma: oltre all’oggettiva semplificazione logistica (in questa penisola è più facile radunare un gruppo di persone a settembre, piuttosto che in pieno agosto), c’è una diffusa resistenza all’idea di costruire la propria squadra a mercato ancora aperto. Perché il momento zero del fantacalcio dovrebbe accadere mentre le rose delle squadre sono ancora provvisorie, pronte a essere scombussolate dagli ultimi turbolenti giorni di mercato?
Io e i miei amici, invece, facciamo sempre l'asta prima della giornata 1 della Serie A, a costo di fare i salti mortali per organizzarci. Per esempio, l'anno scorso, pur di rispettare questa regola, siamo arrivati a trovarci il 3 agosto, appena in tempo per l'uscita del listone. Una scelta così apparentemente controintuitiva può far pensare a una fissazione dogmatica, con contorni quasi religiosi. In realtà, dietro a tale posizione ci sono validi motivi razionali, che a loro volta affondano le proprie radici in un trauma.Mi piace chiamare questo lontano evento lodo Terlizzi, visto che per noi ha assunto dei risvolti regolamentari, quasi “giuridici”. Tutto nasce con un'asta fatta, appunto, a campionato già iniziato. Era la stagione 2005/06 e noi ci trovammo verso fine settembre. Erano già state disputate ben quattro giornate di Serie A, in cui il difensore del Palermo Terlizzi aveva segnato quattro gol consecutivi, issandosi in vetta alla classifica marcatori. Ovviamente nessuno si aspettava che continuasse con quella media (nemmeno lui), ma nel momento della chiamata puoi davvero lasciarti sfuggire un difensore così propenso alla rete? Quindi finimmo puntualmente per scannarci sul suo nome, rilancio dopo rilancio. Terlizzi segnò solo altri due gol in tutto il resto della stagione, senza ripagare minimamente la spesa.
Certo, eravamo liceali inesperti, poco lucidi e molto istintivi. Possiamo però prendere questa storia come un classico caso limite, utile a mettere in luce le problematiche relative a un principio: fare l'asta a mercato chiuso ti costringe a fare l'asta a campionato iniziato, cosa che inevitabilmente sfalsa la percezione del valore dei calciatori. E non di poco.
C'è un bias, infatti, che ci porta a sovrastimare l'importanza delle prestazioni che vediamo ad inizio stagione, quando queste sono statisticamente le meno indicative sul suo possibile svolgimento. Un campione di due o tre giornate, perdipiù giocate in estate, non è soltanto poco indicativo, ma potenzialmente anche fuorviante. Per fare un esempio più recente, pensiamo a quanto il percorso del campionato 2024/2025 di Dennis Man (e del Parma in generale) abbia contraddetto quel brillantissimo inizio. Nelle aste settembrine in tanti hanno puntato su di lui, pur conoscendo la sua carriera e la sua tendenza ad essere un’ala fumosa: resistere alla luminosità degli eventi recenti è difficile per chiunque.
Ma anche andando contro questa mia argomentazione, ammettendo quindi che le prime giornate diano indicazioni tutto sommato affidabili per orientarsi, quanto vale davvero la pena appoggiarsi a queste ultime? Vogliamo davvero andare a capitozzare uno degli aspetti più belli del fantacalcio, come scoprire il craque prima che questo si mostri a tutti e generi un'asta furiosa? Quanto può essere appagante prendere, per esempio, il devastante Piatek del 2018/19 a pochi spicci, intuendo il suo potenziale prima della sua esplosione? È un peccato ridurre l'asta a un mero calcolo di ottimizzazione delle risorse per l'acquisto di profili conosciuti e affidabili, togliendo spazio all’immaginazione e alla possibilità di intravedere in anticipo le linee su cui si svilupperanno le prestazioni dei calciatori.
Insomma, solo un'asta prima dell'inizio della stagione può svolgersi nella situazione cognitiva ideale perché il gioco sia davvero divertente.
Si discute da tempo della possibilità di anticipare la chiusura del calciomercato a metà agosto, prima dell’inizio dei campionati, una soluzione chiesta con insistenza dagli allenatori di mezza Europa. Se questo davvero succederà, forse finalmente le due fazioni fantacalcistiche potranno trovare un loro punto di incontro.
Nel frattempo, chi ha abbastanza lucidità (o coraggio) da saper rinunciare a questa coperta di Linus deve ovviare al problema, oggettivo, delle liste che inevitabilmente cambiano dopo l’asta di agosto. La soluzione è molto semplice: è sufficiente organizzare una breve asta di riparazione a settembre (in quei giorni in cui tutti gli altri italiani si ritrovano quella principale).
L'organizzazione di un'asta in più non può e non deve essere vista come un punto a sfavore. Il fantacalcio è uno degli ultimi collanti sociali in un paese oramai a brandelli. Di fronte a relazioni sempre più frammentate, avere il pretesto per ritrovarsi tra amici una volta in più dovrebbe essere visto come una cosa positiva.
COME DOMARE L'ASTA RANDOM
di Giorgio Di Maio
Base a 1, asta a chiamata, che sia complessiva o ruolo per ruolo queste sembrano le impostazioni preferite degli italiani quando si fa il Fantacalcio. Soprassedendo sulla base a 1, che merita un discorso a parte a livello strategico (e filosofico) rispetto alla quotazione base, è davvero l’asta a chiamata il modo migliore e più divertente per impostare l’asta del fantacalcio? Per chi vi scrive, no, ma mi sembra ormai un pensiero maggioritario.
-LE COSE BUONE DELL'ASTA A CHIAMATA
Innanzitutto partiamo dai bonus dell’asta a chiamata, il tempo dell’asta stessa. Rispetto all’asta a ordine casuale o alfabetico la chiamata sicuramente permette di evitare tantissimi tempi morti e accorciare di molto i tempi dell’asta, che invece con il casuale si allungano per la presenza di tanti giocatori, soprattutto tra difesa e centrocampo, riempitivi o banalmente inutili. L’asta a chiamata in più permette di poter preparare meglio l’asta ad un livello strategico già prima dell’asta stessa. Non che manchi, tra chiamate tattiche o chiamate impreviste da parte di altri, ma sicuramente la possibilità di poter pensare chi chiamare e quando riduce in gran parte l’imprevedibilità dell’asta stessa.
-LE COSE MENO BUONE
Parliamoci chiaro, nella gran parte delle leghe ad asta a chiamata, specialmente quelle in cui il livello fantacalcistico è basso, è un continuo chiamare di top, semi-top e rubare a vicenda, a base, i famigerati “colpetti” sotto i radar. Da qui arriviamo alla modalità più caotica, l’asta casuale.
-PIU TEMPO, MA PIU DIVERTIMENTO
L’asta casuale, specialmente anche a ruolo casuale, dura di più e l’aspetto strategico diventa ancora più importante. Nell’asta casuale “classica”, con ordine normale dei ruoli, diventa fondamentale il saper aspettare e colpire al momento giusto. La presenza di un top di ruolo nelle prime “uscite” getta già nel caos i fantallenatori e aggiunge una dinamica ulteriore di strategia, quanto riservarci per il top che uscirà più tardi? È meglio assicurarmelo subito o stare tranquillo? I momenti più divertenti e meno prevedibili arrivano proprio grazie a questo meccanismo, specialmente in attacco.
-UN ESEMPIO DI "MORTE DA ASTA RANDOM"
Momenti del genere possono tranquillamente rovinare le squadre e consegnare il fantacalcio ad altre. In una lega in cui ho partecipato l’anno scorso Lukaku è stato l’ultimo top d’attacco a venire fuori, e in due si erano “appostati” per prenderlo. Dato che era uscito tra gli ultimi 15 della tornata chi non l’avrebbe preso sarebbe rimasto a mani vuote. La “colpa”? Di Ange-Yoan Bonny, su cui il fantallenatore scommetteva parecchio ma che ha dovuto comprare abbastanza sovrapprezzo a causa dei numerosi capiscers presenti all’asta. L’altra squadra non solo si era già premunita prendendo Lookman e Dia a un buon prezzo, ma ha potuto tenersi più soldi ad insaputa dell’altro. Per un errore di conti se l’è aggiudicato la squadra che ha poi vinto il Fantacalcio, e chi è rimasto a mani vuote ha dovuto ripiegare sui modesti Nico Gonzalez e Tijjani Noslin, arrivando penultimo, con l’ultimo punteggio. Brutale, direte voi, ma il Fantacalcio è un gioco brutale e che non conosce morale.
-L'INCERTEZZA REGNA SOVRANA, MEGLIO NO?
Non sapere chi ci sarà dopo rende i prezzi molto più mutevoli di quanto accadrebbe in un asta a chiamata normale, e in questo sistema è molto più raro vedere top o semitop sottopagati a causa della loro posizione nella lista d'uscita. L'asta casuale è anche molto più rischiosa per l'acquisto delle scommesse e per i giovani in generale. Se un obiettivo-scommessa esce presto più che il prezzo diventa un vero e proprio voto di fede occupare uno slot per lui. Si complicano le faccende anche per i regolaristi e i tappabuchi, che potrebbero uscire tutti in una determinata fascia, e non occupare uno slot per loro potrebbe risultare fatale alla fine dell'asta del ruolo.
-CONSIGLI PER DOMARE L'ASTA RANDOM
1. “Attaccare” l'asta il prima possibile. In questo tipo di aste tendenzialmente è il “primo” primo slot ad uscire a fare da benchmark per tutti gli altri. Aspettare la fine per un top che deve uscire o viene programmato alla perfezione a livello di crediti o rischia di essere fatale.
2. Non fissarsi con certi nomi. L'asta casuale impone l'accettare un certo grado di rischio, ma proprio per questo non bisogna fissarsi troppo con slot e listoni e pensare più alla convenienza di prezzo del profilo che si presenta in certi momenti.
3. Essere sia strategici che dinamici è la chiave, saper programmare e al contempo improvvisare quando le cose cambiano. E così facendo, quando poi le cose pensate riescono, non è molto più appagante rispetto all’asta a chiamata?
COME VESTIRSI PER L’ASTA
Siamo nell’epoca del look, del get ready with me, del non puoi sapere chi ti farà un video e lo metterà sui social. Forse voi pensate di no, pensate di trovarvi con una manciata di amici a fare l’asta del fantacalcio, uno dei rari momenti della nostra vita in cui possiamo essere noi stessi, mollare tutte le apparenze. È così, spero, perché credo che il bello dell’asta sia proprio questo: un momento in cui mostrarsi liberamente fragili mentre si gridano nomi di calciatori e numeri. In ogni caso, però, il look può darvi un piccolissimo vantaggio, confondere i vostri avversari, farli avere paura di voi. Ecco alcuni consigli.
- ROBERTO DE ZERBI
Qui l’importante è farsi crescere la barba per un paio di settimane prima dell’asta, e poi il giorno prima dargli quella forma “De Zerbi”. Dovrebbe essere abbastanza facile se avete un rasoio elettrico: occhio solo a come modellate la striscia centrale che è fondamentale per il carisma. Poi basta parecchio gel per tenere sparati in su i capelli. Per l’abbigliamento poi è facile: maglione nero, pantaloni neri slim fit e sneaker bianche come il paradiso.
Se non avete capelli, posso consigliarvi l’opzione Guardiola: basta non dormire per 5 notti di seguito, non curare la barba e indossare una camicia button-down.
- PATRICK BATEMAN
Non sto dicendo che dovete vestirvi come Christian Bale in American Psycho - doppio petto gessato su misura, camicia Cerruti, cravatta Valentino, ecc... - cioè potete anche farlo ma vi costerebbe quanto una macchina. Sto dicendo che dovreste presentarvi all’asta con il vostro biglietto da visita di lusso, in bianco osso con i caratteri in Silian Rail. Pensate come terrorizzerebbe i vostri avversari una mossa del genere.
- SHERLOCK HOLMES
Stupite tutti: trattate l’asta per il Fantacalcio non come una persona che deve comprare portieri, difensori, centrocampisti o attaccanti, ma come una persona che deve risolvere un crimine. Quindi munitevi del classico berretto deerstalker (che, comunque, dovrebbe tornare di moda nel 2027), di una bella pipa in stile vittoriano e di molto, molto acume. Consigliato un accento inglese e un vostro amico fisicamente più piccolo di voi da tenere accanto per interpretare Watson e interpellare a caso ogni due per tre.
- SCEICCO ARABO
Chi è che può spendere nel calcio di oggi? Per il look basta un lenzuolo bianco molto grande (attenzione a non confondervi con un toga party) oppure online si trovano molti costumi da sceicco. Potreste anche comprare una vera Dishdasha, ma occhio che siete a forte rischio di appropriazione culturale. Per rendere davvero efficace questo look, dovreste imparare l’arabo, indossare un orologio da almeno un milione di dollari e non bere alcool all’asta (fate voi). Il rischio è di finire sulle pagine di Chiamarsi Bomber: che, comunque, se volete sapere il mio pensiero, per l’asta del Fantacalcio va pure bene (forse l’unico vero rito dell’Europa cristiana e bianca).
- COLONNELLO KURTZ
Non devo certo dirvi io che l’asta per il Fantacalcio è «l’orrore», che può portare alla pazzia, a isolarsi in un tempio abbandonato nella giungla cambogiana e creare un culto tribale e paramilitare fatto di teste mozzate e simbolismi estremi. Una realtà dove ogni maschera cade, anche quella del Fantacalcio.
Vestirsi da Colonnello Kurtz è facile, se non siete tipo da metodo Stanislavskij (cioè se non vi interessa apparire corpulenti come Marlon Brando). Vi basterà rasarvi completamente a zero su tutto il corpo, rimediare dei vestiti da militare in qualche mercatino dell’usato e poi assumere Vittorio Storaro come direttore della fotografia. Sta tutto lì: ricreare quell’atmosfera cupa, quel gioco di luci e contrasti che rende così incredibile il personaggio di Kurtz. Potrebbe costarvi qualche decina di migliaia di euro di luci, ma l’effetto scenico è assicurato.